lunedì 7 maggio 2012

GOTICO PIEMONTESE - 9na puntata


  Appena giunti nella piazza, Fra' Gismondo ed Anna si sorreggono l'un l'altra, increduli di fronte a quell'irriconoscibile Antonia, che appena li scorge corre loro incontro, con aria visibilmente sconvolta.
  <<Tesoro...!>> _ esclama abbracciando Anna _ <<Uh... Gismondo, Gismondo mio!>> _ prosegue poi, euforica, stropicciando con le mani le guance del frate, il quale si divincola dal suo tocco e la prende per le braccia, scuotendola, come per farla rinsavire.
  <<ANTONIA! ANTONIA! Ma cosa ti succede?!>> _ le urla.
<< IT SES M'NÙITA FOLA? [sei diventata scema?) CO IT DISIE A RICU? [cosa dicevi a Ricu?] >> _ la strattona Anna.
  Antonia sembra totalmente incurante delle loro reazioni, e prosegue a parlare allegra – non tralasciando di strusciarsi di tanto in tanto contro lo sgomento Fra' Gismondo; è pur sempre un uomo, e fra sé e sé mormora: “Dio, dammi la forza di non cadere in tentazione!”.
  <<Allora, come state tesori? Cosa mi raccontate?>> _ domanda l'”allegra” Antonia ai suoi amici, senza però dar loro neppure il tempo di rispondere nulla, e non appena Anna tenta di chiedere ulteriori chiarimenti in merito ad Enrico subito viene interrotta da un vortice di altri scabrosi racconti _ <<Oh ma sapeste, vi devo raccontare! Avete presente Aziz, quel bel moro, quella sua fisicità prorompente...>> _ nel parlarne Antonia si mordicchia il labbro inferiore e si infila una mano nella scollatura, allargandola ancora un po' _ <<L'altra sera, stava ormai facendo buio ed ero chiusa in casa, ma qualcosa mi deve aver rivelato la sua presenza, a pochi passi da me!
Dev'essere amore, cosa ne dite?>>

  A tratti Antonia pare quasi ingenua, e Fra' Gismondo con Anna si scambiano segni come a significare: “dev'esser diventata tutta matta!”
  <<...così sono uscita...>> _ prosegue Antonia nel suo farneticante e lascivo racconto _ <<e mi sono diretta verso quella macchia bianca nel nero della notte, il suo sorriso!
Non ci ho pensato un attimo a stringermi a lui, le mie labbra contro le sue labbra, la mia lingua intrecciata alla sua...quel suo odore, così selvatico, così eccitante!>> _ ora le espressioni dei suoi amici sono inorridite più ancora che spaventate, ma lei prosegue, dirompente _ <<L'ho trascinato nel fienile vicino, e lì ci siamo uniti, una prima volta e poi ancora una seconda!
E' stato fantastico, come se i nostri corpi si conoscessero da sempre!
Come se da tutta la vita, forse tutte le vite vissute in precedenza, aspettassimo solamente di incontrarci!!>>

 Udendo queste abominevoli parole , di sesso senza morale...e addirittura di reincarnazione, Anna fugge terrorizzata, e Fra' Gismondo si convince di non essere - quanto meno al momento – in grado di essere da solo d'aiuto per la sua amica perduta, così si vede costretto ad abbandonarla a se stessa per raggiungere di corsa la Cappella del Monastero, e pregare il Signore affinché lo illumini sulla via da seguire.

 <<Aspettate! Dove andate?!>> - si sorprende ad urlare sgomenta e sconsolata Antonia - <<Non vi ho ancora raccontato di Tebaldo! E' proprio un brigante, mi sta facendo soffrire...!>>

 Fra' Gismondo è ora concentrato in preghiera davanti al Crocifisso, quando ad un certo punto, come se accadesse al di sopra della sua volontà, gli sorge un dubbio: “E se Frate Elia avesse ragione? Se davvero loro fossero qui?”

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