sabato 6 luglio 2013

Saldi sì Saldi no

 Con questo post intendo portare alla luce uno dei tanti problemi che attanagliano l'economia italiana, e nella fattispecie l'economia devastata dei piccoli commercianti al minuto; si tratta di un problema che io conosco "dall'interno", in quanto con mio papà ho un negozio di abbigliamento a Perosa Argentina, paesino di mezza montagna in provincia di Torino.
 Per chi non lo sapesse, è doveroso far conoscere che, fra i tanti vantaggi delle grandi catene di distribuzione, sovente vi sono addirittura forniture gratuite di prodotti da parte di svariate ditte, che con la loro presenza in determinati punti vendita ne guadagnano in pubblicità, e consentono così a questi grandi magazzini, centri commerciali, catene, etc... promozioni impensabili per un piccolo/medio esercizio commerciale.
 Negli anni passati, anni ancora di gran benessere, la gente si è irrefrenabilmente abituata a fare delle "gite" in centri commerciali e grandi magazzini, giornate di tempo libero passate fra ristoro, shopping e convenientissime promozioni (e chilometri macinati per raggiungere questi luoghi).
 E pian piano le varie Associazioni di Commercianti, ed i commercianti stessi, hanno pensato di adeguarsi, con promozioni pressoché tutto l'anno - fino a nauseare il cliente, la cui soglia di attenzione ormai non si attiva prima del "metà prezzo" - e SALDI - che, ricordiamolo, dovrebbero essere le vendite di " FINE stagione" anticipati sempre più.
 Ora siamo al paradossale: saldi invernali che iniziano mediamente al 5 gennaio, e saldi estivi che iniziano ad esempio quest'anno per la provincia di Torino al 6 luglio.
 E la quasi totalità di clienti che quindi - complice questo grave momento di difficoltà economica - aspettano i saldi per fare gli acquisti, senza troppi sacrifici, dacché cominciano quasi in concomitanza con la stagione meteorologica. Soprattutto in un paesino di mezza montagna come Perosa Argentina, i capi estivi si cominciano ad indossare tranquillamente proprio a luglio!!
 I clienti, informati dell'inizio dei saldi, li pretendono - e giustamente; ed anzi, già nei giorni che precedono l'inizio ufficiale cominciano a chiedere.
 Ma come si può pensare che un commerciante guadagni onestamente se mette in vendita la merce direttamente scontata? Le strade possibili per fare i saldi così presto sono solo due - e non contemplano l'onestà: o si praticano ricarichi altissimi, tali da permettere un guadagno adeguato anche in saldo, oppure al momento dei saldi si "gonfiano" i prezzi, aumentandoli per poi ribassarli al prezzo originale.

 Personalmente abbiamo tutto l'anno articoli in promozione, i cosiddetti "fine serie", quando l'articolo non è più sufficientemente assortito di taglie e/o colori e, trattandosi di merce soggetta a moda, conviene svenderlo piuttosto che faro diventare una rimanenza.
 I SALDI veri e propri tentiamo sempre di cominciarli il più tardi possibile - trattandosi fra l'altro di zona mediamente turistica - e cominciamo col "premiare" i clienti più fedeli.
 
Spero di essere riuscita a far capire, a nome mio e dei tanti colleghi onesti, ai potenziali clienti di tutta Italia, che è davvero impossibile cominciare la stagione già con i prezzi ribassati, e ciò nonostante avere un onesto margine di guadagno!

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