martedì 24 settembre 2024

PEROSA ARGENTINA (TO): cominciano 'i giovedì della salute'

 

sala dello 'Spazio Campana' a Perosa Argentina

   Giovedì 26 settembre, primo appuntamento del ciclo 'i giovedì della salute' organizzati dallo Spazio Gabriele Campana in collaborazione con Lilium Art Gallery
 Organizzati dai coniugi Campana, a loro volta medici, la Dottoressa Daniela Demarie e il Dottor Mario Campana, questi incontri, ad ingresso gratuito, rappresentano una grande opportunità per la Comunità perosina, e per chiunque dai dintorni intendesse partecipare.
 Ad ospitare gli incontri, lo spazio in via Roma, 17 a Perosa Argentina (TO) in una accogliente sala impreziosita dalle opere di Gabriele Campana, figlio di Daniela e Mario, artista poliedrico in memoria del quale lo Spazio è stato creato e prendono vita le iniziative di supporto all'arte e divulgazione medica e culturale.

 Ad aprire il ciclo di incontri, giovedì alle 17,30, sarà il Professor Emanuele Bignamini, Psichiatra Analista Didatta, ex Direttore Servizio Dipendenze Torino.
 
Si parte dunque subito con un tema molto 'forte' e coinvolgente, che riguarda una sfera della salute spesso ingiustamente trascurata, ovvero le dipendenze patologiche.

 "Una serata dedicata a tutti, perché chiunque può cadere vittima di dipendenze, che possono avere moltissime sfaccettature, dalle sostanze, al gioco, alle dipendenze affettive
- spiega la Dottoressa Demarie, organizzatrice - Durante la serata verranno proiettate poche diapositive, forse solo due, poi il Professor Bignamini proseguirà l'incontro parlando a braccio, e rendendosi disponibile a quelle che saranno le domande del pubblico. Questa è una novità assoluta, per noi, e siamo curiosi di cosa accadrà, come funzionerà, attendiamo con curiosità il divenire di un progetto nel quale crediamo molto".

lunedì 23 settembre 2024

Di stagioni, di autunno, di luce, di mitologia, di riflessioni...

Autunno, paesaggio al crepuscolo - dipinto di Vincent Van Gogh

 Equinozio d'autunno

   Ieri, domenica 22 settembre, alle 14,44 ora italiana, è ufficialmente cominciato l'autunno astronomico per l'emisfero boreale; mentre, a sud dell'Equatore, per l'emisfero australe è cominciata la primavera astronomica.

grafica a cura dell'Osservatorio Astronomico Università di Siena

 Cito dalla pagina Osservatorio Astronomico Università di Siena

  Il Sole sorge esattamente a Est e tramonta esattamente a Ovest e il giorno e la notte hanno la stessa durata; la parola 'equinozio' significa infatti 'notte uguale' (al giorno).
 Per definizione astronomica, l'equinozio è il momento della rivoluzione terrestre in cui il Sole si trova allo zenit dell'Equatore e i suoi raggi sono perpendicolari all'asse di rotazione della Terra.
 L'equinozio di settembre avviene più tardi (il 22 o 23) rispetto a quello di marzo (solitamente il 20), poiché il moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole, come enunciato da Keplero nella sua seconda legge, risulta leggermente più lento quando la Terra è più lontana dal Sole, in prossimità dell'afelio che accade ad inizio luglio.
 Nel nostro emisfero questo fa sì che l'estate, con una durata di 93 giorni, sia la stagione più lunga, mentre l'inverno, che dura 89 giorni, è quella più corta*

[post a cura di Alessandro Marchini ]

*si parla di stagioni astronomiche, e non meteorologiche, ndr



  Dunque, con l'equinozio il giorno e la notte hanno raggiunto lo stesso numero di ore.
Da oggi in poi, le ore di luce continueranno a scendere, lasciando vincere il buio.

 Quando io ero piccola, per lo meno da noi, in Italia ed in buona parte di Europa, il primo novembre era Ognissanti, il due la commemorazione dei defunti, e non esisteva festa, non esisteva gioia.
 Era un periodo di doverosa tristezza che si respirava nell'aria, nel grigiore preponderante cui il rosso delle foglie imprimeva sofferenza, e giammai allegria.
 Si passava così, consapevoli che fosse dovuto, e che presto sarebbe arrivato nuovamente il momento di gioire, con il Natale: che, oltre ad essere la nascita di Gesù, era il momento degli addobbi, delle luci, dei regali, di Babbo Natale e di tutta la magia possibile, ma non era una data a caso! Infatti, il Natale Cristiano è stato sovrapposto all'antica festa pagana della Luce, quando le ore di luce tornano via via, seppur lentamente, ad aumentare, e quelle di buio lentamente a diminuire (quest'anno il solstizio d'inverno sarà il 21 dicembre alle 10,19).
 
 

 Oggi c'è Halloween, ed ancora non abbiamo fatto tempo a ritirare costumi da bagno ed ombrelloni che il consumismo imperante ci suggerisce di addobbare a festa, con zucche e mostruosità in versione 'allegria'.
 E, non so se lo sto notando solo io, ma mi pare sempre crescente il numero di persone che arrivano ad odiare l'estate, non sopportano il caldo e non vedono l'ora che torni il freddo, così possono stara al calduccio sotto una coperta calda, indossando una felpa calda, a leggere un libro o guardare la tv mentre sorseggiano una bibita calda davanti ad un camino, o un termosifone, acceso, dunque che emana caldo. Tutto questo perché amano il freddo.

 Se i gusti sono sempre rispettabili, l'oggettività parla di meno ore di luce, meno ore passate all'aperto (da tutti, a prescindere dai gusti dichiarati... Anche gli ascolti televisivi aumentano durante l'autunno/inverno perché, appunto, si esce meno) e l'impennarsi delle cosiddette 'malattie da raffreddamento'. Realtà oggettiva ed oramai atavica, per aver asserito la quale, recentemente, sono stata bloccata da una pagina che si occupa di previsioni meteorologiche in Piemonte, in quanto chi se ne occupa voleva a tutti i costi elogiare la superiorità dell'inverno sull'estate.


  Eppure con la locuzione bella stagione, da sempre, da quando ci è concesso averne memoria, è durante il semestre fra la primavera e l'estate.
 Questo, con radici davvero antiche:
 se risaliamo fino alla mitologia greca, troviamo Persefone, della quale Ade, dio degli Inferi, si innamorò tanto follemente da decidere di rapirla, e portarla con sé nel suo regno, fra gli Inferi, appunto.
 Fra le diverse versioni, inconsapevolmente e contro la sua volontà, oppure volutamente, anche lei in fondo soggiogata dal fascino di Ade, mangiò sei chicchi di melagrana.
 Ma mangiare i frutti degli Inferi, significava restarne prigionieri per sempre.
In preda alla disperazione la mamma di Persefone, ovvero la Dea dell'agricoltura Demetra, provocò un inverno che avrebbe voluto fosse interminabile, in grado di gelare tutti i raccolti.
 A porre fine alla diatriba, intervenne Zeus, Re dell'Olimpo: decise che, avendo Persefone mangiato sei chicchi di melagrana, avrebbe dovuto restare accanto ad Ade, fra gli Inferi, solo sei mesi all'anno.
Ed i restanti sei mesi avrebbe potuto continuare a trascorrerli sulla Terra, di fianco alla madre Demetra.
 Da allora, gioiosa di avere la figlia con sé, Demetra dona alla terra fiori, frutti e sole, con la primavera e l'estate.
 Quando Persefona torna fra gli Inferi con Ade, la tristezza di Demetra fa sprofondare la Terra nella rigidità e nel grigiore dell'autunno e dell'inverno.

 Questa la spiegazione che già gli antichi tentavano di dare all'alternanza delle stagioni.
La gioia associata alla primavera/estate e la tristezza associata all'autunno/inverno.

 Io ricordo mia nonna Mariuccia, che ogni anno puntualmente si rattristava con l'arrivo dell'autunno, ma, col suo sguardo sempre ottimista, diceva (in piemontese): "Quando poi arriva dicembre è diverso, con il Natale, le luci..."

 Oggi noto sempre più persone che odiano l'estate, non vedono l'ora che sia autunno, ma lo stesso incremento di interesse non si può dire ci sia verso il periodo natalizio, con anzi un crescente numero di persone che durante le festività natalizie vorrebbero barricarsi in casa.
 Ci tengo a sottolineare come i gusti siano tutti di per sé validi e rispettabili, ma mi sorge spontanea una riflessione: è come se fosse in corso una generale, e manovrata dall'alto, rincorsa a preferire le tenebre alla luce.
 

 Rifacendomi anche al Vangelo del giorno, questa mia riflessione vuole semplicemente essere un invito a seguire la Luce, farsi Luce, essere Luce.
 Fare sempre in modo che la Luce splenda, non oscurarla

sabato 21 settembre 2024

PILLOLE DI ODONTOIATRIA


 

Rubrica in collaborazione con il Dottor Giorgio Tessore dello Studio Odontoiatrico Tessore

  • pillola numero 6
    Lo scorso fine settimana le Dottoresse
     Enrica Tessore e Cristina Tessore hanno partecipato alla Expo RDH, l'evento di riferimento per i professionisti dell'igiene dentale con una relazione sulla prevenzione delle malocclusioni


    Cristina a sinistra, Enrica a destra, con il papà Giorgio Tessore

  Di seguito i consigli per un armonico sviluppo del viso, a cura della Dottoressa Enrica Tessore, specialista in ortognatodonzia e professore a contratto presso l'Università di Cagliari.


 







 Con ortognatodonzia si intende quella branca dell'odontoiatria che studia le diverse anomalie della costituzione, sviluppo e posizione dei denti e delle ossa mascellari, con lo scopo possibilmente di prevenire tali anomalie, oppure andarle ad attenuare o addirittura eliminare.
 Approfondimenti sul sito ufficiale dello Studio Odontoiatrico Tessore

venerdì 13 settembre 2024

POGGIO ODDONE: un quarto di secolo di Rievocazione Storica


 

 A Perosa Argentina, dal 2022 'città del formaggio', la Associazione Culturale Poggio Oddone celebra la venticinquesima edizione della Rievocazione Storica 'Terra di Confine' con un programma eterogeneo che guarda al futuro, con radici ben salde nel passato

  "Questa venticinquesima edizione è un bel traguardo, raggiunto grazie all'impegno collettivo - commenta orgoglioso il Presidente dell'Associazione Culturale Poggio Oddone, Fabrizio Bertalotto - Ci tengo innanzitutto a ringraziare tutti i figuranti ed i volontari a tutti i livelli, che ogni volta rendono possibile questa manifestazione, dietro alla quale c'è davvero tanto lavoro. Ma anche l'imprescindibile appoggio delle varie Amministrazioni Comunali che si sono susseguite negli anni, Città Metropolitana di Torino e la Regione Piemonte, ed infine come non sottolineare il contributo più che prezioso di commercianti ed artigiani locali".


Programma al via venerdì 13 settembre alle 21, con uno sguardo al passato, a quella che è stata la gloriosa 'Compania Teatral Piemonteisa' di Perosa Argentina


   

 Negli spazi della palestra della scuola primaria, in viale Duca d'Aosta, 1, sotto la direzione artistica di Alessandra Galliano, che della Compania Teatral Piemonteisa è stata attrice, verrà introdotto il ricordo della compagnia teatrale dialettale che ha fatto la storia del paese, e sarà proiettata l'ultima commedia, andata in scena nel 2016, L'Òsto del doi da piche, per la regia dello scomparso Flavio Galliano.



 Sabato 14 si entra nel vivo della rassegna con l'apertura, alle 15, delle tante mostre allestite negli spazi della dimora storica Villa Willy, all'interno del Parco Tron

  "Ormai come Associazione stiamo organizzando eventi tutto l'anno, ma questo della Rievocazione Storica, abbinato alla Fiera del Plaisentif, è un po' il fulcro di tutta la nostra attività, e una sorta di seconda festa per Perosa, che si ritrova al centro, quale 'madre' del progetto Plaisentif, pur non avendo produttori sul territorio" prosegue Bertalotto.

 


  Il Plaisentif - altrimenti conosciuto come formaggio delle viole, in quanto prodotto con il latte a crudo munto durante i mesi di giugno e luglio dalle vacche che pascolano fra le Alte Val Chisone e Val Susa, quando, appunto, i prati sono cosparsi di rose - deriva da una antica ricetta risalente alla fine del '500, e recuperata nei primi anni 2000 proprio dalla Associazione Poggio Oddone con l'indispensabile collaborazione del compianto produttore Ivano Challier, conosciuto con il soprannome 'il Baffo'.
 La vendita del Plaisentif 'nuovo' avviene ogni anno a partire dalla terza domenica di settembre, proprio durante la Fiera del Plaisentif che si svolge a Perosa Argentina, in concomitanza con la rievocazione storica Poggio Oddone dedicata alla terra di confine.


 "Negli anni, grazie alla sinergia con il territorio, dalle autorità, ai produttori, agli artigiani e commercianti e, come detto prima, i volontari, la manifestazione si è evoluta, diventando un momento importante per mettere sotto ai riflettori non solamente il Plaisentif, ma diversi prodotti dell'enogastronomia locale, oltre che attirare turisti sul territorio - spiega ancora Bertalotto - Noi, come associazione, in occasione della fiera facciamo ancora i gofri, ma diversamente sono ristoranti e locali di Perosa Argentina che presentano menu a tema per l'occasione".



  Fabrizio Bertalotto prosegue illustrando il programma di questa venticinquesima edizione: "Quest'edizione segna il ritorno al corteo storico, interrotto durante la pandemia: al mattino i vari gruppo storici in costume parteciperanno alla Santa Messa nella Parrocchia di San Genesio, ed al termine il corteo da lì raggiungerà il luogo della Festa, che da un po' di anni comprende i due parchi, Tron e Gay, e via Re Umberto che li unisce.
La novità di quest'anno è il ricordo della Compania Teatral Piemonteisa, affinché non entri nel dimenticatoio.
In generale abbiamo stilato un programma il più possibile eterogeneo, che possa interessare tutte le età, ed accogliere le famiglie con bambini, che avranno diversi momenti dedicati.
Ci saranno attività di cucina, vita da campo, per tuffarsi nelle atmosfere medievali, ed a tal proposito è previsto uno spettacolo con il fuoco il sabato sera, in zona Villa Willy/piazza Lidia Po
ët"


Per l'occasione, la caffetteria Dolce Amaro organizza una serata con dj set


 "Molto lo spazio dedicato all'arte, fra mostre e presentazioni letterarie, toccando sempre vari gusti ed argomenti.
 Il sabato alle 16 ci sarà un convegno storico, ospitato dalla palestra della scuola primaria, denominato Frammenti di storia, che vedrà molti interventi interessanti.
Ci saranno poi, la sera, scene rievocative con attori, per richiamare il ricordo dell'epoca, fra nobili e margari.
 La domenica, fra le tante altre cose, alle 16,30 in Villa Willy si terrà la presentazione del libro 'C'era una volta Perosa' che raccoglie un secolo di immagini di Perosa Argentina, raccolte da Italo Bernardi.
Ribadisco: un programma molto ricco ed eterogeneo
- sottolinea Bertalotto -  che darà spazio anche a dimostrazioni pratiche con la squadra AIB di Perosa Argentina, e l'équipe della Croce Verde di Perosa Argentina, fra simulazioni di soccorso e dimostrazione di disostruzione pediatrica.
Grande spazio agli animali, con il laboratorio didattico a cura di Alberto Rossetto, e la partecipazione del neonato Spazio Culturale Campana che presenta una dimostrazione pratica di pet therapy.
Poi laboratori artigianali, e ancora arte, in collaborazione con la locale Galleria Lilium, che presenta, nei pressi di Villa Willy, un estratto della mostra Haiga a la modo, fra dipinti e letture di poesie in lingua occitana".

il programma completo





  Tanti i laboratori e le attività diverse tra loro e tutte molto interessanti.
Per imparare a fare il formaggio con Daniela delle Montagne, è necessario prenotarsi contattando la Associazione Culturale Poggio Oddone ai numeri 3335222723 - 3402634073 - 3338560591


 Sarà completamente interattiva, l'attività di pet therapy organizzata dallo Spazio Campana in collaborazione con Lilium Art Gallery.
 "Ci saranno la mia Milù, e Ice, della mia collega Chiara Mantuano - introduce la professoressa Gabriella Cascio - Cani che sono abituati a lavorare con bambini, anziani e persone affette da disabilità. Chiederemo dunque alle persone di sedersi su queste sedie che saranno disposte a semicerchio, e si potrà assistere in modo pratico al grande e prezioso lavoro che questi animali svolgono quotidianamente"

mercoledì 11 settembre 2024

Un viaggio fra Occitania e Giappone, con la mostra multisensoriale ospitata dalla Galleria d'Arte Lilium

 

Dipinto di Piero Bertin - Poesia di Marco Mastrocola

'HAIGA A LA MODO': Piero Bertin e Marco Mastrocola presentano la tradizione giapponese 'haiga', rivisitata in chiave locale

  Un'iniziativa che vede le sue radici, nello Spazio d'Arte Lilium, che si appresta ad accogliere la rassegna nella Galleria in via Roma, 55 a Perosa Argentina (TO).

 "La mostra haiga a la modo non vuole essere solo una celebrazione dell'arte, ma un vero e proprio atto di resistenza culturale - spiega Giuliana Salvai, Direttrice Lilium - in un mondo sempre più frenetico e digitale, Piero Bertin e Marco Mastrocola ci offrono l'opportunità di fermarci. Fermarci a riflettere, fermarci ad ammirare: la libertà della contemplazione. Un richiamo a sognare, riflettere, emozionarsi".

 Con haiga si intende la tradizione giapponese di abbinare ad un'immagine - può essere un dipinto, un disegno, una foto - una poesia che ne esalti il significato, aiutando a veicolarne le emozioni.
 Non si tratta di una poesia qualunque, bensì di haiku, ovvero un componimento poetico nato in Giappone nel XVII Secolo, che rispetta la regola '5-7-5' ovvero tre versetti per un totale di 17 'more', unità di misura della metrica classica, spesso equiparata alla sillaba, anche se una sillaba può contenere anche due more.

 "La composizione poetica haiku è nata nel XVII Secolo in Giappone, inizialmente come titolo riassuntivo di poemi, fino a diventare uno stile a sé, nel suo apprezzato ruolo di saper ridurre il tutto all'essenziale, veicolando messaggi ed emozioni nel modo più corretto. Successivamente, a questo stile si sono ispirati i nostri Maestri dell'ermetismo, come ad esempio Giuseppe Ungaretti" spiega Marco Mastrocola, ingegnere areonautico di professione, poeta per passione, ambito nel quale ha ricevuto molteplici riconoscimenti dal 1998 ad oggi.

Marco Mastrocola

 Nato a Torino il 18 gennaio 1964, Marco Mastrocola è da sempre un assiduo frequentatore della Valle Po, fra  Ostana, paese di origine della madre, e Oncino, paese di origine della moglie Laura.
 "Così mi sono appassionato ai luoghi, al popolo ed alla cultura Occitana - spiega Mastrocola - ed oltre a scrivere poesie in lingua occitana, dal 1997 scrivo articoli e recensioni di attualità e cultura montana, con diverse collaborazioni, come il periodico occitano Ousitanio Vivo, il Giornale di Oncino, e il periodico Verdon per l'area provenzale francese con riferimento all'occitano alpino per il versante italiano".

 Se le poesie in lingua occitana sono dunque ormai parte integrante della storia e dell'attività di Mastrocola, l'avvicinamento allo 'stile' haiku è una passione degli ultimi anni.

 Mentre in questo 2024 ricorrono vent'anni esatti dalla prima mostra, all'epoca itinerante e con poesie in lingua italiana, con il pittore Piero Bertin, già protagonista della Galleria Lilium con la personale Sentiero di emozioni

Piero Bertin

 "Quando, lo scorso mese di dicembre, Marco Mastrocola è venuto a vedere la mia mostra da Lilium, ci è venuta voglia di ripetere l'esperienza del passato, e così, a distanza di vent'anni esatti dalla prima volta, eccoci qui. - commenta Piero Bertin - A me è sempre piaciuto abbinare arti diverse tra loro, ad esempio io dipingo sempre ascoltando musica".

Inaugurazione sabato 14 settembre alle 17 da Lilium Art Gallery in via Roma, 55 a Perosa Argentina (TO)

 La mostra haiga a la modo vedrà l'abbinamento tra trenta opere di Piero Bertin, tradizionalmente un sentiero emozionale in divenire, espresso attraverso l'arte astratta, abbinate ad altrettante poesie haiku di Marco Mastrocola, scritte in occitano e tradotte in italiano.
 L'inaugurazione vedrà un piccolo rinfresco offerto a tutti i visitatori.
L'esposizione, sempre ad ingresso libero, proseguirà fino al 22 settembre, tutti i sabati e le domeniche con orario 15/18.

anteprima mostra 'haiga a la modo'


 "Domenica 15 parteciperemo ai tradizionali festeggiamenti per la Rievocazione Storica Poggio Oddone, portando una parte di mostra in mezzo alla festa - sottolinea Giuliana Salvai - alle 16 alcune opere saranno esposte sul palco antistante la dimora storica Villa Willy, all'interno del Parco Tron, dove si terrà anche la lettura di alcune poesie. Un'occasione per dimostrare, un'altra volta ancora, l'importanza di portare l'arte in mezzo alla gente, che è sostanzialmente la missione che anima Lilium. E questo ci auguriamo sia solo l'inizio di una divulgazione itinerante, capillare, ed auspicabilmente anche a livello scolastico, se ci verrà richiesto"

mercoledì 4 settembre 2024

PILLOLE DI ODONTOIATRIA

 


Rubrica in collaborazione con il Dottor Giorgio Tessore dello Studio Odontoiatrico Tessore


  • pillola numero 5
    Oggi parliamo di erosione dei denti, una patologia in aumento fra la popolazione adulta, con effetti anti-estetici ma anche ripercussioni in termini di iper-sensibilità alla masticazione e alle variazioni di temperatura




scheda a cura del Dottor Giorgio Tessore



scheda a cura del Dottor Giorgio Tessore



"Se indubbiamente il limone è un frutto ricco di virtù, le proprietà dimagranti del suo succo bevuto caldo, sono un falso mito - sottolinea il Dottor Giorgio Tessore - mentre il calore ne amplifica l'acidità, e bisogna quindi prestare attenzione alle conseguenze, in termini di erosione dentale, ed anche se si soffre di reflusso gastroesofageo" 

scheda a cura del Dottor Giorgio Tessore

scheda a cura del Dottor Giorgio Tessore

"Nell'ambito di una dieta sana ed equilibrata, è bene prestare alcuni accorgimenti: ad esempio io mangio pomodori quasi tutti i giorni, ma sarebbe bene non condirli con l'aceto, perché si tratta di un cibo acido di suo. Ci sono bibite che sarebbe meglio evitare, o che si possono consumare per appagare il piacere, ma con molta moderazione - prosegue il Dottor Tessore - Infine, è bene prestare attenzione ai sintomi che potrebbero essere indice di reflusso gastroesofageo: fra i più sottovalutati e meno istintivamente correlati alla questione digestiva, l'abbassamento della voce, e la tosse. In questi casi, è sempre bene consultare il proprio medico, che potrà procedere con la giusta diagnosi, ed eventualmente la prescrizione di farmaci".

scheda a cura del Dottor Giorgio Tessore