giovedì 3 luglio 2025

"Torino in bianco e nero" - gli scatti di Gabriele Campana raccontano la città

 


 Inaugura sabato 5 luglio Torino in bianco e nero, suggestiva mostra fotografica che racconta la città di Torino ed immediati dintorni, attraverso lo sguardo attento e sensibile di Gabriele Campana, Artista poliedrico scomparso prematuramente, la cui eredità artistica viene portata avanti dai genitori, entrambi medici, Daniela Demarie e Mario Campana.



  La mostra, con opere tutte inedite, è allestita nei locali di via Roma, 17 a Perosa Argentina (TO) dove, dalla collaborazione con Lilium Art Gallery, è nato Spazio Campana, luogo dedito alla condivisione e diffusione dell'arte, cultura e divulgazione medica, partendo proprio dall'importante ed eterogenea testimonianza artistica di dipinti, fotografie ed anche collezioni di arte presepiale.

 "Gabriele amava particolarmente il bianco e nero, così come amava Torino e la raccontava attraverso i suoi scatti figli di uno sguardo poetico e mai banale" spiega il Dottor Mario Campana, papà di Gabriele.

 L'inaugurazione è prevista per le ore 17.
 L'allestimento, visitabile gratuitamente, proseguirà fino al prossimo 13 luglio.
 Per ulteriori dettagli è possibile contattare il numero 
338 8495100



 

giovedì 26 giugno 2025




È online Round and Round, il nuovo singolo di Jarliama, un brano tutto da ballare, come hanno fatto nel video le allieve della scuola Gynnic di Luserna San Giovanni, in provincia di Torino, coreografate dall'insegnante Alessandra Rol

 Un progetto che, attraverso la danza ed il ballo, unisce il Messico, terra di origine della cantante Jarliama, la Sardegna, terra nella quale vive e lavora, e il Piemonte, dove è stato realizzato il ballo del video musicale.




 Alejandra Reneaum Lopez, in arte Jarliama, è nata in Messico ed oggi vive in Italia, precisamente ad Olbia, in Sardegna.
 "Sono una cantante, performer e creativa a tempo pieno - si racconta - la musica è il mio modo di vivere, raccontare e connettermi con il mondo".

 Un percorso cominciato da piccolissima quando, a Città del Messico, ha cominciato a cantare in Chiesa: "Chiudevo gli occhi, e sentivo che quella era la mia vera dimensione: io sono veramente me stessa cantando, avverto di vivere davvero cantando!"

 Tanto studio e le prime esibizioni in pubblico, inizialmente accanto al fratello Fernando "Abbiamo creato il duo River&Lopez, ma poi ho avvertito fosse arrivato per me il momento di proseguire come solista - prosegue Jarliama - Nel mio stile convivono tante anime: l’electro swing, l’EDM, il pop, i suoni vintage e latini che porto nel sangue. Amo fondere passato e futuro, creare energia e, allo stesso tempo, raccontare qualcosa. Ogni brano per me è un piccolo manifesto di libertà. Cantare è la mia identità, la mia verità, la mia forza"


 Jarliama crede nella forza della musica come ponte fra culture, come sinergia fra le diverse identità, proprio per questo ama fare coreografare le sue canzoni a piccole ma importanti realtà in giro per l'Italia, come il caso della scuola Gynnic di Luserna San Giovanni "Sogno di portare la mia musica in giro per il mondo, perché la gente balli e si diverta, ma soprattutto si emozioni. E non smetterò, finché avrò voce per cantare" conclude Jarliama.

venerdì 20 giugno 2025

Intelligenza Artificiale Generativa, fra opportunità e incognite

 




  Un po' di storia

 Se oggi possiamo prendere in mano il nostro smartphone, selezionare il programma giusto, chiedergli come sarebbe il nostro adorato animale domestico in versione umana ed ammirare meravigliati il risultato, dobbiamo fare un salto fino agli Anni Settanta del secolo scorso, quando lo scienziato informatico e docente Joseph Weizenbaum diede vita a Eliza: il più antico programma informatico in grado di intrattenere una vera e propria conversazione, più o meno coerente, con una persona.
 Ma le origini dell'intelligenza artificiale, non ancora generativa, ma già dedicata all'apprendimento ed elaborazione dati per svolgere compiti e calcoli complessi, sono addirittura antecedenti, risalendo agli Anni Cinquanta e Sessanta.

 Eliza deve il suo nome ad Eliza Doolittle che voleva imparare ad esprimersi in maniere forbita, protagonista della commedia 'Pigmalione' di George Bernard Shaw, che a sua volta discende dal mito narrato da Ovidio.

 Subito si presentarono delle incognite, che portarono il Professor Weizenbaun a stopparne lo sviluppo.
 
Infatti la sua segretaria, che l'aveva visto lavorare allo sviluppo del programma per molti mesi, ed era dunque pienamente consapevole di come si trattasse unicamente di un programma informatico, senza alcuna anima né personalità, un giorno arrivò a chiedergli da sola nella stanza, per parlare con Eliza.
 Il rischio era - e forse, è ancora? - quello di lasciarsi coinvolgere emotivamente, arrivando ad antropomorfizzare quello che era, è e rimane semplicemente un programma informatico, che di umano non ha proprio nulla, dunque neppure di empatico.

Chiariamo una cosa: la chiamiamo intelligenza, ma intelligente non è.

 La Artificial Intelligence (A.I.) è un ampio campo della tecnologia, che al suo interno vede moltissimi 'sotto campi', ciascuno dei quali, a seconda dell'ambito di utilizzo, svolge dei compiti grazie all'apprendimento di dati, o anche 'esperienze' simulando in questo modo il funzionamento dell'intelligenza umana, ma anche dipendendone strettamente: l'intelligenza artificiale infatti non lavora in autonomia, ma partendo da una complessità di dati precedentemente immessi, o ai quali abbia libero accesso, ed eseguendo i cosiddetti prompt, ovvero i comandi che l'essere umano dà all'intelligenza artificiale, affinché svolga un determinato compito, o comunque funga da ausilio.


 Oggi ci concentreremo sulla intelligenza artificiale generativa:

 Si tratta di una sottobranca che non è atta a raggruppare, classificare o fare previsioni partendo dai dati esistenti, ma parte da potenti modelli di reti neurali per generare nuovi contenuti, immagini, audio e video, ma anche contenuti scritti, con la capacità di emulare ed anche stravolgere la realtà.
 Per intenderci, sono quei programmi con i quali tutti ormai siamo quotidianamente a contatto, in modo attivo o passivo, consapevole ma spesso anche inconsapevolmente: parlo ad esempio di ChatGPT, Gemini, Canva


 Quali sono i rischi, e quali le opportunità

 Per quanto concerne l'Italia, ad occuparsi delle sfide e delle incognite relative all'uso di questo tipo di tecnologia esiste la Commissione Intelligenza Artificiale per l'informazione, facente parte del Dipartimento per l'informazione e l'editoria, ed è capitanata da Padre Paolo Benanti, teologo e presbitero francescano.

 Personalmente, a spaventarmi di più sono proprio le derive nell'ambito della (dis)informazione: come fare di fronte a immagini, audio e video che mostrano una 'realtà' che non è reale? Sarà facile infangare una persona, ma anche facile per una persona difendersi senza merito, appellandosi all'A.I.
 E, come in parte già accade, ad avere la meglio, mediaticamente parlando, sarà chi sa cavalcare meglio l'onda, parlando prima, arrivando al cuore delle persone.
 Per non parlare del rischio il giorno - ormai molto vicino! - in cui questa possibilità di far credere ciò che non è vero, arriverà fra la gente comune: la possibilità di danneggiare un rapporto di coppia, una persona sul lavoro, e via discorrendo, e la possibilità di 'salvarsi' appellandosi ad un falso, pur essendo colpevoli.
 Varrebbe a dire creare una grossa crepa in quella che è la base dei rapporti umani: la fiducia! Che, a differenza della fede, pur avendo la medesima radice, va reiteratamente meritata.

 Tuttavia: è corretto che un rischio fermi il progresso?

 Direi di no: anche le automobili, se usate in modo scorretto, sono un'arma in grado addirittura di uccidere, senza contare gli effetti legati ad una eccessiva sedentarietà, ed anche all'inquinamento.
 Ciò detto, il problema non è l'automobile in sé, piuttosto il cattivo o eccessivo uso che se ne può fare.

 Personalmente vedo nell'intelligenza artificiale generativa - in questo articolo ci stiamo concentrando su questo aspetto - una grande risorsa, proprio nell'ambito creativo, artistico e comunicativo del quale personalmente mi occupo.
 Certo, va regolamentata bene, intanto perché non crea niente di nuovo, ma va ad attingere in anni e secoli di informazioni e opere d'arte. Dunque, a lungo andare, non creare nulla di davvero nuovo e originale può lasciare un grande vuoto.
 E va segnalata! Perché, per fare un paragone, c'è la sera che infornare una pizza surgelata può rivelarsi la soluzione perfetta, ma non va confusa con un piatto di tagliatelle fatte a mano, condite con un ragù casalingo a lunga cottura.

 Io personalmente la uso molto per creare immagini, da abbinare ad articoli o post, ma anche per auguri personalizzati: non amo per niente le varie immagini virali, con prompt preimpostato tramite il quale centinaia di utenti pubblicano la loro immagine versione cartone animato, o giocattolo, e simili; perché ciò rappresenta proprio la morte della creatività!
 Al contrario delle immagini, o delle grafiche che ho creato, amo proprio la loro unicità, attraverso la quale è possibile riflettere la propria creatività.

 A tal proposito ci sono Artisti, come l'astigiano con esperienze espositive internazionali Philip Staniscia, pioniere dell'arte digitale, che oggi vedono la loro produzione artistica incentrata proprio sulle potenzialità dell'intelligenza artificiale.

Mentre l'attualità ci riporta a mirabolanti giustificazioni, ma tranquilli: i programmi di intelligenza artificiale generativa non augurano la morte, non minacciano, e soprattutto non fanno nulla che non venga loro strettamente comandato, anche sapendolo fare nel modo corretto, e non prendono possesso dei nostri profili social.



venerdì 13 giugno 2025

Fra mare e tarocchi la prima personale di Domenico Perrini

 

opera di Domenico Perrini


  Inaugura sabato 14 giugno, in contemporanea con la notte bianca di Perosa Argentina (TO), la prima personale dell'artista illustratore Domenico Perrini.

 Una passione, quella di Perrini, cominciata ai tempi delle elementari, disegnando macchine e dinosauri.
 Le radici a Bari: prima l'Accademia di Belle Arti, poi la scuola di fumetto, disegno e illustrazione Grafite.
 Infine, la scuola internazionale Comics di Torino.
Tanto studio ma soprattutto tanta passione e dedizione hanno portato Domenico Perrini ad aggiudicarsi, lo scorso mese di agosto, il terzo posto - a pari merito insieme a Barbara Pellandino - nel primo concorso intitolato alla memoria di Gabriele Campana



  La mostra Tra arcani e naufragi nasce nuovamente dalla sinergia fra Lilium Art Gallery e Spazio Campana, che ospiterà l'evento nei locali di via Roma, 17 a Perosa Argentina (TO).

 Per questa prima esposizione 'in solitaria' Perrini ha scelto temi a lui particolarmente cari:
"Il mare, e i tarocchi - racconta l'Artista - Apparentemente due elementi molto distinti, ma io vi leggo grande similitudine: il mare, con i suoi oscuri abissi e le innumerevoli leggende a lui legate, rappresenta un mistero affascinante e ipnotico proprio come i tarocchi, intrisi di simbolismi e strati sempre più profondi di lettura. Leggere una carta dei tarocchi è proprio come immergersi in acque misteriose, affascinanti e a volte spaventose".

 Sarà dunque una mostra enigmatica, in bilico fra l'occulto e lo sconcertante, ma anche irresistibilmente attraente, proprio come onde del mare.
 "Per preparare questa mostra mi sono affidato alla mie esperienza e cultura del fumetto - prosegue Perrini - muovendo la china, tipicamente usata in questo campo, per creare strati e profondità diverse, utili a rappresentare il mare, ma più in generale a dare vita a tutti gli ambienti, ed anche al corpo umano".
 

 Per l'occasione Perrini ha però voluto approcciarsi anche ad una tecnica per lui nuova: l'acquerello.
 "Mi piace molto! Perché, proprio come l'acqua, vive di vita propria, e non sempre fa ciò che vuole l'artista - spiega - questo aggiunge vitalità e bellezza alle opere, anche nell'errore".

opera di Domenico Perrini

  I ritratti si presentano seducenti e sensuali, i panorami impetuosi. L'ensemble trasmette una sensazione di pericolo che attrae e, ad una visione più approfondita, invita ad andare oltre le apparenze.

 L'inaugurazione, a partire dalle 20, si svolgerà in un paese in festa per la notte bianca che vede la sinergia fra Pro Loco e commercianti, ed è previsto un piccolo buffet.

 La mostra, sempre ad ingresso gratuito, proseguirà fino al 29 giugno, e sarà visitabile ogni sabato e domenica con orario 10-12.
 Possibilità di visita in altri giorni e orari su appuntamento, contattando il numero 3274472293

giovedì 22 maggio 2025

"TRA LE CREPE": non una semplice mostra, bensì un invito a scontrarsi con la realtà

 

opera di Pierantonio Masotti

 Inaugura sabato 24 maggio alle 17 "Tra le crepe", la personale del Maestro Pierantonio Masotti nata sotto la curatela Lilium ed allestita a Perosa Argentina (TO) negli spazi della dimora storica Villa Willy all'interno del Parco Tron.

 Artista di calibro internazionale, con esposizioni che, negli anni, l'hanno visto protagonista a Berlino, New York ed in Russia, grazie al legame con Lilium Masotti torna a scegliere Perosa Argentina con una mostra che racconta la vita che continua, e talvolta emerge, proprio tra le crepe.
 L'atmosfera è vagamente gotica, il suo suono quello del silenzio.
I soggetti, sospesi fra visibile ed invisibile, reale ed evocativo. Gli stessi supporti sui quali la pittura prende vita, si mostrano consunti, usurati e crepati, sublimando proprio in questi particolari il loro valore.
 Come una vita che si discosti volutamente dalla perfezione, scegliendo la libertà di essere verace.

 

opera di Pierantonio Masotti

 "Questa mostra è un invito a rallentare lo sguardo, a sostare davanti alla crepa, a trovare nella frattura il senso profondo dell’arte: quella che non consola, ma che ci sveglia".
 Si conclude così la critica scritta da Giuliana Salvai, Direttrice Lilium e curatrice della mostra.

opera di Pierantonio Masotti


opera di Pierantonio Masotti

opera di Pierantonio Masotti


Una mostra senza tempo, che vede la sua contemporaneità proprio nel suo continuo attingere al passato per riportarlo al presente, fino a spingerlo in un'epoca non classificabile, se non l'attimo stesso che si sta vivendo, ed è già pronto a svanire.


 Giuliana Salvai prosegue con una appendice alla sua critica, che riportiamo in esclusiva:

L’opera di Pierantonio Masotti si impone con una voce silenziosa ma profondamente inquieta, che riesce a penetrare nello spettatore con la forza di un sussurro che scava in profondità. Nelle immagini che ci offre, la materia pittorica si fonde magistralmente con la fotografia e la grafica, generando figure umane sospese in una dimensione onirica, al limite tra la realtà e il sogno, tra la memoria e l’oblio.

Figure femminili dallo sguardo chiuso, raccolte in pose che richiamano la quiete interiore, ma in contesti visivi spogli e dissonanti. Il bianco e nero non sono semplice esercizio  formale,  ma diventano metafora di una condizione esistenziale duale: presenza e assenza, luce e oscurità, lucidità e smarrimento. Le CREPE che si disfani sono un frammento del mondo che crolla, e la superficie spesso ruvida suggerisce un tempo che ha lasciato il segno.

Volti quasi infantili, smaterializzati e spetrali, evocano un’umanità perduta, dolente, dalla forte intensità espressiva. I tratti sono ridotti all’essenziale, ma non per questo meno eloquenti: al contrario, Masotti riesce con pochi segni, graffiati e sovrapposti, a far emergere un’anima sofferente, immersa in una luce polverosa, spirituale, che sembra provenire da un altrove. Le figure richiamano antichi ex-voto, icone bizantine, memorie sacre di un tempo arcaico che dialogano con un presente fragile.

La cifra stilistica dell’artista è riconoscibile e potente: uno stile che non cede mai al decorativo, ma resta crudo, autentico, segnato. Il supporto stesso delle opere — materico, imperfetto, stratificato — è parte integrante del messaggio. Masotti lavora “tra le crepe”, e lì inserisce i suoi soggetti: anime che sembrano emerse da muri scrostati, da fotografie sbiadite, da sogni mai del tutto risolti.

In un panorama contemporaneo spesso dominato dalla velocità e dalla superficie, l’arte di Masotti si distingue come un luogo di profondità emotiva e di memoria visiva, che lascia nello spettatore un’impronta persistente. È un’arte che non si esaurisce nella prima lettura: ci osserva mentre la osserviamo, e lentamente ci trasforma.


Pierantonio Masotti

  La mostra, ad ingresso gratuito, proseguirà fino al 15 giugno con orario 15-18 il sabato e la domenica, e su prenotazione nei giorni infrasettimanali contattando il numero 3274472293

sabato 3 maggio 2025

Foto-illustrazione e donne fantastiche da Lilium Art Gallery

 

Regina della notte - opera digitale di Nadia Novelli

 Arriva da Lilium, la Galleria d'Arte in via Roma, 55 a Perosa Argentina (TO) la terza esposizione esclusivamente fotografica.
 Questa volta si tratta però di una tecnica davvero particolare, la foto-illustrazione, e a spiegarci di cosa si tratta è direttamente l'autrice, Nadia Novelli:

 "Fin da bambina amo le illustrazioni, dai classici film Disney ai libri illustrati, una grande passione che riempiva ogni mia fantasia. E così, crescendo, ho cominciato a cimentarmi con Photoshop per realizzare delle illustrazioni mie. Il mio focus sono sempre stati i personaggi, persone vere a cui dare vita in modo fantastico, così ho quasi subito frequentato un corso di fotografia, e mi sono specializzata come ritrattista: ormai da tanti anni uso i ritratti realizzati da me, per poi elaborarli digitalmente, e realizzare le mie opere".

 

Maman Brigitte - opera digitale di Nadia Novelli


  La mostra che verrà inaugurata oggi, sabato 3 maggio alle 17 da Lilium, si intitola Regine, streghe e dee nei miti e leggende e rappresenta un approfondimento nel mondo femminile tra realtà e leggenda, attingendo principalmente a miti nordici e leggende celtiche, che rappresentano un'altra grande passione dell'autrice Nadia Novelli.

 A rendere più magica l'inaugurazione, una cantante interpreterà dal vivo brani tratti dal musical 'Wicked', mentre lo scrittore, poeta e abile performer letterario Postremo Vate leggerà brani ispirati alle fiabe e leggende più amate.

Malvagia strega dell'Ovest - opera digitale di Nadia Novelli

 

 Nadia Novelli e l'intelligenza artificiale:

"Quando ho cominciato con la foto-illustrazione l'intelligenza artificiale non c'era, non era in uso. Così, inizialmente l'ho vista addirittura come una nemica! Però, se una nemica non la puoi combattere, cerchi di fartela amica! E sono due mesi che la utilizzo, come supporto alla mia arte: è molto importante, fondamentale utilizzarla nel modo giusto, come strumento di ausilio, e non farsi sostituire. L'intelligenza artificiale non può e non deve sostituire l'artista e la sua unicità".

Regina delle nevi - opera digitale di Nadia Novelli


  La mostra, sempre ad ingresso gratuito, sarà visitabile fino al prossimo 11 maggio, il sabato e la domenica con orario 15/18 e possibilità di visite infrasettimanali su appuntamento contattando direttamente la Galleria al numero 3274472293

lunedì 7 aprile 2025

LILIUM 'fa 30' insieme a Elisa Villaverde, con una mostra fotografica che è anche un libro e un comitato

 

Foto di Elisa Villaverde

  "Il mio desiderio più grande, è conoscere Anna Valle. Se dovessero fare un film sulla mia vita, vorrei fosse lei ad interpretarlo.
 Ci ho messo quarant'anni a farmi operare, sessanta a veder realizzato un libro che racconta la mia storia e comprarmi la prima collana di perle. Ma volere è potere, e adesso vorrei diventare famosa, andare in televisione: ho sofferto ed anche combattuto tanto, credo di meritarmelo".

Daria Collet

  Questa è la storia di Daria, nata nel corpo di Dario.
Daria che 'voleva i tacchi a spillo', e non si è mai arresa, nonostante la medicina ufficiale la considerasse una malata di mente, e la cosa venisse sottolineata dagli insegnanti, per poi abbattersi come un ciclone in famiglia.
 Lì, dove l'umanità si è girata troppo spesso dall'altra parte, Daria ha combattuto per l'inalienabile diritto di essere semplicemente sé stessa. Pregi e difetti, senza dover rendere conto a nessuno.

da sinistra: Elisa Villaverde, Daria Collet, Giuliana Salvai


  La talentuosa Elisa Villaverde, fotografa sartoriale di brand e fotografa ufficiale per Lilium, ha conosciuto Daria Collet ad un matriomonio ed ha avuto un'intuizione: raccontare la sua storia in un libro, scatto dopo scatto; da una difficoltosa infanzia e gioventù ai giorni nostri, passando dal percorso di transizione.

 Nasce così Io volevo i tacchi a spillo: progetto istrionico che comprende 

Daria Collet fotografata da Elisa Villaverde


 Perché siamo, possiamo e dovremmo essere tutti DARIA.

 "Per me essere DARIA significa essere sé stessi, senza nascondersi, e trovare il coraggio di affrontare le situazioni anche quando sembrano troppo grandi, o difficili da superare da soli. Le DARIA di oggi, per me, sono tutte quelle persone che non si arrendono, nonostante le mille difficoltà. Sono coloro che combattono per far accettare le proprie peculiarità, in una società che ci vorrebbe tutti omologati"
spiega Elisa Villaverde.

 "Siamo molto orgogliosi di celebrare la nostra trentesima mostra con questo progetto della nostra fotografa, Elisa Villaverde - commenta la Direttrice Lilium Giuliana Salvai - Si tratta di un progetto nel quale crediamo molto, perché rende all'arte il suo ruolo di sensibilizzazione sociale. DARIA non è solo DARIA, Daria può essere Sonia, Giuseppe, Alberto, Enrica, Andrea. DARIA è chiunque nella vita venga discriminato, e si trovi a combattere per vedere affermati diritti che dovrebbero essere congeniti. E noi siamo felici di seminare la nostra piccola goccia nel mare, per fare la nostra parte nel sensibilizzare la società, nel fare sentire chi è emarginato meno solo".

Daria Collet fotografata da Elisa Villaverde


 
 Durante l'inaugurazione di sabato 12, verrà servito un buffet di prodotti locali, e saranno presenti Elisa Villaverde, che racconterà ai visitatori il 'dietro le quinte' di questo suo percorso artistico, e Daria Collet, pronta ad autografare le copie del libro, che uscirà proprio quel giorno.
 Chi volesse, può preordinare il libro a Perosa Argentina nella Cartolibreria A&C di Francesca Toppino e in tutta Italia al link Amazon

 La mostra proseguirà fino al 27 aprile (escluso il fine settimana di Pasqua). Per ulteriori informazioni, dettagli e orari, contattare la Galleria al numero 3274472293.
 INGRESSO LIBERO

Daria Collet

  Com'è cambiata negli anni la società, in termini di accettazione?

"Qualche miglioramento c'è stato, ma non un granché. Ricordo ancora il ginecologo che mi ha visitata, dopo l'operazione, e senza alcun tatto si è detto curioso di vederla, perché non ne aveva mai vista una.
Ma io non sono un fenomeno da baraccone!
La verità, in generale, è che la gente è invidiosa. E adesso lo è ancora di più!
Ma io ho imparato a fregarmene: vivo con due gatti e un cane, e sono, mi sento di essere 'la Contessa di Balma'. Non mi nascondo più, e soprattutto non mi accontento: voglio sognare in grande".