giovedì 2 aprile 2015

VANGELO DEL GIORNO (1 aprile 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 26,14-25. 
In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai sommi sacerdoti 
e disse: «Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. 
Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnarlo. 
Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che ti prepariamo, per mangiare la Pasqua?». 
Ed egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli: Il Maestro ti manda a dire: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli». 
I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. 
Venuta la sera, si mise a mensa con i Dodici. 
Mentre mangiavano disse: «In verità io vi dico, uno di voi mi tradirà». 
Ed essi, addolorati profondamente, incominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». 
Ed egli rispose: «Colui che ha intinto con me la mano nel piatto, quello mi tradirà. 
Il Figlio dell'uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a colui dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!». 
Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto». 

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