giovedì 24 ottobre 2013

Now I'm a (fashion) blogger!

 Ora potete leggere i miei scritti anche sul blog del sito www.turinshop.it!!
E sullo stesso sito potete seguire le avventure di B@ggy: la borsetta componibile ideale per ogni donna!







martedì 24 settembre 2013

I VELINI, CHE TRISTEZZA!!



 Belli sono belli, molto; ed anche sexy. Questo è ineccepibile.
Però, nel triste ruolo della donna semi-nuda che sculetta e non coltiva altro talento se non la propria bellezza e sensualità (occorre dire che le Veline di Striscia la Notizia sono sempre state piuttosto scherzose, una presa in giro della cosiddetta "donna oggetto") ho sempre rilevato un'altra faccia della medaglia: poveri, ma davvero poveri uomini, che si lasciano imbambolare da una donna che mostra solo di essere femmina, e non Donna nel vero senso della parola.
 E riscattare la figura delle donne a mio avviso sta proprio non nel regredire anche noi alla ricerca di uomini belli, svestiti e inutili; ma piuttosto nel sottolineare ogni volta di più che un uomo per attrarci deve emanare fascino, deve essere in grado di far qualcosa, deve essere Uomo, e non solo un essere di sesso maschile appartenente alla categoria dei primati, in quanto dotato di pollice opponibile.

lunedì 2 settembre 2013

#NOALLAGUERRAINSIRIA


Dovrei mettere un punto.
Ma ogni volta il cuore batte, le gambe tremano, il respiro si spezza, lo stomaco grida, le lacrime affiorano e mi scappa la mano, i puntini restano tre, di sospensione...
Ed io, come direbbe #UNGARETTI:
Si sta come d'autunno, sugli alberi, le foglie

 La poesia da me citata - in uno stato facebook e poi anche in un sms inviato - dal titolo SOLDATI, io l'ho fatta mia per definire un personale conflitto interiore. Ma Giuseppe Ungaretti l'aveva scritta nel 1918 verso la fine della Grande Guerra, quand'era soldato in trincea.
 Ed oggi ancor più di allora - date le nuove armi - per i soldati e tutte le persone coinvolte, innocenti, la Guerra è questo: angoscia, allarmante incertezza, paura; consapevolezza che da un momento all'altro giungerà la fine, e sarà violenta.

sabato 6 luglio 2013

Saldi sì Saldi no

 Con questo post intendo portare alla luce uno dei tanti problemi che attanagliano l'economia italiana, e nella fattispecie l'economia devastata dei piccoli commercianti al minuto; si tratta di un problema che io conosco "dall'interno", in quanto con mio papà ho un negozio di abbigliamento a Perosa Argentina, paesino di mezza montagna in provincia di Torino.
 Per chi non lo sapesse, è doveroso far conoscere che, fra i tanti vantaggi delle grandi catene di distribuzione, sovente vi sono addirittura forniture gratuite di prodotti da parte di svariate ditte, che con la loro presenza in determinati punti vendita ne guadagnano in pubblicità, e consentono così a questi grandi magazzini, centri commerciali, catene, etc... promozioni impensabili per un piccolo/medio esercizio commerciale.
 Negli anni passati, anni ancora di gran benessere, la gente si è irrefrenabilmente abituata a fare delle "gite" in centri commerciali e grandi magazzini, giornate di tempo libero passate fra ristoro, shopping e convenientissime promozioni (e chilometri macinati per raggiungere questi luoghi).
 E pian piano le varie Associazioni di Commercianti, ed i commercianti stessi, hanno pensato di adeguarsi, con promozioni pressoché tutto l'anno - fino a nauseare il cliente, la cui soglia di attenzione ormai non si attiva prima del "metà prezzo" - e SALDI - che, ricordiamolo, dovrebbero essere le vendite di " FINE stagione" anticipati sempre più.
 Ora siamo al paradossale: saldi invernali che iniziano mediamente al 5 gennaio, e saldi estivi che iniziano ad esempio quest'anno per la provincia di Torino al 6 luglio.
 E la quasi totalità di clienti che quindi - complice questo grave momento di difficoltà economica - aspettano i saldi per fare gli acquisti, senza troppi sacrifici, dacché cominciano quasi in concomitanza con la stagione meteorologica. Soprattutto in un paesino di mezza montagna come Perosa Argentina, i capi estivi si cominciano ad indossare tranquillamente proprio a luglio!!
 I clienti, informati dell'inizio dei saldi, li pretendono - e giustamente; ed anzi, già nei giorni che precedono l'inizio ufficiale cominciano a chiedere.
 Ma come si può pensare che un commerciante guadagni onestamente se mette in vendita la merce direttamente scontata? Le strade possibili per fare i saldi così presto sono solo due - e non contemplano l'onestà: o si praticano ricarichi altissimi, tali da permettere un guadagno adeguato anche in saldo, oppure al momento dei saldi si "gonfiano" i prezzi, aumentandoli per poi ribassarli al prezzo originale.

 Personalmente abbiamo tutto l'anno articoli in promozione, i cosiddetti "fine serie", quando l'articolo non è più sufficientemente assortito di taglie e/o colori e, trattandosi di merce soggetta a moda, conviene svenderlo piuttosto che faro diventare una rimanenza.
 I SALDI veri e propri tentiamo sempre di cominciarli il più tardi possibile - trattandosi fra l'altro di zona mediamente turistica - e cominciamo col "premiare" i clienti più fedeli.
 
Spero di essere riuscita a far capire, a nome mio e dei tanti colleghi onesti, ai potenziali clienti di tutta Italia, che è davvero impossibile cominciare la stagione già con i prezzi ribassati, e ciò nonostante avere un onesto margine di guadagno!

venerdì 29 marzo 2013

Perché cercate tra i morti Colui che è vivo?



 Vignetta piuttosto sarcastica per portare alla luce quello che è un problema di fondo, un male che attanaglia tutto, comunque la si pensi.
 Proprio come succede per il Natale, per l'Epifania e per praticamente tutte le altre ricorrenze, anche la Pasqua per la maggioranza delle persone è festa e basta, senza chiedersi perché.

 Qualche anno fa - giovane, ingenua e piena di speranze - a cena con un ragazzo, un bravo ragazzo, fra l'altro  - che mi faceva la corte, si parlava di cosa avremmo potuto fare nelle immediate ricorrenze festive, 25 aprile e 1mo maggio.
 Con scandalo e raccapriccio vengo a sapere che per lui si trattava di due giorni di festa e basta, due giorni in cui si sta a casa dal lavoro, ignorando completamente - e quel che è peggio, neppure domandandoselo - che si tratta rispettivamente della Festa della Liberazione e della Festa del Lavoro.
 Ho detto "giovane, ingenua e piena di speranze" perché quel ragazzo l'ho aggredito, come fosse stato un unico energumeno in mezzo alla civiltà...ma purtroppo andando avanti con gli anni e l'esperienza mi sono accorta che troppe persone - forse, chissà, anche per colpa del benessere - vivono a bagnomaria, schiavi e non beneficiari del consumismo, e così la festa è festa e basta, bisogna divertirsi - a tutti i costi - bisogna spendere - sennò sei uno sfigato - tutto senza bisogno di chiedersi il perché, anzi: meglio proprio non chiedersi nulla!!

 Tornando alla Pasqua, per tutti nella nostra "cultura" è Festa, per molti che appunto sbandierano il loro essere atei - o meglio, agnostici. Ma a 'sto punto, festa di cosa? Forse delle uova di cioccolato e del capretto al forno?

 Comunque la pensiate, ed in qualunque cosa crediate, Pasqua deriva dal termine ebraico pesach, che significa passaggio, passare oltre, oltrepassare.
 Difatti la Pasqua ebraica celebrava il passaggio alla Terra Promessa, la liberazione di Israele dalla schiavitù d'Egitto.
 La Pasqua Cristiana è invece una Pasqua di resurrezione, il passaggio di Gesù Cristo - attraverso la morte, sconfiggendo la morte - dalla vita terrena alla vita eterna.

 
Perché è giusto essere liberi di scegliere in cosa credere, ma non può esservi libertà laddove alberga l'ignoranza.
 E con questo, auguro buona Pasqua a tutti!!

sabato 23 febbraio 2013

BUON VOTO A TUTTI

C'era da andare a votare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno poteva decidere di cambiare, ma Nessuno lo fece, Qualcuno si arrabbiò perché era il lavoro di ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo, ma Nessuno capì che Ognuno l'avrebbe fatto. Finché Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.

Domani e lunedì, cominciamo noi, Ciascuno di noi, ad essere i politici che vorremmo.

Non cominciamo a dire "bisognerebbe cambiare, ma tanto ci sarà Qualcuno a pensarci al posto mio, ed in ogni caso nessuno ci ascolterà".
Rechiamoci alle urne, ad esprimere il nostro dissenso (è possibile anche non votare) o il nostro voto.
Ma non facciamolo perché Qualcuno ha detto di fare così, e tanto Ognuno alla fine pensa solo agli affari suoi. Non votiamo - come da troppo tempo si è abituati a fare in Italia - perché stiamo da una parte o dall'altra, o meglio contro l'una o contro l'altra parte, come se si trattasse di una tifoseria, di una partita di pallone.
I voti "contro" sono solo contro di noi.
Votiamo come Ciascuno di noi vorrebbe che Ognuno dei nostri politici lavorasse: CON COSCIENZA.

sabato 5 gennaio 2013

Festa dell'Epifania

 Lo so, lo ripeto tutti gli anni. Il fatto è che tanti continuano ancora a far confusione fra la Befana - la simpatica vecchietta, che anche quest'anno lascerà umili doni nelle calze di tanti bambini - con l'Epifania.
 Per cui quest'anno ho deciso di parlarne sul mio blog: il termine Epifania significa rivelazione, apparizione, manifestazione; quella che noi Cristiani festeggiamo domani è l'Epifania di Nostro Signore Gesù Cristo, quando i Re Magi - simbolo di tutta l'Umanità - hanno raggiunto la grotta, ed il Figlio di Dio si è loro manifestato, manifestandosi in questo modo a tutto il mondo.