lunedì 22 ottobre 2018

BATTI GAI: fra Arte e Natura





PINEROLO (Torino) _ Battista Gai, per tutti semplicemente Batti, lo scorso 8 agosto ha spento 81 candeline. Gli anni, li dimostra solo nella saggezza e nella pacatezza dei modi. Diversamente, è un vulcano di entusiasmo e vitalità.
Un passato da imprenditore; da circa vent’anni è in pensione, benché ancora legato e vigile nei confronti del destino dell’impresa di famiglia, la “Gai Macchine Imbottigliatrici”: «L’azienda è nata a Pinerolo, nel 1946, fondata da mio papà Giacomo; ci siamo poi spostati nel 1985 in provincia di Cuneo, a Ceresole d’Alba, e ci siamo ingranditi. – ricorda Gai Io ho cominciato ad aiutarlo che ero davvero ragazzino, poco più che bambino, come si usava una volta. Ci siamo sempre occupati di macchine imbottigliatrici, tradizionalmente per vino, olio e distillati. A sessantuno anni, con un po’ di coraggio – sottolinea – mi sono fatto da parte, lasciando spazio a mio fratello, Carlo, ingegnere: è molto in gamba, ed è anche un bravo fratello!» conclude l’argomento, con dolcezza ed orgoglio.
Un passato da cacciatore: «Anche a caccia, ho cominciato ad andare da giovane, ed ho continuato a lungo. Poi, dentro di me, è scattato qualcosa. – “Batti” si racconta attraverso le parole, come attraverso le tante arti che pratica, arrivando dritto al cuore – Conservo amicizie fra i cacciatori, e fra i cacciatori ci sono tante brave persone. Ma, per quanto mi riguarda, la caccia è divenuta inammissibile: togliere la vita, la cosa più preziosa, ad un essere vivente, per divertimento… Non potrei più sopportarlo».
Racconta di quando, l’ultima volta che ha imbracciato un fucile, ha sparato ad una femmina di camoscio, una mamma: «Sono sempre stato molto selettivo nello scegliere le prede. Ad esempio già alle pernici bianche non ho mai sparato… Cacciavo i camosci maschi. Mi sembrava che… Un maschio basta per tante femmine, era come se facessi meno danno». Poi sono cambiate le leggi. «Ad un certo punto, non potevi più scegliere tu la tua preda, ma te la assegnavano. Quella volta, mi era stata data una femmina. Le ho sparato, poi sono rimasto a guardare. Poco dopo, è uscito il suo piccolo. Tornato a casa, non ho dormito tutta la notte, pensando a quel piccolo camoscio a cui avevo ucciso la mamma. E lì, ho capito che era ora di smettere».
In realtà, Battista Gai non ha mai smesso di andare a caccia, fra le sue amate montagne della Val Chisone e della Val Susa, ma anche nella “sua” Pinerolo, nella zona di Ceresole d’Alba, e sporadicamente anche altrove, dalla Liguria alla Slovenia. Solo che ora, da un po’ di anni, a caccia ci va armato di obiettivo e fotocamera.
Con le sue ormai celebri foto naturalistiche, sta ottenendo fama e riconoscimenti. Suo il primo premio nel concorso fotografico “posti da lupi” indetto all’interno del progetto co-finanziato dall’Unione Europea “Life WolfAlps”, atto ad assicurare una convivenza stabile fra il lupo e le attività umane.
Ma sono ormai svariate le mostre fotografiche che vedono protagonisti gli scatti di Batti Gai, e gli eventi che lo vedono partecipare attivamente, principalmente in Val Chisone, da Fenestrelle a Pinerolo.
«Capita anche che mi chiamino a parlare nelle scuole, con i bambini. L’altro giorno sono stato in una scuola a Villar Perosa» rivela Gai, felice che le sue immagini siano d’aiuto per divulgare, specialmente ai più piccoli, la bellezza e la varietà della natura.





















È come se la pensione fosse stata la miccia che ha acceso il “sacro fuoco dell’arte”, che ardeva nell’anima di Battista; è subito chiaro, non appena varcata la soglia del suo appartamento, a Pinerolo: si viene accolti da un tripudio di fotografie, ovviamente, ma anche di dipinti – paesaggi, animali ed anche ritratti – animali intagliati in ceppi di legno, e moltissimi bastoni di legno, intagliati con varie e fantasiose fogge, che “Batti” mostra con timida fierezza: «Mentre per i dipinti prendo spunto dalle fotografie, nei bastoni qualcuno ci vede proprio una forma d’arte, per realizzarli prendo spunto solo dalla mia fantasia».



Alcuni dei bastoni intagliati da Batti Gai


























Uno dei dipinti realizzati da Batti Gai
































Come si suol dire, “dietro a un grande uomo c’è sempre una grande donna”. E, al fianco di Battista, fin dall’adolescenza, c’è Adriana, una donna dal sorriso dolcissimo, pronta ad accompagnare Batti anche in escursione.
Con ammirazione, mostra la statua di legno intagliata da Batti che raffigura Piki, il loro ultimo cane, un bassotto a pelo ruvido recentemente scomparso all’età di 15 anni, un grande compagno di vita che manca molto ad entrambi: «L’aveva posizionato lì, sul tappeto, e scendendo le scale mi sono detta “guarda Piki dove si è messo!” Solo dopo mi sono accorta che si trattava della sua statua in legno».





Battista Gai all'opera con la fotocamera




È possibile seguire le foto e gli appuntamenti di Batti Gai, attraverso il suo profilo Facebook, all’indirizzo https://www.facebook.com/profile.php?id=100007405148916

martedì 16 ottobre 2018

Un Plaisentif che parla svedese







PEROSA ARGENTINA _ Per il formaggio delle viole, grandi presenze e un volo per la Svezia. «La seconda cena dedicata al Plaisentif, sabato scorso (13 ottobre, ndr) ha fatto contare il 50% di presenze in più!» racconta un entusiasta Fabrizio Bertalotto, presidente dell’Associazione Culturale Poggio Oddone.
La nota più curiosa e positiva della serata, è però legata al vincitore che, grazie all’estrazione a sorte, si è aggiudicato la toma di Plaisentif: «È stata vinta da uno svedese la cui famiglia è originaria della nostra zona, ma lui è nato e continua a vivere in Svezia… Più lontano di così!» sottolinea Bertalotto.
Lo svedese vincitore, porta l’italianissimo nome Alberto Morello. «La famiglia Morello è originaria della borgata Lauza, di Pomaretto. Alberto vi torna regolarmente in villeggiatura, ma abita in Svezia. – racconta Adriano Giaiero, segretario dell’Associazione Ecomuseo di Perosa Argentina, e cugino del vincitore – Sono felice che abbia vinto lui: senz’altro è quello che veniva da più lontano di tutti, ed avrà anche l’opportunità di aprire un nuovo mercato al Plaisentif. Ogni anno Alberto e la moglie vengono in occasione della fiera di Poggio Oddone (primo giorno di vendita del Plaisentif, ndr) e chissà che, facendolo assaggiare, un altr’anno non porti con sé altri amici svedesi» conclude Giaiero.


giovedì 11 ottobre 2018

Vai a cena, e tenta la sorte... A Perosa Argentina




PEROSA ARGENTINA _ Oggi e domani, ultimi giorni per aggiudicarsi un posto alla cena del Palisentif. Sabato 13 ottobre, all’interno del padiglione Plan de la Tour di Perosa Argentina, in piazza Abegg, si terrà infatti la seconda edizione della cena organizzata dall’associazione culturale Poggio Oddone, il cui protagonista indiscusso è l’ormai celebre “formaggio delle viole” prodotto, secondo una ricetta che risale alla fine del ‘500, con il latte crudo delle mucche alimentate in alpeggio fra l’alta Val Chisone e l’alta Val Susa, proprio nel periodo di fioritura delle viole, durante i mesi di giugno e luglio.
«In questa seconda edizione, torniamo a proporre un menu tutto a base di Plaisentif, con piatti tutti diversi rispetto all’edizione dello scorso anno, a dimostrazione della versatilità che questo formaggio dimostra in cucina; – racconta Fabrizio Bertalotto, presidente dell’associazione Poggio Oddone – a seconda del piatto, e dunque del grado di stagionatura più idoneo, verrà utilizzato il Plaisentif di quest’anno, oppure quello dell’anno scorso».
Tutte le ricette sono prese dal libro “Perosa… di colori e sapori” edito da LAReditore, che, fra le sue pagine, propone un itinerare fra le borgate di Perosa Argentina.
«Anche quest’anno, fra i commensali, un fortunato verrà estratto a sorte, e potrà portarsi a casa una forma di Plaisentif del 2018» ricorda Bertalotto.
Ogni anno, il Plaisentif viene commercializzato solo a partire dalla terza domenica di settembre, con la fiera perosina in occasione della rievocazione storica Poggio Oddone.
Per partecipare alla cena, occorre prenotare entro domani, venerdì 12 ottobre, ai numeri 3338560591 (Cristina) 3335222723 (Deborah) 3492745983 (Wilma).
Il costo è di 22 euro a persona, 20 euro per i soci “Poggio Oddone”; per i bambini fino ai 7 anni compiuti, 10 euro.

martedì 9 ottobre 2018

Piatrina militare smarrita: ritrovati i proprietari?





PEROSA ARGENTINA _ Novità attorno alla vicenda della piastrina militare ritrovata lo scorso 5 ottobre da Emilio Clot mentre, nel suo giardino, stava estraendo un albero morto per piantumarne un altro.
<<Tramite un giornalista del comasco, e presumo anche grazie all'intervento di un consigliere del Comune di Laurate - racconta Clot - è stata ritrovata la figlia del proprietario dell piastrina! Deve aver fatto da tramite anche un'associazione di Alpini>>.
Secondo le prime indiscrezioni, il legittimo proprietario sarebbe morto nel 1999, per malattia. Potrebbe aver perso la piastrina, prestando in qualche modo servizio dalle nostre parti.
La figlia dovrebbe venire a Perosa Argentina a ritirarla una delle prossime domeniche; gli sviluppi verranno seguiti ed aggiornati su questo blog.

venerdì 5 ottobre 2018

Una piastrina militare, da Como a Perosa Argentina




PEROSA ARGENTINA _ Una piastrina militare, con sopra inciso:
16410 22 (C)
LURASCHI CESARE
DI ABRAMO E
NEGRETTI MARIA
CL 1921 LAURATE COMO
Potrebbe essere l'incipit di un romanzo, invece si tratta di un fatto realmente accaduto.
Oggi, venerdì 5 ottobre, Emilio Clot, appassionato escursionista ambientalista, mentre era impegnato in giardino, nella sua casa a Perosa Argentina, in provincia di Torino, ha ritrovato questa piastrina: «Ritengo si tratti di una piastrina militare. - racconta Clot - Ero nel mio giardino; stavo estraendo una pianta morta per inserire al suo posto un acero, e proprio ricollocando la terra attorno all'acero, mi sono accorto della piastrina».
Immediatamente Clot ha condiviso la foto del ritrovamento della piastrina sul suo profilo Facebook, all'indirizzo https://www.facebook.com/emilio.clot e sul gruppo "sei di Perosa Argentina se..." destando grande curiosità, e ricevendo molte condivisioni.
«Non so a chi appartenesse! Credo ad un soldato... Che dev'essersi trovato a combattere dalle nostre parti. Magari è già deceduto, ma sarei contento di riuscire a riconsegnare la piastrina ai suoi familiari»
conclude Clot.

AUTUNNO A PEROSA: fra mercato, rassegna zootecnica e prodotti tipici





PEROSA ARGENTINA _ Torna la fiera d’autunno a Perosa Argentina, giunta quest’anno alla sua trentesima edizione.
Lunedì 8 ottobre, dalle 9 alle 18, il comune montano all’imbocco delle Valli Chisone e Germanasca, tornerà ad animarsi in una corale festa all’insegna della tradizione, che quest’anno vedrà però un’importante novità. «Lo schema seguito è il consueto: – racconta il consigliere comunale alle finanze Eraldo Tron, fra gli organizzatori – vi saranno i banchi degli ambulanti nelle piazze III Alpini, I Maggio e Abegg, e torneranno in via Trento gli espositori locali ed i produttori diretti; in tutto, un centinaio di espositori».
Come consuetudine, grande spazio verrà dato alla rassegna zootecnica, che è solita attirare la visita dei bambini delle locali scuole dell'infanzia e primaria di primo grado: «Nei prati adiacenti al Palaplan (piazza Abegg, ndr) e in quelli di via Trento, verso la troticoltura, una quindicina di allevatori esporranno i loro capi bovini, caprini ed ovini» prosegue a raccontare Tron. Per gli allevatori che esporranno, saranno messi in palio premi in campanacci e buoni spesa spendibili presso “Il Mulino”, in piazza III Alpini a Perosa Argentina.
Il pranzo, organizzato al Palaplan, sarà nuovamente a cura degli Alpini: «Quest’anno, oltre a polenta e salsiccia, ci sarà anche il dolce!» commenta Tron.
La vera novità, però, sarà di stampo artistico: «Saranno presenti tre intagliatori di legno che, con la motosega, realizzeranno le loro opere davanti al pubblico. – spiega Tron, anticipando che la tematica delle strutture in legno saranno gli animali – Due di loro, lavoreranno di fianco al Palaplan; mentre il terzo, si occuperà, all’interno del Parco Gay, di un ceppo di pino alto tre metri, arrivando a realizzare un totem».

lunedì 1 ottobre 2018

Quando l'Arte incontra la ricerca storica






Sta giungendo al termine la raccolta fondi per il progetto “cicli futili”, denominato “Boggiano”.
Un piccolo passo indietro: Cristiano Berti, poliedrico artista torinese che ha cominciato la sua carriera come pittore e scultore, ed ora insegna anche comunicazione multimediale all’Accademia di Belle Arti di Macerata, ha dato origine al progetto “cicli futili” - con relativa pagina Facebook “Futile Cycles”, allo scopo di trovare analogie fra la ricerca artistica e la ricerca storico-archivistica.
Il primo frutto di questo progetto, è stato il libro “Gaggini. Le Alpi e il Tropico del Cancro” edito dalla casa editrice maceratese Quodlibet. Una storia vera, dove le vicende delle riservate montagne della Val Germanasca (in provincia di Torino) si intersecano con la grande città, fino ad arrivare alla caliente Cuba, passando tra intrighi e giochi di potere.
«Non intendo svelare nulla di più preciso, in merito al progetto Boggiano – racconta Berti – in quanto sarà a breve protagonista di un’importante mostra collettiva. Posso dire che Boggiano si collega al precedente progetto ed alla ricerca storica dalla quale è nato il libro “Gaggini. Le Alpi e il Tropico del Cancro”; Boggiano era il cognome di uno dei due intermediari dell’affare trattato all’interno del libro. Da qui, è partita una ricerca storica e poi biografica attorno a questo cognome».
I progetti dei “cicli futili” si sostengono, almeno in parte, attraverso il crowdfunding (ovvero la pratica di finanziamento collettivo attraverso il quale un gruppo di persone può utilizzare il proprio denaro per sostenere un progetto, persone e/o organizzazioni. «In realtà non si tratta di crowdfunding in senso canonico – ci tiene a precisare Berti – in quanto, nel crowdfunding il donatore dovrebbe essere direttamente coinvolto; questo lo definirei più una sorta di moderno mecenatismo, dove, grazie alla collettività, senza bisogno di essere ricchi, è possibile sostenere o comunque aiutare un artista il quale, senza un committente, sarà totalmente libero di esprimersi».
Dalla pagina Facebook dello stesso Cristiano Berti ( https://www.facebook.com/cristiano.berti.75 ) si può leggere come la cifra sin qui raccolta per il progetto “Boggiano” ammonti a minimo €3100, non potendo conteggiare eventuali bonifici non ancora contabilizzati.
Chi volesse contribuire a questa raccolta, avrà tempo solo più stasera e domani, martedì 2 ottobre, seguendo le indicazioni a questo link http://www.altroquale.it/it/cristiano-berti-cicli-futili-2-boggiano/ dove è possibile trovare anche ulteriori dettagli sul progetto.

venerdì 28 settembre 2018

L'illustre prigioniero Nicolas Fouquet e le origini di Pinerolo



PINEROLO _ Visite guidate ed una mostra, alla scoperta delle origini di Pinerolo.
La sezione pinerolese di Italia Nostra – associazione nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della nazione – organizza una mostra sul Castello Savoia-Acaia di Pinerolo. Ad ospitarla, sarà la Chiesa di Santa Chiara (in via Jacopo Bernardi) riaperta al pubblico per l’occasione, su gentile concessione della casa di riposo Jacopo Bernardi, e l’inaugurazione sarà domani, sabato 29 settembre, alle 18.
«La mostra allestita nella Chiesa di Santa Chiara, permetterà di scoprire il Castello Medievale, successivamente divenuto caserma, che venne distrutto nel 1653 da un fulmine che colpì la polveriera. _ racconta Maurizio Trombotto, presidente della sezione pinerolese di Italia Nostra _ Il fulmine distrusse il castello, e furono davvero pochissime le persone sopravvissute, forse sette o otto; fra queste, il responsabile del carcere, ed il più illustre dei prigioneri, Nicolas Fouquet, ministro delle finanze sotto il Regno di Luigi XIV. Rimané però integra la cittadella francese, che sorgeva intorno».
La mostra sarà visitabile, ad ingresso gratuito, domenica 30 settembre e, nel mese di ottobre, sabato 6 e 13, e domenica 7 e 14, sempre con orario 15/19.
«All’interno della mostra, ci sarà una sorpresa, una fedele ricostruzione medievale, a grandezza naturale, per la quale abbiamo beneficiato della collaborazione della Fondazione Torino Musei» prosegue Trombotto, che si dice particolarmente soddisfatto per le tante persone che, di volta in volta e gratuitamente, collaborano per la buona riuscita di queste manifestazioni, così importanti per recuperare e far conoscere il patrimonio storico.
Per vivere appieno la Pinerolo che fu, a partire dal Medioevo, fino ad arrivare alla scoperta della cittadella francese ed ai vani che – a partire dagli anni settanta del secolo scorso – si pensa corrispondessero alla “Tour d’en Bas”, ossia la vera prigione che ospitò la misteriosa “Maschera di Ferro”, sarà possibile partecipare alle visite guidate, dalla durata circa di tre ore e mezza. «Le visite guidate saranno tre: questa domenica, 30 settembre, e poi sabato 6 e 13 ottobre _ precisa Trombotto _ Il ritrovo sarà nel piazzale di San Maurizio alle ore 15, e da lì partiremo in escursione fra luoghi pubblici, ma anche molti luoghi privati, messi a disposizione per l’occasione, e diversamente inaccessibili».
Durante le visite guidate, si attraverseranno strade sterrate e sconnesse, è pertanto consigliato indossare calzature comode ed adeguate. Per la partecipazione, è previsto un contributo di cinque euro; gratuita invece per i minorenni accompagnati.
«Durante la visita del 6 ottobre, il sabato della Maschera di Ferro, termineremo il percorso alla Chiesa di San Giuseppe, dove sarà allestita un’altra mostra, organizzata dalla Città di Pinerolo ed incentrata sulla Pinerolo francese. Mentre l’ultima visita guidata, di domenica 13, beneficerà del contributo dell’Associazione Teatrale Mellon: lo spettacolo teatrale prenderà vita non fra la scenografia di un palco scenico, ma fra i luoghi reali dell’epoca!» conclude Trombotto.

sabato 14 luglio 2018

PEROSA ARGENTINA: Woodrock Festival volume III




PEROSA ARGENTINA _ Nuova sede per Wodrock Festival volume III, la serata organizzata dalla Pro Loco di Perosa Argentina, questa sera, sabato 14 luglio, con inizio alle 19,30.
Come si legge nel comunicato ufficiale sulla pagina Facebook della Pro Loco perosina, a causa delle incerte condizioni meteorologiche, la serata si svolgerà in zona Padiglione Plan de La Tour, in Piazza Abegg.
Invariati il programma ed i protagonisti della serata, che potete consultare all’indirizzo
http://coccinellatomica.blogspot.com/2018/07/basta-un-poco-di-zucchero-musica-dal.html

venerdì 13 luglio 2018

Basta un poco... di Zucchero! Musica dal vivo al Parco Gay




PEROSA ARGENTINA _ Passerà anche da Perosa Argentina “Su le mani!”, la tournée estiva della Ciposugar Band, la band – composta da sei elementi – tributo ufficiale a Zucchero Fornaciari.
Ad ospitare la data, domani, sabato 14 luglio, sarà la terza edizione del Woodrock Festival, organizzato dalla Pro Loco perosina, all’interno del Parco Gay, che si contraddistingue per la lussureggiante vegetazione, ed il laghetto che ospita anatre, tartarughe d’acqua, pesci ed altre specie acquatiche.
La serata comincerà alle 19, con la cena nel verde accompagnata dalla musica dal vivo anni settanta e ottanta, firmata “Freak_at_one_dance”.
Seguirà il concerto della Ciposugar Band, che vedrà il gruppo al completo: il chitarrista Marco Roagna, che ha cominciato a suonare all’età di dodici anni (ne compirà 57 il prossimo 11 settembre) ispirato dai grandi maestri del blues, e negli anni ha collaborato con artisti importanti a livello nazionale ed internazionale. Al basso, si esibirà invece Ferruccio Pavone, nome noto nel panorama musicale torinese. Alla batteria, Lorenzo Coniglio: suona da più di quarantacinque anni, ed è anche insegnante alla scuola comunale di Mondovì e collabora con la scuola civica musicale di Borgo San Dalmazzo. Ci sarà spazio anche per le sonorità del percussionista Boris Petthman: nato in Tunisia, ad Hammamet, ha studiato musica e percussioni nel Regno Unito a Canterbory; la sua carriera internazionale, l’ha infine portato in Italia. Corista, la carmagnolese Patty C. - all’anagrafe Patrizia Campagna – che ha alle spalle esperienze come cantante professionista e vocal coach.
Il leader e cantante della Ciposugar Band, è Luca Cipo Sperindio, che presenta somiglianza anche a livello estetico con Fornaciari: «Siamo nati il 13 febbraio 2016, da un’idea mia e di Riky Riccardo – racconta Cipo – volevamo formare una band che contasse almeno sei elementi, e che fossero tutti professionisti».
Cipo faceva precedentemente parte di un altro gruppo, che faceva cover di Zucchero, ed è con loro che, per la prima volta, ha incontrato l’artista: «È stata senz’altro una grande emozione – prosegue Cipo – ma Zucchero è una persona molto semplice, con me è stato simpaticissimo, e mi ha subito messo a mio agio. L’ho incontrato a Pontremoli, a casa sua, dove lui torna ogni estate; ed intendo tornare a breve a trovarlo».
Durante tutta la serata di musica dal vivo, ad ingresso gratuito, sarà attivo un servizio bar e birreria.
Per ulteriori informazioni, ed eventuali posti ancora disponibili, contattare il numero 3485326263.

venerdì 6 luglio 2018

Dalle voci bianche ai neri per casa






PEROSA ARGENTINA _ Musica dal vivo, buona cucina e gelati artigianali per l’appuntamento di domani sera, sabato 7 luglio, in piazza Marconi a Perosa Argentina.
Ad organizzare la serata, la biscotteria “la Belle Époque” in collaborazione con la neonata “La Maison Manu”, affittacamere che ha trovato sede al piano rialzato di Piazza Marconi, 3 – dove un meublé era stato realizzato per le olimpiadi invernali del 2006 – che si affaccia su un gradevolissimo terrazzo fiorito sulla piazza principale del paese.
La serata avrà inizio alle 19,30 e durerà fino a tarda sera.
Protagonista, il neonato gruppo “i neri per casa”, unione di quattro diverse anime che, prima di oggi – rispettivamente Paolo Baret alla chitarra, Enzo Vasapollo al basso, Simone Lorenzati alla batteria e Francesca Pascal (meglio conosciuta dagli amici e poi in arte come “Cikka”) alla voce – da svariati anni animano le serate pinerolesi e non solo con la loro musica.
«Provengo da studi classici – esordisce il chitarrista Baret – e ho alle spalle esperienze con diversi gruppi e band, spaziando dal rock al jazz».
Istrionico anche il percorso del batterista, Lorenzati, che per la sua formazione fa riferimento a Enzo Zirilli, a Torino, e a “Musica d’insieme”, a Vigone: «Ho potuto familiarizzare con la batteria fin dalla primissima infanzia, grazie a mio papà» racconta Lorenzati. Il papà, Renzo Lorenzati, è stato per lunghi anni il batterista de “i Licantropi”, e tutt’ora è impegnato in serate con svariati gruppi. «Mi sono però avvicinato attivamente alla batteria solo molto più tardi, giovanissimo ma ormai adulto; – prosegue Simone Lorenzati – ho cominciato dal metal, poi mi sono “addolcito” passando al rock, infine sono approdato alla musica jazz».
Giovanissima, la cantante, la più “piccola” del gruppo: «Cikka è il soprannome che mi hanno dato gli amici, poi mi è rimasto cucito addosso, una sorta di nome d’arte – precisa Francesca Pascal – a differenza loro, io sono una semplice appassionata di musica e di canto, totalmente autodidatta! A parte una parentesi, da bambina, quando cantavo in un coro di voci bianche».
Il veterano del gruppo, è invece il bassista, Enzo Vasapollo: «Suono ormai da 52 anni, ed ho collaborato con svariati gruppi del pinerolese – racconta Vasapollo – è recentemente uscito anche un libro, che racconta un po’ la storia di questi gruppi pinerolesi, nel quale si parla anche di me». Il libro, edito da EEE – Edizioni Esordienti E-book, si intitola “la musica dal vivo – la storia di genti emergenti” e, a cura di Vincenzo Mazzà ed Enrico Noello, racconta la storia musicale del pinerolese negli anni ‘60 ‘70 e ‘80.
Nascono così “i neri per casa”, dalla sinergia e dall’esperienza di quattro musicisti che vogliono essenzialmente divertire e divertirsi assieme, come si può evincere già dal nome. «Il nostro è un repertorio che spazia fra il pop italiano ed inglese, ma proporremo anche diversi brani strumentali e colonne sonore cinematografiche. – raccontano – Il nostro obiettivo è quello di divertire ed ancor di più emozionare il pubblico, attraverso una personale rilettura dei grandi classici».
Durante l’intera serata, a cura della biscotteria “la Belle Époque”, sarà attivo il sevizio bar, con cocktails, birra e dolci artigianali.
Sempre a cura dello chef Marco Chialvetto e di Giulia Geuna, compagni sul lavoro e nella vita e titolari della Belle Époque, sarà possibile cenare – in biscotteria, nel dehor, oppure sul terrazzo di “Maison Manu” - con dodici diversi antipasti a buffet, stinco di maiale alla birra, gelato artigianale ed una consumazione a scelta, al costo di 15 euro.
Per ulteriori informazioni o prenotazioni, rivolgersi ai numeri 3491967850 oppure 3393724475.

sabato 23 giugno 2018

L'eleganza della campagna in un click





PINEROLO _ “L’eleganza di una campagna di altri tempi”. Questo il titolo – in grado di incuriosire senza svelare troppo – della nuova mostra fotografica dell’artista pinerolese Carlo Ferro.
Nato il 2 gennaio 1944, cresciuto in mezzo alla natura, per motivi di lavoro si è ritrovato a vivere in città, ma è poi in mezzo alla natura del pinerolese che ha voluto fare ritorno.
Aprirà domani, domenica 24 giugno, alle 10, la nuova mostra di Ferro, a Pinerolo il via Galoppatoio, 20, all’interno della storica dimora “Il Torrione”, un complesso di origine medievale, che ha raggiunto l’attuale grandezza e forma neoclassica agli inizi dell’Ottocento. Fu Villa del marchese Doria Lamba di Pinerolo, che la acquistò nel 1856.
«È la mia ennesima mostra, la quarta a Villa Doria» specifica Ferro, di poche parole perché preferisce esprimersi attraverso le sue immagini, in grado di racchiudere Natura e poesia.
Amante della musica classica, sinfonica e jazz, la vera passione di Ferro sono la botanica ed i paesaggi naturali, siano essi appartenenti al mare, alla montagna o, appunto, alla campagna. Fiori e paesaggi che Ferro trasforma abilmente in fotografie, con uno spiccato animo artistico.
Per ulteriori informazioni sulla mostra, e sui lavori artistici di Carlo Ferro, consultare la pagina Facebook https://www.facebook.com/Logosfe/


In bicicletta, dalle alture del Sud America al Parco Orsiera Rocciavrè






ROURE _ Solidarietà in alta quota. Stasera, sabato 23 giugno, a partire dalle 21,30, il Rifugio Selleries ospiterà una serata di raccolta fondi per l’Associazione Donatori di Midollo Osseo, sezione di Villar Perosa, con protagonista Massimo Bourcet, ed i filmati del suo viaggio in bicicletta fra i colori e le cime di Bolivia, Cile ed Argentina.
«Ogni anno torno al Selleries, a gustarmi la buona cucina… E a portare le proiezioni dei miei viaggi. – racconta Bourcet, cicloviaggiatore ed attivista A.D.M.O. - Loro (Massimo Manavella e Sylvie Bertin, i gestori, ndr) mi dicono che così, se non vanno in vacanza, ci sono io a portare le vacanze al rifugio!» scherza Bourcet.
Possibilità di cenare in loco, ingresso gratuito per assistere alla proiezione.
Per ulteriori informazioni o prenotazioni, rivolgersi al numero 0121842664, oppure inviare una e-mail all’indirizzo info@rifugioselleries.it

martedì 19 giugno 2018

Alla ricerca dei fiori





PERRERO _ Sabato 23 giugno, nuova escursione organizzata da Alpenatura, in collaborazione con Associazione Vallescura, alla scoperta della natura della Val Germanasca.
L’escursione, che prevede un dislivello di 660 metri, si svolgerà come consuetudine seguendo un percorso ad anello, con partenza da una baita di borgata Peirone, a Perrero, attraversando boschi di conifere, e terreni destinati al pascolo, sui quali sono ancora visibili le ferite arrecate dagli incendi dello scorso anno, per salire a Col Clapier, da dove sarà possibile ammirare, a sud, la Val Germanasca e, a nord, la Val Chisone, con il gruppo Cristalliera-Orsiera-Rocciavré.
«L’escursione è stata pensata per ammirare la flora della sinistra idrografica della Val Germanasca. – commenta Valter Buniva, la guida ambientale escursionistica che accompagnerà i partecipanti – In questo periodo, avrebbe dovuto esserci un’abbondante fioritura di violette, qualche nigritella e giglio martagone – prosegue Buniva, con una punta di amarezza – ma mi sono appena recato in zona a verificare e, purtroppo, un po’ a causa delle abbondanti nevicate, avanti nella stagione, ed anche per colpa degli incendi, ci limiteremo ad ammirare genzianella, rododendro, anemoni e qualche violetta. Sarò comunque molto interessante vedere le reazioni del territorio ai danni subiti a causa degli incendi».
Il ritrovo è previsto sabato 23 alle 9 a borgata Peirone di Perrero. Dopo i saluti ed una leggera colazione, alle 9,30 ci sarà la vera e propria partenza per l’escursione. Giunti a Col Clapier, si farà tappa con pranzo al sacco, ammirando la natura circostante ed il paesaggio. Il ritorno, previsto attorno alle 17, sarà al punto di partenza, dove si svolgerà una conviviale “merenda sinoira”.
L’escursione è adatta anche ai bambini che, fino ai 5 anni di età, potranno partecipare gratuitamente; previsto un contributo di 10 euro per i bambini dai 6 ai 12 anni, 15 euro per gli adulti. È richiesto un abbigliamento idoneo da montagna, con scarpe da trekking, ed è consigliabile vestirsi a cipolla, per adattarsi alle condizioni climatiche ed eventuali cambiamenti.
Per ulteriori informazioni o prenotazioni, che devono pervenire entro giovedì 21 giugno, rivolgersi ai numeri 3313122585, 3347488601, 3455155386, oppure inviare una e-mail agli indirizzi serpillo@vacanzenelverde.netborgata.granero@libero.itinfo@gambovile.net

lunedì 18 giugno 2018

A tavola con Jambo




PEROSA ARGENTINA _ Pranzo di solidarietà per la Croce Verde. Domenica primo luglio, il circolo privato “Olimpia Tennis Club”, in Viale Duca d’Aosta, 1 a Perosa Argentina, ospiterà una giornata di solidarietà organizzata dal comitato di aiuti umanitari Jambo Car, con il patrocinio del Comune di Perosa Argentina.
«Abbiamo organizzato questo pranzo di solidarietà, per la Croce Verde di Perosa Argentina; – esordisce Nando Busin, Presidente Jambo Car – una piccola parte dei proventi sarà invece destinata ai progetti Jambo: stiamo proseguendo con l’acquisto di nuovi materassi per l’orfanotrofio di Mayungu, vicino a Malindi, in Kenya. E, per il terzo anno consecutivo, ci occupiamo di un progetto di “sollievo estivo” per una famiglia della Vallata, che ha bisogno di sostegno per accudire un familiare».
Per il pranzo, che avrà inizio alle 12,30, si potrà contare sul contributo di svariati artigiani locali. Per partecipare al pranzo, al costo di 15 euro per gli adulti, e 10 euro per i bambini fino ai dieci anni, è necessario prenotarsi, entro martedì 26 giugno, ai numeri 3356007056 (Sandro) 3405543640 (Fausto) 3920858253 (Mattia, dalle 14 alle 20).
«Potremo avvalerci anche della collaborazione dei ragazzi della pro loco perosina – prosegue Busin – e senz’altro il loro aiuto risulterà particolarmente prezioso! Posso già anticipare che, complice anche la presenza di una tavolata delle Vecchie Glorie, al mattino si svolgeranno alcune partite di calcio, ed al pomeriggio dovrebbero giocare i bambini».
Sarà dunque un’intera giornata di festa e solidarietà, per la quale sono previste ulteriori sorprese. Potrete seguire gli sviluppi sui prossimi articoli di questo blog.

sabato 16 giugno 2018

Il ritorno del novelliere


PINEROLO _ La Pinerolo del ‘500 prende vita.
L’appuntamento di domani, domenica 17 giugno, a cura della sezione pinerolese di Italia Nostra, darà nuova vita a Matteo Bandello, frate domenicano e celebre cronista e scrittore di novelle, che visse a Pinerolo negli anni ‘30 del ‘500.
Dei dettagli dell’appuntamento, avevamo parlato nel post al link http://coccinellatomica.blogspot.com/2018/06/pinerolo-eravamoquesti-anni-passati.html
«Per chi parteciperà alla visita di domani, fra la Basilica di San Maurizio e la Chiesa del Colletto, ci sarà una piacevole sorpresa: – ci tiene a precisare Maurizio Trombotto, presidente di Italia Nostra sezione Pinerolese – a San Maurizio, assisteremo ad un vero e proprio monologo di Matteo Bandello!»
A vestire i panni del novelliere domenicano, sarà Guido Calliero, grande appassionato di musica e canto, socio fondatore della Badia Corale Val Chisone, ed attualmente parte del Coro Turba Concines, che propone brani polifonici sacri e profani.
«Al Colletto, Bandello incontrerà un’altra figura celebre del ‘500 pinerolese: Ortensia di Piossasco» conclude Trombotto.
La nobile pinerolese, ricordata per il suo carattere forte ed intelligente, ed il suo gesto eroico del 25 settembre 1952, quando diede l’allarme riuscendo a sventare un assalto alla città pinerolese da parte delle truppe francesi, sarà invece interpretata dall’assessore alle politiche sociali del Comune di Pinerolo, Lara Pezzano.

Danza a teatro



PEROSA ARGENTINA _ Musica e solidarietà a braccetto domani sera, domenica 17 giugno, alle 21. Con il patrocinio del Comune di Perosa Argentina, il palco del teatro Piemont, in via Roma 26, tornerà a risuonare degli intriganti ritmi della scuola di ballo perosina “Cuban Break”, portati in scena dagli allievi e dal Maestro Alessio Heritier, ballerino e giudice internazionale di ballo latino-americano.
Quello di domani sera, sarà il saggio di fine anno accademico, che vedrà protagonisti i diversi stili di danza ai quali è possibile approcciarsi frequentando i corsi Cuban Break, che spaziano dal latino all’hip-hop fino al contemporaneo ed allo stile “fusion”, passando dalla zumba.
Il Maestro Heritier – in questi giorni impegnato al “Théâtre Princesse Grace” di Montecarlo, con il gruppo torinese “Errata Corrige”, e di ritorno domani sera per il saggio – da diversi anni sta approfondendo la conoscenza dell’hip-hop con il Maestro Stefano Pastorelli, e della danza contemporanea con la Maestra Isabella Legato.
«Il saggio di fine anno, è sempre un momento molto importante – commenta Anna Dainese, mamma di Alessio Heritier, ed imprescindibile punto di riferimento della scuola Cuban Break – oltre ad essere l’occasione per mostrare sul palcoscenico i risultati ottenuti grazie a tante ore di impegno e sacrificio, è anche l’opportunità per ringraziare i genitori dei nostri allievi più piccoli, per la disponibilità che hanno dimostrato durante l’intero anno».
Il prossimo anno accademico, per la Cuban Break, in via Sestriere, 2 a Perosa Argentina, comincerà il prossimo lunedì 10 settembre. Per essere sempre informati su calendari, attività svolte ed esibizioni, consultare il sito www.cubanbreak.it oppure la pagina Facebook “Cuban Break scuola di ballo”.
Il saggio di domenica 17, si svolgerà ad ingresso gratuito, e durante la serata sarà attiva una raccolta fondi per l’associazione benefica perosina Jambo Car.


martedì 12 giugno 2018

Fra arte, cultura e spettacoli, un salto nel '500





PINEROLO _ “Eravamo questi anni passati (1535-37, ndr) a Pineruolo molti in compagnia, fuor della Terra a seder in un praticello pieno di verde e minutissima erbetta, per la quale in un canaletto correva una limpidissima e molto fresca fontana, la quale col suo dolce e piacevol mormorio rendeva un soave e dilettevol suono. Quivi ragionando noi di molte cose sopravvenne la buona memoria del signor conte Guido Rangone, allora luogotenente general in Italia del re Cristianissimo; che accompagnato da molti signori e capitani ed altri soldati, andava d’ognintorno delle mura della Terra, disegnando là un baloardo, colà una piatta forma, ed altrove un bastione ed altri ripari, secondo che la diversità del sito ricercava; perché Pineruolo parte è in colle, parte al declivo del monte, e parte in terra piana. Erano seco alcuni Ingegneri con i quali conferiva il tutto, e voleva di ciascuno il parere: poi quello che pareva il più regionevole, e più a profitto della sicurezza del luogo, si metteva in opera; di modo che in assai breve tempo rese quella terra fortissima.” Così parlava di Pinerolo Matteo Bandello, frate domenicano del ‘500, e celebre cronista e scrittore di novelle.
E proprio sulle tracce della Pinerolo vissuta da Bendello, domenica 17 giugno, alle 14,30, nuovo appuntamento con la “Pinerolo del ‘500”, organizzato dalla sezione pinerolese di Italia Nostra, l’associazione nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della nazione.
«Dopo il successo dello scorso anno, torniamo a dare risalto alla Pinerolo del ‘500» racconta Maurizio Trombotto, appassionato bibliofilo, collezionista di libri storici, e presidente della sezione pinerolese di Italia Nostra, con sede in via Brignone, 9. Proprio dall’inizio della sua presidenza, la sede pinerolese è intitolata all’avvocato Ettore Serafino, il partigiano condottiero cui si deve la riapertura dell’Associazione Nazionale Alpini a Pinerolo.
«Si tratta di un patrimonio storico molto importante, ma poco conosciuto; – prosegue Trombotto – se a partire dalla leggenda che ruota attorno alla Maschera di Ferro in poi, c’è stata una maggiore diffusione, su larga scala, le opere e la storia del ‘500 sono state spesso relegate al dimenticatoio».
Domenica sarà possibile conoscere la storia della Basilica pinerolese di San Maurizio e della Chiesa del Colletto intitolata alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, in via Raffaello, 26 a Roletto, e scoprire le opere d’arte che contengono. A guidare i visitatori nell’approfondire la conoscenza di tali opere, e degli storici edifici religiosi, al Colletto vi sarà lo storico Ilario Manfredini, mentre per la Basilica di San Maurizio, si occuperà Carla Maloberti, “volontaria a regola d’arte” (“titolo” derivante dal bando finanziato dalla compagnia San Paolo, all’interno del progetto “Pinerolo si racconta”, ndr).
L’appuntamento sarà alle 14,30 sul piazzale di San Maurizio, dove sarà possibile posteggiare l’auto. «Chi avesse posti liberi in auto, è pregato di metterli a disposizione di eventuali visitatori non automuniti – spiega Trombotto – perché dopo la visita alla Basilica di San Maurizio, dove ci soffermeremo in particolare sugli affreschi, si proseguirà in automobile per la Chiesa del Colletto».
Al Colletto, vero e proprio gioiello della Pinerolo del ‘500, la visita si soffermerà anche qui sugli affreschi della Madonna delle Grazie e della Madonna in trono con bambino, e sulla maestosa statua di Manfredo Solaro ed il mausoleo dei Porporato che, assieme, rappresentano un raro esempio di rinascimento del Pinerolese.
Seguirà un concerto del Coro affiliato alla Federazione Nazionale Italiana Associazioni Regionali Corali “Europa Cantat”, gruppo corale polifonico nato nel 1996 a Reano (TO) che predilige lo studio e l’esecuzione di brani, italiani o stranieri, provenienti dalla tradizione popolare. Il concerto che proporranno domenica, seguendo il tema cinquecentesco, si intitola “Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori”.
Per ulteriori informazioni e/o prenotazioni (non obbligatoria) rivolgersi ai numeri 0121794003 oppure, in orario pomeridiano/serale, al 3494161060.
La visita, comprensiva di guida, ha un costo di 5 euro, gratuita per i minorenni.

sabato 9 giugno 2018

Perosa in festa... Tutta la notte!






PEROSA ARGENTINA _ Stamattina, sabato 9 giugno, è cominciata con l’atteso sole ad illuminare Perosa Argentina. Quindi, possiamo dirlo: sarà una sera, una notte di festa.
Con il patrocinio del Comune, la Pro Loco di Perosa Argentina, con il suo direttivo giovanissimo ed appena rinnovato, organizza la terza edizione della “Notte Bianca”, un occasione per festeggiare tutti assieme, perosini e non, e forse rendersi conto di quanto Perosa possa essere bella e “viva”.
I festeggiamenti cominceranno dal primo pomeriggio, alle 14, con una gara alla belotte aperta a tutti, allestita in via Re Umberto, che prevede premi in natura. (Per informazioni, Filippo Veritier 3400796577).
Alle 14,30, la scena si sposterà nella piazzetta che si affaccia su via Patrioti, denominata lo scorso 28 aprile “piazza Perouse” in onore dei “gemelli” del villaggio tedesco di Perouse-Routesheim: avrà luogo la novità di questa edizione 2018, il torneo di calcio-tennis a coppie. «Si giocherà a coppie, due contro due, con il pallone da calcio, seguendo alcune regole del tennis. _ spiega Filippo Veritier, fra gli organizzatori _ Un gioco di rimbalzi, come nel tennis, dove il pallone, da calcio, non deve mai toccare terra; ed al posto delle racchette si dovranno usare i piedi». (Per ulteriori informazioni, Filippo Veritier 3400796577 o Max Breuza 3485326263).
Alle 17, sarà possibile ammirare una nuova esposizione della mostra degli alunni del laboratorio di fotografia dell’Unitre Perosa e Valli, allestita da Fotografica Gariglio, in via Patrioti, 2/A. Dopo l’esposizione al Palaplan dello scorso 20 maggio, in occasione della festa di chiusura dell’anno accademico dell’Unitre Perosa e Valli, sarà una nuova opportunità per ammirare le opere di venti diversi espositori, fra allievi e docenti, ciascuno “regista” di sé stesso.
Alle 19,30, poi, inizierà la lunga notte, con negozi ed attività commerciali aperte ed illuminate: via Re Umberto diventerà la “via per cena”, con un ricco menù, del quale si occuperà la Pro Loco, al costo di 10 euro a testa. I commensali sono invitati a vestirsi di bianco, per illuminare la notte perosina. È possibile prenotare presso la caffetteria “Dolce Amaro”, in via Re Umberto, 4, la biscotteria “la Belle Époque”, in via Patrioti, 1, oppure al numero 3485626263.
Dalle 21 la serata si sdoppierà fra la piazza Marconi, dove è stato già allestito un maxischermo, e l’angolo con via Re Umberto: ci si potrà divertire con il karaoke, e le esibizioni della scuola di ballo perosina, che coinvolgeranno vari stili, dalle danze latino-americane, all’hip-hop, al funky, alle sempre scatenatissime ragazze dello zumba, accompagnate dal maestro Alessio Heritier.