Si sono svolte questa mattina, nella Chiesa parrocchiale di San Genesio a Perosa Argentina (TO) gremita di gente, le esequie del Dottor Piero Tron.
Impegnato nel sociale a 360 gradi, la sua scomparsa ha lasciato un grande vuoto in tutta la comunità.
Ricordato dalla collettività come uomo di grande intelligenza, Piero ha saputo declinare la sua brillante mente manageriale a servizio della collettività.
Sorridente e sempre disponibile, Piero si destreggiava fra i tanti impegni con leggiadria, dando l'impressione, e la concreta dimostrazione, di avere il tempo per chi ne avesse bisogno.
La sua scomparsa improvvisa lascia il dolore di un grande vuoto nei familiari - la moglie Ornella Viola, le figlie Federica ed Eleonora con le rispettive famiglie - ma anche una testimonianza di vita volta alla positività ed all'ottimismo, che aiuta a sorridere anche nel dolore.
"Abbiamo fatto la donazione degli organi, e per qualcuno oggi è stato un giorno gioioso! E questa è una cosa molto bella" mi ha raccontato la figlia Eleonora.
Stamattina, ai funerali, la figlia maggiore Federica ha letto il celebre brano "la morte non è niente", scritto da Henry Scott Holland ed ispirato ad una riflessione di Sant'Agostino, mentre Eleonora ha letto una lettera dedicata al papà, che parte dalla frase 'la vita è essenzialmente bella' che il Dottor Piero Tron aveva scritto in una sua poesia.
Un'altra sua frase, divenuta suo motto di vita e ricordata questa mattina, era 'i problemi sono fatti per essere risolti'.
E così è stato ricordato con grande affetto un Papà che è stato concreto esempio di rettitudine morale, principi solidi e apertura mentale.
Il Sacerdote ha sottolineato una vita di fede in Gesù, vissuta concretamente, e l'impegno con la Caritas di Valle, e gli aiuti a livello amministrativo alla Parrocchia.
Dal 2015 il Dottor Piero Tron era Presidente della Croce Verde di Perosa Argentina, carica ricoperta, come consuetudine, con grande dedizione e impegno.
"Quando sono andato a cercarlo, gli avevo parlato di un impegno di due mezze giornate" ricorda la 'bugia' il vice-presidente Adriano Bortolas.
Tutti in Croce Verde lo ricordano con un misto fra la tristezza per il dolore della scomparsa, ed un sorriso per la dolcezza del ricordo: Piero che amava le patatine 'Fonzie's', e andava in sede a fare merenda con il nipotino, Piero che scriveva una lettera, poi la faceva correggere decine di volte, perché amava essere precisissimo, in tutto.
"Quando è arrivato, non ci conoscevamo, era il Dottor Piero, che emanava grande autorevolezza. Lui sapeva parlare, ovunque era al posto giusto - racconta Franco Martinat, direttore dei servizi e responsabile parco auto in Croce Verde - In poco tempo è diventato Piero, l'amico col quale ci siamo anche scontrati più volte, per via di un carattere forse simile, molto forte, entrambi non le mandiamo a dire. Ma, oltre ad essere una persona buona, un grande professionista, capace e con la volontà di assumersi le responsabilità".
"Adesso è dura, ma da lunedì sarà ancora più dura: riprendere il lavoro da dove Piero l'ha lasciato - prosegue Bortolas - Ha avuto subito la grande capacità di adattare la sua mente amministrativa aziendale alla realtà associativa, e non era facile".
Il ricordo è vivo fra la popolazione, nelle parole scambiate nei bar, per le strade, ed anche sui social.
Nando Busin, a nome suo e del collettivo del Progetto Jambo Car, scrive:
Grazie Piero, arrivederci
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