giovedì 26 giugno 2025




È online Round and Round, il nuovo singolo di Jarliama, un brano tutto da ballare, come hanno fatto nel video le allieve della scuola Gynnic di Luserna San Giovanni, in provincia di Torino, coreografate dall'insegnante Alessandra Rol

 Un progetto che, attraverso la danza ed il ballo, unisce il Messico, terra di origine della cantante Jarliama, la Sardegna, terra nella quale vive e lavora, e il Piemonte, dove è stato realizzato il ballo del video musicale.




 Alejandra Reneaum Lopez, in arte Jarliama, è nata in Messico ed oggi vive in Italia, precisamente ad Olbia, in Sardegna.
 "Sono una cantante, performer e creativa a tempo pieno - si racconta - la musica è il mio modo di vivere, raccontare e connettermi con il mondo".

 Un percorso cominciato da piccolissima quando, a Città del Messico, ha cominciato a cantare in Chiesa: "Chiudevo gli occhi, e sentivo che quella era la mia vera dimensione: io sono veramente me stessa cantando, avverto di vivere davvero cantando!"

 Tanto studio e le prime esibizioni in pubblico, inizialmente accanto al fratello Fernando "Abbiamo creato il duo River&Lopez, ma poi ho avvertito fosse arrivato per me il momento di proseguire come solista - prosegue Jarliama - Nel mio stile convivono tante anime: l’electro swing, l’EDM, il pop, i suoni vintage e latini che porto nel sangue. Amo fondere passato e futuro, creare energia e, allo stesso tempo, raccontare qualcosa. Ogni brano per me è un piccolo manifesto di libertà. Cantare è la mia identità, la mia verità, la mia forza"


 Jarliama crede nella forza della musica come ponte fra culture, come sinergia fra le diverse identità, proprio per questo ama fare coreografare le sue canzoni a piccole ma importanti realtà in giro per l'Italia, come il caso della scuola Gynnic di Luserna San Giovanni "Sogno di portare la mia musica in giro per il mondo, perché la gente balli e si diverta, ma soprattutto si emozioni. E non smetterò, finché avrò voce per cantare" conclude Jarliama.

venerdì 20 giugno 2025

Intelligenza Artificiale Generativa, fra opportunità e incognite

 




  Un po' di storia

 Se oggi possiamo prendere in mano il nostro smartphone, selezionare il programma giusto, chiedergli come sarebbe il nostro adorato animale domestico in versione umana ed ammirare meravigliati il risultato, dobbiamo fare un salto fino agli Anni Settanta del secolo scorso, quando lo scienziato informatico e docente Joseph Weizenbaum diede vita a Eliza: il più antico programma informatico in grado di intrattenere una vera e propria conversazione, più o meno coerente, con una persona.
 Ma le origini dell'intelligenza artificiale, non ancora generativa, ma già dedicata all'apprendimento ed elaborazione dati per svolgere compiti e calcoli complessi, sono addirittura antecedenti, risalendo agli Anni Cinquanta e Sessanta.

 Eliza deve il suo nome ad Eliza Doolittle che voleva imparare ad esprimersi in maniere forbita, protagonista della commedia 'Pigmalione' di George Bernard Shaw, che a sua volta discende dal mito narrato da Ovidio.

 Subito si presentarono delle incognite, che portarono il Professor Weizenbaun a stopparne lo sviluppo.
 
Infatti la sua segretaria, che l'aveva visto lavorare allo sviluppo del programma per molti mesi, ed era dunque pienamente consapevole di come si trattasse unicamente di un programma informatico, senza alcuna anima né personalità, un giorno arrivò a chiedergli da sola nella stanza, per parlare con Eliza.
 Il rischio era - e forse, è ancora? - quello di lasciarsi coinvolgere emotivamente, arrivando ad antropomorfizzare quello che era, è e rimane semplicemente un programma informatico, che di umano non ha proprio nulla, dunque neppure di empatico.

Chiariamo una cosa: la chiamiamo intelligenza, ma intelligente non è.

 La Artificial Intelligence (A.I.) è un ampio campo della tecnologia, che al suo interno vede moltissimi 'sotto campi', ciascuno dei quali, a seconda dell'ambito di utilizzo, svolge dei compiti grazie all'apprendimento di dati, o anche 'esperienze' simulando in questo modo il funzionamento dell'intelligenza umana, ma anche dipendendone strettamente: l'intelligenza artificiale infatti non lavora in autonomia, ma partendo da una complessità di dati precedentemente immessi, o ai quali abbia libero accesso, ed eseguendo i cosiddetti prompt, ovvero i comandi che l'essere umano dà all'intelligenza artificiale, affinché svolga un determinato compito, o comunque funga da ausilio.


 Oggi ci concentreremo sulla intelligenza artificiale generativa:

 Si tratta di una sottobranca che non è atta a raggruppare, classificare o fare previsioni partendo dai dati esistenti, ma parte da potenti modelli di reti neurali per generare nuovi contenuti, immagini, audio e video, ma anche contenuti scritti, con la capacità di emulare ed anche stravolgere la realtà.
 Per intenderci, sono quei programmi con i quali tutti ormai siamo quotidianamente a contatto, in modo attivo o passivo, consapevole ma spesso anche inconsapevolmente: parlo ad esempio di ChatGPT, Gemini, Canva


 Quali sono i rischi, e quali le opportunità

 Per quanto concerne l'Italia, ad occuparsi delle sfide e delle incognite relative all'uso di questo tipo di tecnologia esiste la Commissione Intelligenza Artificiale per l'informazione, facente parte del Dipartimento per l'informazione e l'editoria, ed è capitanata da Padre Paolo Benanti, teologo e presbitero francescano.

 Personalmente, a spaventarmi di più sono proprio le derive nell'ambito della (dis)informazione: come fare di fronte a immagini, audio e video che mostrano una 'realtà' che non è reale? Sarà facile infangare una persona, ma anche facile per una persona difendersi senza merito, appellandosi all'A.I.
 E, come in parte già accade, ad avere la meglio, mediaticamente parlando, sarà chi sa cavalcare meglio l'onda, parlando prima, arrivando al cuore delle persone.
 Per non parlare del rischio il giorno - ormai molto vicino! - in cui questa possibilità di far credere ciò che non è vero, arriverà fra la gente comune: la possibilità di danneggiare un rapporto di coppia, una persona sul lavoro, e via discorrendo, e la possibilità di 'salvarsi' appellandosi ad un falso, pur essendo colpevoli.
 Varrebbe a dire creare una grossa crepa in quella che è la base dei rapporti umani: la fiducia! Che, a differenza della fede, pur avendo la medesima radice, va reiteratamente meritata.

 Tuttavia: è corretto che un rischio fermi il progresso?

 Direi di no: anche le automobili, se usate in modo scorretto, sono un'arma in grado addirittura di uccidere, senza contare gli effetti legati ad una eccessiva sedentarietà, ed anche all'inquinamento.
 Ciò detto, il problema non è l'automobile in sé, piuttosto il cattivo o eccessivo uso che se ne può fare.

 Personalmente vedo nell'intelligenza artificiale generativa - in questo articolo ci stiamo concentrando su questo aspetto - una grande risorsa, proprio nell'ambito creativo, artistico e comunicativo del quale personalmente mi occupo.
 Certo, va regolamentata bene, intanto perché non crea niente di nuovo, ma va ad attingere in anni e secoli di informazioni e opere d'arte. Dunque, a lungo andare, non creare nulla di davvero nuovo e originale può lasciare un grande vuoto.
 E va segnalata! Perché, per fare un paragone, c'è la sera che infornare una pizza surgelata può rivelarsi la soluzione perfetta, ma non va confusa con un piatto di tagliatelle fatte a mano, condite con un ragù casalingo a lunga cottura.

 Io personalmente la uso molto per creare immagini, da abbinare ad articoli o post, ma anche per auguri personalizzati: non amo per niente le varie immagini virali, con prompt preimpostato tramite il quale centinaia di utenti pubblicano la loro immagine versione cartone animato, o giocattolo, e simili; perché ciò rappresenta proprio la morte della creatività!
 Al contrario delle immagini, o delle grafiche che ho creato, amo proprio la loro unicità, attraverso la quale è possibile riflettere la propria creatività.

 A tal proposito ci sono Artisti, come l'astigiano con esperienze espositive internazionali Philip Staniscia, pioniere dell'arte digitale, che oggi vedono la loro produzione artistica incentrata proprio sulle potenzialità dell'intelligenza artificiale.

Mentre l'attualità ci riporta a mirabolanti giustificazioni, ma tranquilli: i programmi di intelligenza artificiale generativa non augurano la morte, non minacciano, e soprattutto non fanno nulla che non venga loro strettamente comandato, anche sapendolo fare nel modo corretto, e non prendono possesso dei nostri profili social.



venerdì 13 giugno 2025

Fra mare e tarocchi la prima personale di Domenico Perrini

 

opera di Domenico Perrini


  Inaugura sabato 14 giugno, in contemporanea con la notte bianca di Perosa Argentina (TO), la prima personale dell'artista illustratore Domenico Perrini.

 Una passione, quella di Perrini, cominciata ai tempi delle elementari, disegnando macchine e dinosauri.
 Le radici a Bari: prima l'Accademia di Belle Arti, poi la scuola di fumetto, disegno e illustrazione Grafite.
 Infine, la scuola internazionale Comics di Torino.
Tanto studio ma soprattutto tanta passione e dedizione hanno portato Domenico Perrini ad aggiudicarsi, lo scorso mese di agosto, il terzo posto - a pari merito insieme a Barbara Pellandino - nel primo concorso intitolato alla memoria di Gabriele Campana



  La mostra Tra arcani e naufragi nasce nuovamente dalla sinergia fra Lilium Art Gallery e Spazio Campana, che ospiterà l'evento nei locali di via Roma, 17 a Perosa Argentina (TO).

 Per questa prima esposizione 'in solitaria' Perrini ha scelto temi a lui particolarmente cari:
"Il mare, e i tarocchi - racconta l'Artista - Apparentemente due elementi molto distinti, ma io vi leggo grande similitudine: il mare, con i suoi oscuri abissi e le innumerevoli leggende a lui legate, rappresenta un mistero affascinante e ipnotico proprio come i tarocchi, intrisi di simbolismi e strati sempre più profondi di lettura. Leggere una carta dei tarocchi è proprio come immergersi in acque misteriose, affascinanti e a volte spaventose".

 Sarà dunque una mostra enigmatica, in bilico fra l'occulto e lo sconcertante, ma anche irresistibilmente attraente, proprio come onde del mare.
 "Per preparare questa mostra mi sono affidato alla mie esperienza e cultura del fumetto - prosegue Perrini - muovendo la china, tipicamente usata in questo campo, per creare strati e profondità diverse, utili a rappresentare il mare, ma più in generale a dare vita a tutti gli ambienti, ed anche al corpo umano".
 

 Per l'occasione Perrini ha però voluto approcciarsi anche ad una tecnica per lui nuova: l'acquerello.
 "Mi piace molto! Perché, proprio come l'acqua, vive di vita propria, e non sempre fa ciò che vuole l'artista - spiega - questo aggiunge vitalità e bellezza alle opere, anche nell'errore".

opera di Domenico Perrini

  I ritratti si presentano seducenti e sensuali, i panorami impetuosi. L'ensemble trasmette una sensazione di pericolo che attrae e, ad una visione più approfondita, invita ad andare oltre le apparenze.

 L'inaugurazione, a partire dalle 20, si svolgerà in un paese in festa per la notte bianca che vede la sinergia fra Pro Loco e commercianti, ed è previsto un piccolo buffet.

 La mostra, sempre ad ingresso gratuito, proseguirà fino al 29 giugno, e sarà visitabile ogni sabato e domenica con orario 10-12.
 Possibilità di visita in altri giorni e orari su appuntamento, contattando il numero 3274472293