martedì 3 dicembre 2019

Uomini e biodiversità: l'importanza di convivere in armonia


TERAMO _ «Era il 2015, quando un branco di lupi scelse come territorio le colline di Teramo, sulle quali si affaccia la mia tenuta». A parlare è il Dottor Andrea Gallizia, medico veterinario, allevatore ed agricoltore che tuttora coltiva ulivi.
«Intuii subito come il lupo, oltre a rappresentare certamente una difficoltà in più per gli allevatori, potesse essere un’opportunità. – prosegue Gallizia – Una risorsa, in primis a livello turistico, ma ancora più importante a livello ambientale, per la salvaguardia di quel prezioso patrimonio che è la biodiversità».
Così nel cuore del Dottor Andrea Gallizia è sgorgata prepotente una passione, che trova energia in se stessa, divampando, come fiamma viva: questa passione lo porta a proseguire i suoi studi – tanto fra i libri, quanto “sul campo”, al fine di poter divulgare nozioni sulla biodiversità, e fornire strumenti concreti a chi, principalmente per lavoro, si trovi a dover interagire maggiormente, nel bene e nel male, con la biodiversità che ci circonda.
È con questo spirito che nasce il Project Wolf Ethology.
Il modus operandi del Dottor Andrea Gallizia e del suo Project Wolf Ethology, si contraddistingue per un’imperitura volontà di acquisire nuove nozioni attraverso master di specializzazione nel settore, uniti ad una continua ricerca sul territorio, con l’ausilio ovviamente di binocoli e fototrappole, ma soprattutto con lunghe ore di appostamento, fatte di osserrvazione e raccolta dati. «È indispensabile sempre rapportarsi a chi il territorio lo vive. – sottolinea Gallizia – Parlare con le persone, raccogliere testimonianze. Ogni testimonianza poi va vagliata e confrontata con le altre; e da lì si procede ad una personale ricognizione del territorio. Si delinea il transetto, e sarà all’interno di quello che si posizioneranno le fototrappole, si visioneranno tracce e fatte, e si passeranno lunghe ore ad attendere ed osservare, sempre ricordandosi di essere ospiti – conclude Gallizia – Dunque, prima regola: non disturbare: meglio un’immagine meno nitida, più da lontano, giorni di appostamento in più, ma non bisogna mai deturpare il territorio o arrecare danno alla fauna selvatica».

Dottor Andrea Gallizia

Fiore all’occhiello del Project Wolf Ethology, lo studio del cane Mastino Abruzzese, e la sua attitudine alla protezione e difesa del gregge.
La Legge Regionale n°21 della Regione Abruzzo, ha certificato questa razza quale Patrimonio Culturale, definendola “elemento insostituibile nell’attività armentaria eco-compatibile della tradizione pastorale abruzzese”.
Lo studio è cominciato durante l’inverno 2017/2018: cento giorni di osservazioni, su un gregge di circa trecento ovini da carne di razza bergamasca, all’interno di un recinto elettrificato, affidato alla sola protezione dei Mastini Abruzzesi (in numero variabile, dai tre ai cinque). Sul territorio, oltre ad un branco di lupi appenninici (Canis Lupus Italicus), è presente un branco di Canis Familiaris che, per comportamento e struttura sociale, possono essere definiti “rinselvatichiti”.
Il primo step di questo studio a cura del Project Wolf Ethology, era stato protagonista di un convegno a tema, svoltosi – nel settembre dello scorso anno, 2018 – nella città rinomata per ospitare la Fortezza più grande d’Europa, Fenestrelle, in provincia di Torino, nelle Alpi Cozie.
«A breve, non appena le greggi scenderanno dalla montagna, riprenderemo con le osservazioni per il terzo inverno consecutivo» commenta Gallizia.
Ma il Centro Studi per l’Ecologia e la biodiversità degli Appennini – Project Wolf Ethology, con le divisioni di Teramo e del Gargano, è protagonista di molti convegni.
Ieri, domenica primo dicembre, a Cortino, in provincia di Teramo, il Centro di educazione all’ambiente WWF “Monti della Laga”, nel Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, ha ospitato un’intera giornata di laboratorio didattico, seconda tappa del corso di formazione per insegnanti ed educatori, “Viva il lupo”, progetto finanziato dal Ministero dell’Ambiente del Territorio e del Mare.
Fra i docenti del laboratorio didattico del primo dicembre, Massimo Fraticelli e Pierluigi Ricci – settore educazione WWF Teramo, Elsa Olivieri – Parco Nazionale Gran Sasso-Laga, e appunto Andrea Gallizia: «È stata una giornata assolutamente soddisfacente, che ha visto una buona affluenza di gente. – racconta – Io ho trattato argomenti di base, utili alla formazione di tecnici del settore, guide, e a chi si occupa di educazione ambientale nelle scuole, parlando del lupo in questo periodo di massima espansione della specie, qua in Italia; ho affrontato le problematiche che possono derivarne, e le strategie per risolverle».
Il prossimo 13 dicembre, la divulgazione scientifica a cura – C.S.E.B.A.- Project Wolf Ethology – con una particolare attenzione all’etologia, farà tappa a Pistoia, con la conferenza “Il lupo alle porte di casa”. Relatori, al fianco di Andrea Gallizia, Giampaolo Pennacchioni e Davide Palumbo: «Si parlerà del lupo e delle altre specie selvatiche che ci troviamo, da più o meno tempo, a fronteggiare “alle porte di casa”, ovvero fuori dalle nostre abitazioni, nelle zone dove lavoriamo… Come al solito verranno analizzati – sotto la lente dello studio “sui libri” e “sul campo”, i pro e i contro che ne derivano, e le modalità per limitare i contrasti ed una convivenza pacifica fra selvatici ed attività umane».

Mastino Abruzzese al lavoro - Ph. Andrea Gallizia


Il 15 dicembre, alle 16, il Poggio Active Hotel di San Giovanni Rotondo (FG), in contrada Croce del Quarto, ospiterà una nuova tappa – ad ingresso gratuito – del tour scientifico/divulgativo “Apulia Biodiversity Tour”, a cura C.S.E.B.A.- Project Wolf Ethology in collaborazione con Garganowunderland. Molti i patrocini, fra cui l’Oasi WWF Calanchi di Atri, nel cui territorio, peculiare per estensione e conformazione, si stanno concentrando gli studi del Dottor Gallizia in questi ultimi anni.
«L’intento primario dell’Apulia Biodiversity Tour, è quello di far conoscere il patrimonio della biodiversità che ci circonda, stimolando all’interesse e alla tutela di questo patrimonio soprattutto le nuove generazioni. – sottolinea Gallizia – In questo percorso scientifico/divulgativo itinerante, intervengono studiosi a 360 gradi, parlando di biodiversità come ricchezza di flora e fauna, ma anche contestualizzandola nel territorio che la ospita, in rapporto alle attività umane, fra cui ovviamente zootecnia ed agricoltura – prosegue – Domenica 15, parlerò dell’importanza di conoscere l’etologia e le dinamiche comportamentali delle specie che ci circondano, affinché questa conoscenza sia da ausilio per la salvaguardia delle attività dell’uomo, in armonia con la natura».
Nell’appuntamento di San Giovanni Rotondo, a fianco del Dottor Gallizia, ci sarà la Dottoressa Francesca Trenta, laureata in tutela e benessere animale, attualmente studia biologia marina, ed è coordinatrice del Project Wolf Ethology; interverranno inoltre il Professor Giampaolo Pennacchioni, Naturalista e Direttore C.S.E.B.A., il Naturalista Dottor Gianmarco Tartaglia, e il Dottor Maurizio Marrese, Naturalista del Centro Studi Naturalistici ONLUS.

Calanchi di Atri - Oasi WWF


Per essere sempre aggiornati sugli eventi ed i progressi scientifico/divulgativi CSEBA - Project Wolf Ethology è possibile seguire la pagina Facebook dedicata https://www.facebook.com/ProjectWolfEthology/

lunedì 5 agosto 2019

Uomini sapiens (ma non troppo) e Natura



PARCHI ALPI COZIE _ Proseguono le serate divulgative a cura dell’Ente Parco delle Alpi Cozie.
Domani, martedì 6 agosto, alle 21, nel cuore di uno dei Borghi più belli d’Italia, al Punto Museo Conte Brunetta d’Usseaux (tempo permettendo, nella piazzetta adiacente) torna l’appuntamento con la serata “C’è una bella differenza!” Assieme al Dottor Luca Giunti, guardiaparco delle Alpi Cozie e ricercatore del progetto Life, ci si addentrerà nella conoscenza della variegata biodiversità di flora e fauna che abita il Parco Alpi Cozie.
Sempre il Dottor Luca Giunti, sabato 10 agosto alle 21, al Rifugio Assietta parlerà del ritorno naturale del lupo, affrontando problematiche, falsi miti, ed i punti di una possibile ed auspicabile convivenza con l’uomo e le sue attività.
«Durante la serata di domani, ad Usseaux, sul lupo faremo solo un brevissimo accenno; – racconta Giunti – il lupo è testimone della biodiversità, ma, in quanto predatore, è anche una cosiddetta specie “ombrello”, in quanto tutelarlo significa tutelare l’intero ecosistema che lo circonda e gli permette di vivere, ed è una specie “bandiera” perché, come accade ad esempio per le farfalle, fra gli insetti, il lupo è un animale fortemente legato all’immaginario collettivo, ed in grado di suscitare un grande interesse».
In entrambe le serate si parlerà dell’uomo, e dell’impatto che ha sull’ambiente: «La nostra specie è “homo sapiens”, ma semplicemente perché siamo noi stessi ad esserci definiti così.– scherza Giunti – Ad esempio, se fossimo davvero “sapiens”, dovremmo agire in modo da favorire animali come pipistrelli, rondini e ricci, che si cibano di insetti, come le zanzare, che non ci piacciono. Invece, paradossalmente, stiamo agendo proprio al contrario».

sabato 13 luglio 2019

Tutti a Pinerolo!





PINEROLO (TO) _ Ultimo fine settimana di festeggiamenti, in occasione del decennale della sezione pinerolese di Italia Nostra.
Oggi, sabato 13 luglio, alle 16, nel cuore del centro storico, in via Principi d'Acaja, all'interno della Chiesa di Sant'Agostino - conosciuta anche come Chiesa di Maria Liberatrice, nella quale è esposta una tela che ritrae la Vergine nell'atto di proteggere Pinerolo dalla peste - verrà inaugurata la mostra fotografica di Bruno Gagliardi, fotografo amatoriale che si è ormai ritagliato un ruolo di spicco nel panorama dei fotografi del pinerolese.
La mostra, visitabile oggi dalle 16 alle 19 e domani - domenica 13 luglio - dalle 15 alle 19, vedrà esposte una dozzina di opere che permettono uno sguardo appassionatamente artistico su Pinerolo ed i suoi edifici storici.
«Io non le considero opere, ma il risultato artigianale di una piccola passione. -racconta Gagliardi - Si tratta di fotografie stampate su tela, per un effetto meno nitido, più da quadro che da fotografia; ed anche le cornici scelte contribuiscono all'effetto finale».
Ma è l'intera prospettiva dei "soggetti" protagonisti, a fondere in modo particolarmente originale, fotografia ed arte pittorica.

Seguiranno due appuntamenti letterari: alle 17, la professoressa Gemma Boaglio presenterà "Evoluzione di un borgo. Pinerolo all'interno della cinta delle sue mura", dell'architetto Franco Carminati, che si contraddistingue per essere tra gli studiosi più attivi nel campo della ricerca storica ed urbanistica della città di Pinerolo.
Alle 18, la professoressa Enrica Bonansea, presenterà invece "Rimedi, cibi ed altre stranezze della tradizione piemontese": libro del professor Gianvittorio Avondo, che consente un vero e proprio viaggio alle radici della tradizione piemontese, fra cibi, lavori di un tempo e antichi rimedi della medicina popolare.

«Domenica invece l'appuntamento sarà alle 15, sul sagrato della Chiesa di Sant'Agostino. - racconta Maurizio Trombotto, presidente della sezione pinerolese di Italia Nostra - Da lì partiremo per la visita guidata alle vestigia della cittadella».
La visita itinerante, che narrerà la cittadella francese del '600, sarà animata dagli attori dell'Associazione Teatrale Mellon.
«Sarà questa la conclusione dei festeggiamenti per il decennale, con un "arrivederci a settembre", per un programma ricco di eventi, e recupero di edifici storici» conclude Trombotto.

giovedì 27 giugno 2019

Quanta vita fra le Alpi Cozie!




ROURE (TO) _ Sabato 29 giugno, alle 21,30, al Rifugio Selleries, il località Alpe Selleries nel comune di Roure (TO) si parlerà di biodiversità con il Dottor Luca Giunti, guardiaparco delle Alpi Cozie e ricercatore del progetto Life (programma europeo che si occupa di ambiente e azione a tutela del clima).
"C'è una bella differenza" è il titolo della serata, che guarderà alla biodiversità da una prospettiva insolita, invitando alla riflessione, come è tipico di Giunti: «Mostrerò delle foto, belle come qualità, ma dal contenuto alcune bellissimo, mostrando flora e fauna, ed altre decisamente meno bello, con fabbriche, fabbricati, impianti sciistici...»
Il Parco Alpi Cozie, presenta una biodiversità vasta e variegata, con forme di vita spesso sconosciute ai più, o sottovalutate.
«Sarà una serata dal clima informale, e aperto alla convivialità. - prosegue Giunti - Ci sarà la possibilità di consumare una buona cena e, successivamente, attorno alle 21,30, con la gente ancora ai tavoli, comincerò la chiacchierata».
Durante la serata, ad ingresso libero, si cercherà di capire cosa minacci la biodiversità, e perché sia importante salvaguardarla.

È gradita la prenotazione, al numero 0121842664 - sito web www.rifugioselleries.it

venerdì 7 giugno 2019

"Incontro in rima" - Enrica Tesio a Perosa Argentina








PEROSA ARGENTINA (TO) _ Da Milano a Milano, passando da Perosa Argentina. Sabato 8 giugno, alle 17, la biblioteca comunale di Perosa Argentina, in piazza Europa, 6, ospiterà Enrica Tesio: pubblicitaria da sempre, blogger "per caso", come lei stessa asserisce, ed ora affermata scrittrice.
«L'incontro che vedrà protagonista Enrica Tesio - racconta Antonella Crespo, bibliotecaria - si inserisce all'interno del progetto ideato e promosso dall'associazione Culturalpe, "il sistema per leggere"; una serie di appuntamenti itineranti, che hanno riguardato l'intero sistema bibliotecario pinerolese».
Eventi rivolti a bambini e/o ragazzi e/o adulti, dedicati alla promozione della lettura, fra letture ad alta voce, conferenze, e appunto, incontri con gli autori.
«Siamo particolarmente orgogliosi di essere riusciti ad organizzare a Perosa uno di questi appuntamenti. - racconta Crespo - A suggerirmi di provare ad organizzare con Enrica Tesio, è stata una mia lettrice, che conosce Enrica ed è appassionata del suo blog e dei suoi romanzi».
A Perosa Argentina, Enrica Tesio presenterà "Filastorta d'amore" - edito da Giunti.
«Leggerò alcuni spezzoni, e ne discuterò con i presenti» racconta Tesio, che si presenta effervescente e disponibile proprio come si evince dal suo blog, all'indirizzo www.tiasmo.wordpress.com
La sua carriera di scrittrice, ha visto il la proprio da quel blog: «Lavoravo in un'agenzia pubblicitaria, dove lavoro tuttora - prosegue la torinese Tesio - e ho aperto questo blog, così... Senza nessuna particolare velleità. Dopo la maternità, scrivere era diventata un'esigenza più forte».
Il blog è però stato notato da Giulia Ichino, allora editor Mondadori, ed attualmente per Bompiani e Giunti.
«Giulia Ichino mi ha proposto di scrivere un romanzo, e così nel 2015 è nato "La verità vi spiego sull'amore", che nel 2017 è diventato un film, ambientato a Torino ed interpretato  da Ambra Angiolini, Massimo Poggio e Carolina Crescentini».
L'appuntamento di sabato 8, in biblioteca a Perosa Argentina, si inserisce fra quella che è stata la data odierna nella libreria Gogol&Company, e domenica 9 alle 15,30 in Viale Emilio Alemagna, 6 alla Triennale di Milano, all'interno del Festival dell'Amore.
Due appuntamenti meneghini, dunque, sempre presentando "Filastorta d'amore - rime fragili per donne resistenti": una donna che parla alle altre donne, ed anche agli uomini, con un linguaggio pungente, ironico ed autoironico, che invita alla riflessione, ma con leggiadria.

venerdì 24 maggio 2019

Quanta arte in un "click"





PEROSA ARGENTINA (TO) _ Villa Gütermann, ex sede dell’Unione dei Comuni Valli Chisone e Germanasca, all’interno del Parco Tron (ingresso su via Re Umberto), prosegue nella sua vocazione artistica.
Sabato 25 maggio, alle 16, inaugurazione della mostra “Progetto”, a cura del Laboratorio di Fotografia (pagina Facebook all’indirizzo https://www.facebook.com/pg/gariglioelen/about/?ref=page_internal ) i cui corsi si tengono all’interno dell’Unitre Perosa e Valli.
La fotografia, è una porta aperta sull’Arte, che si serve della macchina fotografica e della realtà oggettiva, ma passa imprescindibilmente attraverso gli occhi, le esperienze e la sensibilità dell’autore, vero “motore” dell’arte fotografica.
«Quest’anno abbiamo voluto dare un’impostazione nuova e più “importante” all’esposizione» raccontano Elena Gariglio e Carlo Frascarolo, fra gli ideatori della mostra.
«Stavo cercando un’idea che fosse innovativa, ed è stata forse anche un po’ fortuna – prosegue Gariglio, docente del corso – mi è venuto in mente di reinterpretare i grandi nomi della fotografia, del passato o contemporanei».
Così, ciascuno degli autori in rassegna, si è cimentato in una personale rappresentazione di alcuni fra i più famosi Maestri dell’arte fotografica: «Io li ho un po’ guidati, orientandoli verso l’autore che ritenevo più affine a ciascuno di loro – racconta una soddisfatta Gariglio - ma i meriti vanno a loro, che si sono impegnati documentandosi sull’autore di riferimento, e poi dandone una loro interpretazione: chi, in senso emulativo, chi in senso più personale».
La mostra, ad ingresso libero, sarà visitabile a partire da sabato 25 maggio, giorno dell’inaugurazione, dalle 16 alle 18; domenica 26, con orario 10-12 e 14-18; sabato primo e 8 giugno sempre nel pomeriggio dalle 16 alle 18 e le domeniche, fino al 9 giugno, al mattino dalle 10 alle 12 ed al pomeriggio dalle 14 alle 18.
È possibile concordare visite fuori orario attraverso Messenger, con il profilo del Laboratorio di Fotografia.

giovedì 23 maggio 2019

Quant'è saggio fare musica



PEROSA ARGENTINA (TO) _ Sabato 25 maggio, alle 21, il Teatro Piemont di Perosa Argentina, in via Roma, 26, si animerà di un ritmo travolgente.
Andrà infatti in scena quello che ormai è il consueto saggio della "Groove Obsession", scuola di batteria, sede perosina dell'Accademia di Musica Moderna - National School, che vede la sua sede centrale a Milano ( www.anmnationalschool.it ).
Gli allievi della "Groove Obsession" si esibiranno con il loro Maestro Paolo Bonnet, che quest'anno presenta con orgoglio un'importante novità: «Sul palco assieme a noi, si esibiranno anche allievi e docenti del "laboratorio musicale" dell'Istituto Comprensivo "Cirillo Gouthier" di Perosa Argentina. Quest'anno abbiamo collaborato, sono stati anche loro miei allievi, e mi è sembrata una buona opportunità per tutti, fare questo saggio assieme».
Il "laboratorio musicale" si svolge negli spazi delle scuole primarie di secondo grado a Perosa, al di fuori dell'orario scolastico, sotto la guida di Dario Zummo, e coinvolge tutti gli studenti dell'Istituto, anche dagli altri Comuni.
Sul palco del Piemont, dunque, oltre a batteria e percussioni, saranno presenti viola, violino, tastiera, chitarra, basso e batteria, e verranno eseguiti anche canti, che toccheranno la tematica dell'immigrazione.
«Sono tutti belli carichi, non vedono l'ora di esibirsi. - prosegue Bonnet - Trasmetteranno certo una grande carica, ed il pubblico verrà coinvolto».
La serata, patrocinata dalla Pro Loco di Perosa Argentina, sarà dunque all'insegna della coralità. «Speriamo di veicolare un messaggio di collaborazione e condivisione - mette in luce Bonnet - portando anche a conoscenza di questa importante realtà che è il laboratorio musicale, ed il grande lavoro svolto da Dario Zummo».
Conclude poi con un invito alla partecipazione: «Spero in un teatro pieno, me lo auguro soprattutto per i ragazzi, che si sono impegnati tanto, e se lo meritano. Creare una base musicale, per i più piccoli, i più giovani, significa invitarli a vivere la realtà, vivere il momento, confrontarsi fra loro. La partecipazione del pubblico è per loro un messaggio positivo, che indica come la musica dal vivo possa davvero essere una realtà».

sabato 30 marzo 2019

PINEROLO: terra di confine e di rivoluzione





PINEROLO (TO) _ Domani, domenica 31 marzo, alle 15 nuovo appuntamento a cura della sezione pinerolese di Italia Nostra, in collaborazione con la Fondazione Centro Culturale Valdese, che si inserisce all’interno del programma “visita Pinerolo” promosso dalla città di Pinerolo. Il ritrovo sarà in piazza Vittorio Veneto – meglio conosciuta come piazza Fontana, non solo in riferimento alla fontana che vi spicca, ma come omaggio all’architetto Fontana che la progettò – di fronte a Palazzo Vittone, sede del Municipio di Pinerolo.

Michele Buniva (Pinerolo, 15 gennaio 1761 – Piscina, 26 ottobre 1834) medico e veterinario piemontese, nel luglio 1788 si recò in visita alle strutture scientifiche di Londra, Parigi, Marsiglia e Montpellier. Al suo ritorno, il 15 luglio 1789, venne nominato da Re Vittorio Amedeo III “professore straordinario di Medicina”.
Sebastiano Giraud (Pinerolo, 1735 – Torino 18 settembre 1803) medico, seguace del mesmerismo (teoria che suppone la presenza di un magnetismo vitale in minerali ed esseri viventi) svolse un ruolo di primo piano nel nuovo sistema scolastico che ebbe luogo a partire dalla fine del 1798, con l’arrivo della Rivoluzione nel Regno di Sardegna.
Buniva e Giraud furono personaggi di spicco nella Pinerolo a cavallo fra le fine del 1700 e l’inizio del 1800, e contribuirono a diffondere idee e libri francesi.
«Raccontare la “Pinerolo giacobina”, è una novità assoluta delle nostre visite guidate. – racconta Maurizio Trombotto, Presidente della sezione pinerolese di Italia Nostra – La visita di domani, sarà composta da dodici tappe; luoghi talvolta sconosciuti ai più, ed altri di maggiore rilievo, che vedremo però sotto un’altra prospettiva. Si parlerà anche della costituzione della loggia massonica della “Parfaite Amitié”».
Il Piemonte viene nuovamente annesso alla Francia, napoleonica e rivoluzionaria. È in questo contesto storico, con Pinerolo sede di sottoprefettura e del circondario del dipartimento del Po, che si inserisce la nomina del moderatore valdese Piero Geymet a sottoprefetto napoleonico di Pinerolo, durante gli anni dal 1801 al 1814. «Un fatto di particolare rilievo, dato che le Lettere Patenti verranno promulgate da Carlo Alberto solo nel 1848» sottolinea Trombotto.
Così sono molte le famiglie valdesi, specialmente di commercianti, che hanno l’opportunità di insediarsi in città.

Per ulteriori informazioni o prenotazioni, rivolgersi al numero 3494161060. Contributo per partecipare alla visita guidata, 5 euro.

domenica 24 marzo 2019

Energia in movimento




CHIESANUOVA (TO) _ Fra i prossimi appuntamenti di “Energia Discoteca Mobile”, uno dei più attesi sarà quello di venerdì 12 aprile, in occasione della quinta edizione del Busano Motorshow, manifestazione sportiva non cronometrata e non competitiva durante la quale, nell’area industriale di Busano (TO) in via Luigi Einaudi, si svolgeranno esibizioni di svariati quattroruote, a cura del Team Fast Drivers. Maggiori informazioni sulla pagina Facebook dedicata https://www.facebook.com/TEAMFASTDRIVERS/?eid=ARDNaJBI3aBagAfdwV_XoRKXNk7-gkhsQ8cSZAtz9CaKjGo0OGcmnsBnslakUpAA6iTByOu9RWWey_2A
Roberto Trucano - dj Roby


Ma cos’è esattamente “Energia Discoteca Mobile”? Ce lo racconta Roberto Trucano, di
Borgiallo, nel cuore della Valle Sacra, in provincia di Torino: «Energia Discoteca Mobile, per me, è più di tutto passione!». Trucano, da molti conosciuto come dj Roby, è l’anima ed il fondatore di questa scommessa divenuta realtà.
«L’inizio del sogno risale al 1998. – spiega TrucanoPer gioco, nella piazzetta di Chiesanuova (comune confinante a Borgiallo, n.d.r.). E da lì, con materiale davvero di fortuna, due casse, due lettori cd… Poca roba così… Abbiamo cominciato a girare feste di paese, compleanni, matrimoni...»
Semplicemente ascoltandolo parlare, si capisce come per Trucano fin dall’inizio tutto questo sia stato, almeno nelle intenzioni, molto più di un gioco: «Al mio fianco c’era un caro amico, Massimo; purtroppo scomparso. Ed è anche con lui sempre in mente, che ho proseguito con questo nostro sogno della discoteca mobile».
Energia Discoteca Mobile nasce ufficialmente ed in modo professionale, nel 2002. «Alla base di Energia, nome che mi è venuto così, un mattino, c’era e c’è tutt’ora il desiderio di portare in giro la musica ed il divertimento. Permettere alle persone di ballare la musica che vogliono, dove vogliono» sottolinea Trucano.


serata Energia

serata Energia







































Ed oggi, a ventuno anni dall’inizio del sogno, e a diciassette anni di Energia Discoteca Mobile, sono molti gli appuntamenti e le nottate che vedono protagonista dj Roby – talvolta accompagnato da speaker e/o animatori: a contattarlo privati che lo conoscono da una vita, ma ancor più spesso molte pro loco ed associazioni.
«È un'emozione ricordare quelli che sono stati gli inizi... E vedere ciò che è oggi - nota soddisfatto Trucano - Oggi siamo ospitati in rassegne importanti, come è successo a Sparone, la sera prima che si esibisse Marianna Lanteri con la sua orchestra».
Energia Discoteca Mobile ancora non è maggiorenne e già il suo “papà”, dj Roby, uomo da sempre all’avanguardia, ha pensato di regalarle una grande novità: le serate Like.
«Le serate Like si contraddistinguono a partire dalla scenografia: portiamo un maxi schermo, sul quale scorrono immagini legate agli anni ‘90 e 2000, ma soprattutto si tratta di serate interattive, durante le quali il pubblico interagisce direttamente, con i messaggi».



serata Like


Per conoscere tutti gli appuntamenti di Energia Discoteca Mobile, i servizi offerti, o concordare una serata, è possibile contattare Roberto al numero 3477212522, oppure attraverso le pagine Facebook https://www.facebook.com/roberto.trucano e https://www.facebook.com/discoenergia/
«Ci accordiamo di volta in volta con il cliente – privato, o associazione – per soddisfare al massimo le esigenze della serata. È possibile scegliere musica revival, anni ‘70/’80/’90, fino ad arrivare alle ultime hit, oppure c’è spazio anche per la musica latino americana. Comprese nelle nostre serate, ci sono anche i manifesti pubblicitari 70x80» precisa, concludendo, dj Roby Trucano.

giovedì 21 marzo 2019

Non solo ambulanze





PEROSA ARGENTINA _ La Croce Verde di Perosa Argentina (TO) con sede in via Chiampo,16 si apre a nuovi orizzonti. «La Croce Verde è prioritariamente conosciuta per il servizio di autoambulanze – racconta il presidente, Dottor Piero Tron – Invece si tratta di dare un servizio anche diverso, volto all’informazione ed alla divulgazione di tematiche importanti».
Domani sera, venerdì 22 marzo, alle 21, sarà proprio Tron ad introdurre alla tavola rotonda “In salute e sicurezza fino a 100 anni e più...” che avrà luogo nella sede perosina. «Serate del genere non ne abbiamo mai organizzate, ma bisogna appunto provare, cominciare prosegue Tron – Si parlerà della terza età, che oramai si intende dai 75 anni in su, e senz’altro l’incontro dovrebbe suscitare interesse nella nostra comunità, che conta un’alta percentuale di anziani; purtroppo, da una parte, perché i giovani sono spesso costretti ad andare altrove per motivi di lavoro, ma anche per fortuna, perché significa che c’è un elevata aspettativa di vita».
Durante la serata, interverranno il Dottor Buscetti Antonino, specialista in geriatria, che parlerà di come proteggere cuore e cervello, ed anche dei servizi sanitari specificatamente rivolti alle persone anziane; il Dottor Elia Ricci, specialista in vulnologia – disciplina che studia e tratta le ulcere cutanee – parlerà di come evitare le piaghe; interverrà inoltre il criminologo e vittimologo Dottor Audasso Sergio. «Fra gli argomenti trattati, ci sarà anche quello delle truffe e dei raggiri ai danni degli anziani. – riprende Tron, che ci tiene a sottolineare il significato della serata – Sarà un incontro aperto al pubblico e, trattandosi di una tavola rotonda, sarà possibile intervenire con delle domande».
Alla serata, moderata dal Direttore generale dell’ospedale Mauriziano di Torino, Dottor Maurizio Dall’Acqua, parteciperanno inoltre i direttori sanitari Dottor Marco Farina, Dottor Giovanni Filiani, ed il Dottor Marco Cogno, sindaco di Torre Pellice. «Ho sentito tutti telefonicamente – precisa ancora Tron – ma l’unico che io conosca già personalmente, è Marco, sindaco di Torre Pellice. Lui spiegherà gli aspetti più burocratici, come ad esempio la differenza fra le Residenze Sanitarie Assistenziali e le Residenze Sociosanitarie Assistenziali, sigle diverse con significati diversi».
A conclusione della serata, interverrà Raffaele Gallo, cosigliere regionale membro della Commisione Sanità: «Parlerà di quella che è una proposta di legge a tutela della sicurezza degli anziani» conclude Tron, un po’ emozionato per quello che è una sorta di debutto, auspicando una buona partecipazione da parte della popolazione.

giovedì 14 marzo 2019

Uomini e Natura in musica





PEROSA ARGENTINA _ Sette racconti, sette diverse storie, che confluiscono tutte nell’ultima, El Dorado: «Dove la Natura spoglia l’Uomo dai vizi, e torna a prendere il sopravvento».
A raccontarlo è Ludovico Sanmartino, cantautore al suo album d’esordio; “El Dorado”, appunto, registrato nello studio Grooveobsession di Paolo Bonnet, a Perosa Argentina, in provincia di Torino.
Sanmartino, artista riservato ed istrionico, è ragazzo di poche parole, lascia che a parlare siano le sue canzoni, per le quali è autore di musica e testi, cantante, ed esecutore con chitarra classica e mandolino.
Sembra quasi stupito dall’interesse suscitato, e si capisce subito come per lui, quella di scrivere canzoni, sia un’esigenza dell’animo, ben prima e molto più che un progetto lavorativo.
«Quest’album… Ogni canzone, è nata così. – racconta, mentre il suo sguardo creativo è già perso altrove, a rincorrere chissà cosa – Devo ringraziare i miei amici, che mi hanno spinto a portarlo a compimento».
Stile e ballate ricordano l’indimenticabile Fabrizio De Andrè, fra gli autori preferiti di Sanmartino; ma molti testi, o parte di essi, sono in lingua occitana, e calzano a pennello con la voce di Ludovico, in un legame intenso con la terra che gli ha dato i natali e nella quale è cresciuto e vive, al confluire fra e Valli Chisone e Germanasca; una terra di confine per eccellenza, che miscela lingue e cultura, custodisce e tramanda tradizioni.
Otto canzoni che sono otto storie, come episodi di un unico film; debolezze e virtù umane vengono delicatamente accarezzate e portate alla luce, astenendosi da ogni giudizio, lasciando la parola a Madre Natura.
Ascoltando queste storie, poco importa l’ispirazione che vi stia alla base: ciò che conta è come sappiano prendere vita solleticando le esperienze di vita di chi le ascolti.

venerdì 8 febbraio 2019

Aggiungi un posto... In biblioteca



PEROSA ARGENTINA _ Venerdì 8 febbraio, alle 21, nuovo appuntamento con la cultura, in biblioteca, a Perosa Argentina (TO).
Negli spazi di Piazza Europa, 3, secondo appuntamento con “Focus-On”, gli approfondimenti patrocinati dal Comune di Perosa Argentina a cura dell’Associazione Culturale Poggio Oddone in collaborazione con Scienza Senza Confini. Al centro della serata, l’alimentazione.
«Durante queste serate affrontiamo tematiche diverse. – racconta Fabrizio Bertalotto, presidente Poggio Oddone – La volta scorsa, abbiamo parlato di bullismo e cyber-bullismo. Per questa nuova serata, abbiamo invece pensato ad un appuntamento più “leggero”, ma in realtà molto rilevante: spesso viene sottovalutata l’importanza di ciò che mangiamo».
La serata, ad ingresso libero, sarà moderata da Alex Minetto, dottorando al Politecnico di Torino: «Io mi limiterò, nel mio ruolo, a cercare di fornire il mio punto di vista, per quella che è la mia esperienza con la verità scientifica. – racconta Minetto, fra gli organizzatori, che precisa le sue competenze - Ho una laurea magistrale in ingegneria delle telecomunicazioni, anzi, più precisamente, in teoria dell'informazione; attualmente il mio dottorato è legato al processamento di segnali per applicazioni aero-spaziali e di navigazione: fondamentalmente, si tratta di satelliti».
Il tema dell’alimentazione, verrà affrontato in modo eterogeneo «Proprio come eterogenea dovrebbe essere l’alimentazione!» ricorda Bertalotto.
Il Dottor Gianni Bona, Professore di pediatria e primario emerito dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara, parlerà di prevenzione dell’obesità nei bambini, sottolineando come curare questo aspetto sia fondamentale per tutelare la salute degli adulti di domani.
Con la Dottoressa Antonella Giordano, biologa nutrizionista, si affronterà scientificamente il tema dell’educazione alimentare: «Lo scopo della serata sarà proprio quello di un approccio scientifico ad una tematica così importante come la nostra alimentazione – sottolinea Minetto – Lontani da diete “fai da te” e nuove correnti, spesso “sposate” come fossero religioni, cercheremo di portare l’evidenza scientifica, cercando di far comprendere ai più come la medicina sia fatta di grandi numeri e statistiche che hanno una certa rilevanza: non basta un caso per fare di una terapia una soluzione efficace, non è possibile improvvisare una dieta, leggendo qua e là sul web, senza avere una giusta preparazione di fondo, salvo in casi molto banali, non ci si può curare da soli e, a monte di tutto, mai affidarsi a fonti non attendibili!»

Fra le evidenze scientifiche ormai acclarate, la correlazione fra alimentazione e salute, anche relativamente all’insorgere di tumori. La tematica, con le nuove scoperte in materia, verrà affrontata assieme al Dottor Marco Macagno, ricercatore per la Fondazione Piemontese per l’Oncologia I.R.C.C.S. di Candiolo.

domenica 3 febbraio 2019

"Se si sogna da soli, è solo un sogno. Se si sogna insieme, è la realtà che comincia"




MILANO _ Dalla Val Chisone al piccolo e grande schermo, passando dal teatro.
Alessandra Rol, 24 anni il prossimo 29 marzo, e una passione per la Vita e per lo spettacolo che le si legge negli occhi, vivaci e sempre illuminati da un radioso sorriso.
Ora, i suoi sogni sembrano passare da Milano dove, con la Gypsy Musical Academy – scuola professionale di recitazione, canto e danza con sede a Torino – si è aggiudicata il “golden buzzer” da parte di Claudio Bisio, quindi l’accesso diretto alla finalissima di Italia’s Got Talent.
La puntata con la loro esibizione è andata in onda lo scorso venerdì, primo febbraio, sul canale 8 del digitale terrestre: «Rivedendo la registrazione, ci siamo accorti di come molte parti siano state tagliate per la messa in onda televisiva. – racconta Rol – Parti secondo noi anche molto importanti, con delle prese molto difficili durante il ballo. Ma ciò che più conta, per noi, è l’emozione, il percorso che ci ha portati fino a qui, ed il messaggio che intendevamo trasmettere».
[Il video dell'esibizione si può vedere all'indirizzo https://youtu.be/6ZkvKXf5lW8 ]
Gli studenti della Gypsy Musical Academy al completo – di età fra i 15 ed i 27 anni – si sono esibiti nel brano “This is me”, tratto dal musical di grande riscontro popolare “The greatest showman”, una storia intensa di amore, scommesse di vita, emarginazione sociale e successo.
«“This is me” - “questa sono io”, è proprio il messaggio che volevamo diffondere: un messaggio positivo che invita ad essere semplicemente e veracemente se stessi, non in competizione, ma in collaborazione con gli altri – sottolinea Rol – È davvero la filosofia che ci accompagna in accademia, siamo una grande famiglia di pazzi, dove l’importanza della collaborazione e dell’imparare gli uni dagli altri ci viene spiegata fin dalle prime lezioni».
Se, effettivamente, il pubblico da casa non ha potuto apprezzare appieno le abilità tecniche dell’esibizione e, a causa dell’emotività, si è avvertita anche qualche nota stonata, ciò che era tangibile è stata l’emozione del pubblico e dei giudici in studio. Particolarmente coinvolto Claudio Bisio, che ha affermato di rivedere se stesso agli albori della sua carriera, pieno di sogni e di voglia di impegnarsi. Visibilmente commosso, proprio Bisio ha assegnato alla Gypsy Musical Academy il suo golden buzzer, aprendo così la strada diretta alla finale.
Alessandra Rol è approdata alla torinese Gypsy Musical Academy nel 2016, con alle spalle pressoché una vita di danza, cominciata da bambina come allieva, e, più avanti, come insegnante. «Mi ero già iscritta alla facoltà di architettura, tre anni fa… Quando ho saputo di aver superato le selezioni della Gypsy ho mollato tutto: il futuro che sogno è questo» racconta, radiosa.
I primi passi li ha mossi – a fianco della mamma Sonja, cui è legatissima – fra Perosa Argentina e Pinasca, paesi in provincia di Torino, nel pinerolese. Vita di provincia cui è rimasta legata: «In Accademia proveniamo quasi tutti da paesi, proveniamo un po’ da tutta Italia. Ed è questo un altro dei legami che ci unisce – prosegue Rol – Anche chi ora abita in città, capisce cosa significhi la vita di paese, nel bene e nel male, ed anche il sacrificio che richiede in termini di tempi e di viaggio».
Mentre, tutti insieme, i ragazzi della Gypsy Musical Accademy stanno lavorando sodo per la finale di Italia’s Got Talent, che si svolgerà in diretta, e per la quale sarà possibile votare tramite il televoto, Alessandra svela qualcosa del suo futuro: «In autunno ci sarà una mia partecipazione per il grande schermo e, sempre il prossimo autunno, ad ottobre, sarà possibile vedermi nella fiction di canale 5 “Made in Italy”». Ed ancora spazio per il teatro, ed il grande amore, il musical: «Sto facendo, come tutti i miei colleghi, tantissime audizioni. Si tratta di un mondo difficile, specialmente in Italia. Ma è una realtà che amo. Da settembre partirà un progetto che mi vedrà coinvolta in diversi teatri in Piemonte e, forse, in giro per l’Italia» conclude Rol.



venerdì 11 gennaio 2019

IN BOCCA AL LUPO!! Nel cuore dell'Italia, fra sogni e tradizioni





VISSO _ Silvia Bonomi, 33 anni, nel 2006 ha avvertito l’esigenza di un ritorno alle origini: «Mio nonno era pastore. Con mio papà si era, diciamo così, interrotta la tradizione, e vivevamo in città, a Roma. Io ho voluto riprendere il mestiere di mio nonno, mettere a frutto le sue competenze, che mi aveva trasmesso».
Ci troviamo nel cuore della penisola, precisamente a Visso, nelle Marche, in provincia di Macerata, nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Quella di Silvia è una storia che parla di una professionalità che diventa scelta di vita, e forse proprio da questo parte. Narra di tradizioni antiche, veracemente italiane.
«Ho deciso di dedicarmi al recupero genetico di una specie che stava scomparendo, la pecora sopravissana, quella che già allevava mio nonno – racconta Bonomi, che precisa – la razza “sopravissana” si chiama così non in riferimento al paese di Visso Superiore, bensì “superiore” è la qualità della lana».
Nasce così l’azienda agricola “la Sopravissana dei Sibillini”. «Per quasi dieci anni, si è trattato solo di fare investimenti. – fa presente Bonomi – Ora cominciamo ad intravvedere i primi risultati».
Dalle pecore di Silvia Bonomi, non si ricavano né latte e latticini, e neppure carne: l’intento dell’azienda “la Sopravissana dei Sibillini” è proprio solo il recupero genetico di questa preziosa razza tipica. Quello di Silvia, un sogno che, come tutti i sogni, ha richiesto – e continua a richiedere – costanza, determinazione e forza di volontà.
Fra i tanti problemi con cui deve quotidianamente scontrarsi – burocrazia, tasse, crisi economica generalizzata, etc – c’è, ovviamente, l’amato e odiato lupo.
«L’umano pastore teme sempre il lupo, sempre. Perché sa di trovarsi davanti ad una macchina perfetta, forgiata da madre natura. Una macchina fortissima, di fronte alla quale una semplice distrazione può risultare letale». Sono le parole di una donna che il lupo lo conosce e lo vive sulla propria pelle. Una donna che a causa del lupo, ha più volte pianto. «Inizialmente, le perdite causate dal lupo sono state tali da rendermi accecata dal dolore! Molto al di là della certamente importante questione economica, vedere le mie amate pecore, selezionate con passione, sbranate dal lupo, era straziante… – ammette Bonomi – Però, mi sono detta: ce la facevano al tempo di mio nonno, a difendersi dal lupo, dobbiamo farcela anche noi! Il lupo è astuto, intelligente. Ma in fin dei conti l’umana, quella più intelligente, dovrei essere io».
Per l’esperienza ormai decennale di Silvia Bonomi, custode anche della tradizione di famiglia tramandatale dal nonno, la difesa migliore in assoluto, l’unica veramente valida, è rappresentata dai cani da guardiania: «I cani sono stati in realtà un ritorno al passato. Nelle nostre zone, lupi ce n’erano molti, quando non esistevano recinzioni elettrificate, né stazzi blindati per trascorrere la notte; eppure la pastorizia andava avanti ugualmente. I cani sono i nostri preziosi colleghi di lavoro: si mimetizzano con le pecore, crescono con loro e per esse darebbero la vita… E noi umani non potremmo competere con il loro udito, il loro olfatto, per avvertire in tempo la presenza dell’astuto lupo, che rimane un bellissimo animale. Ma gli umani siamo noi».
E proprio la sua Laga, pastore abruzzese di appena un anno, è stata protagonista del racconto che Bonomi ha postato su Facebook lo scorso 2 gennaio, che in breve tempo ha catturato l’attenzione di svariate pagine che seguono il delicato ma possibile equilibrio fra il lupo e la pastorizia e le altre attività umane.
Per "nei pressi" non intendo VICINO. Non intendo a qualche decina di metri... intendo FUORI DALLA PORTA” - si può leggere.
La sera del primo gennaio, poco prima delle 20,30, Bonomi stava dando da mangiare alle sue pecore, quando Laga è diventata una belva, e non accennava a calmarsi.
“Immediatamente ho capito: mi trovavo di fronte alla scena pi
ù antica del mondo.
Da una parte il Pastore Abruzzese, custode e guardiano delle pecore, disposto a perdere la vita per le sue protette, dall'altro due occhi, gialli come il topazio, incastonati nella figura più nobile che ha sempre suscitato timore e paura nell'immaginario collettivo... il lupo.” - procede testualmente il racconto di Bonomi.
Sono stati minuti di paura, durante i quali Silvia ha temuta che Laga sfondasse la recinzione per aggredire il lupo, e gli altri quattro cani accorressero in suo soccorso.
Ma, occhi negli occhi, il lupo ha capito di essere in svantaggio,
perché Laga e gli altri cani erano veramente determinati a salvare le pecore, ed è fuggito via.
È stato immediatamente avvisato – come di dovere – l’Ente Parco dei Monti Sibillini: il lupo, munito di radiocollare, è una femmina, di nome Magica.
Bonomi ha un messaggio di speranza per i colleghi scettici: «Il buon cane si trova, sempre. Basta rivolgersi agli allevamenti giusti, ed ovviamente crescerlo ed educarlo nel modo corretto. Vi sono anche svariate possibilità, laddove vi sia la necessità di condividere gli spazi, magari durante gli alpeggi estivi: ad esempio, può esserci un unico pastore che alleva i cani, e poi si mescolano le greggi. – e, tornando alla preziosa memoria del passato – Mio nonno era solito dire che il buon cane da pastore, non è quello che uccide il lupo, ma quello che riporta tutte le pecore a casa».
Da parte di Silvia Bonomi, anche una domanda: «Anche chi riterrebbe doverosi altri provvedimenti che mirino al contenimento del lupo, però, nel frattempo, cosa intende fare? Dobbiamo difenderci, difendere i nostri animali! Con i cani, innanzitutto, reti elettrificate e tutto quanto in nostro potere, è possibile convivere con serenità».

Fra la saggezza dell’esperienza e della memoria, e la vivacità della gioventù, i sogni di Silvia Bonomi continuano ad espandersi ed avanzare: «La lana derivata dalla razza Sopravissana, è una qualità superiore, conosciuta anche come “cachemire d’Italia”. Siamo già in contatto con dei tosatori professionisti, ed intendiamo produrre la lana».
È possibile seguire le avventure ed i progetti di Silvia e della sua azienda, seguendo la sua pagina Facebook https://www.facebook.com/Az-Agricola-La-Sopravissana-dei-Sibillini-di-Silvia-Bonomi-907224739288378/?rc=p