Piccole, GRANDI storie d'Italia: L'uomo che suona al mare

 

Sergio Manetta immortalato da Graziano Castagna 

 Imperia, Borgo Prino. È il pomeriggio del 30 ottobre, il mare è impetuoso, il cielo è grigio ma squarciato da raggi di sole che sembrano luci allestite ad hoc per illuminare gli scorci più suggestivi.


 Le onde che si infrangono furiose a riva, sono un canto.                                       La musica di accompagnamento, è un suono struggente, a tratti incerto, che proviene da un sax.                                       Sembra una canzone d'amore, in certi passaggi ricorda un lamento, di un innamorato esausto che, tuttavia, non riesce a rinunciare al suo amore.

 «Il mio ideale sarebbe proprio questo - spiega Sergio Manetta - io, il sassofono, un po' di gente, magari un falò... Ma soprattutto in riva al mare».

 

Sergio Manetta - Ph Graziano Castagna 

Sergio Manetta - Ph Graziano Castagna 


 Sergio, oggi felicemente pensionato, per tutta la vita ha lavorato come tecnico nell'ambito della tecnologia e delle telecomunicazioni.

 «Ma da sempre suono, diversi strumenti! Anche la chitarra, le percussioni. Mi esercito e studio da autodidatta, ma ho anche frequentato corsi, e per diversi anni ho fatto parte della banda musicale di Caselle Torinese. Suonare, per me, è uno sfogo, un modo per ritrovare me stesso. Come una rigenerante passeggiata. E, suonando di fronte al mare, le note si spandono, rimandandomi tutta l'energia».

 Quando ce ne andiamo, dopo la  piacevole chiacchierata, Sergio riprende a suonare il suo canto malinconico e rilassante al contempo, altre persone curiose si avvicinano, c'è chi lo fotografa, mentre le onde non smettono di cantare insieme a lui.

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