sabato 23 settembre 2023

RIGASSIFICATORE AL LARGO DI VADO LIGURE: le proteste dei cittadini


   

 L'appuntamento è per lunedì 25 alle 10, in via Freschi a Genova

  Si proseguirà poi con il presidio in Piazza De Ferrari, in occasione del Consiglio Comunale monotematico, dedicato proprio all'oggetto della protesta, ovvero il rigassificatore Snam installato a bordo della nave Golar Tundra, attualmente al porto di Piombino. 

 Secondo quanto attualmente previsto, nave e rigassificatore dovrebbero essere spostati al largo di Vado Ligure nel 2026 - ma i lavori dovrebbero cominciare già la prossima primavera -  ad una distanza molto ridotta dalla costa, fra i 2,5 ed i 4 km.
 Allacciato al rigassificatore (il cui ruolo è quello della riconversione del gas dallo stato liquido, usato per trasportarlo, allo stato gassoso) vi sarà un tubo sottomarino in acciaio a circa 250 metri di profondità, che emergerà proprio nel territorio di Vado Ligure. 
 Una volta arrivato a terra, il gas attraverserà i Comuni di Vado Ligure, Quiliano, Altare, Carcare, Cairo Montenotte, per poi ricongiungersi al gasdotto già esistente che sale fino ad Alessandria.

 Fra le motivazioni della protesta, organizzata dal movimento spontaneo che è possibile seguire sul gruppo Facebook Fermiamo il mostro del gas davanti a Savona!https://www.facebook.com/groups/970658104201141 ] si possono leggere:        

  • è un'opera pericolosa
  • è contro la transizione ecologica
  • danneggia l'ecosistema marino 
  • è contro la vocazione turistica della Liguria   

 Sicuramente, quando si parla di energia, un po' come quando si parla di rifiuti, si entra in questioni spinose, perché tutti vogliono usufruire dei benefici, ma nessuno poi vuole scontare l'altra faccia della medaglia, ed è questa la giustificazione adottata da Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria e commissario all'opera per il Governo, risoluto a portare a termine l'operazione che, come si può leggere in molte sue dichiarazioni, ai giornali e sui suoi profili social, semplifica il tutto con le frasi "se volete farvi la doccia calda, preparare da mangiare, e accendere il riscaldamento...".
 
Toti finora si è rifiutato di parlare della questione con i cittadini, arrivando a paragonare ai terrapiattisti chiunque si opponga a questa operazione. Lunedì ovviamente presenzierà il Consiglio Comunale, ed è questa l'occasione che gli attivisti attendono.

 Ad essere preoccupati per questa operazione sono però in molti ed a tutti i livelli

 Fabio Fazio, originario di Celle Ligure, nella sua intervista dello scorso 10 settembre al quotidiano nazionale La Stampa, asserisce di non capire la ragione secondo la quale sia stata individuata la zona come idonea, e fa un giochetto di parole: "Area marina protetta, spiagge bandiera blu, turismo e croceristi, baia della ceramica, rigassificatore: qual è l'intruso?"

 Fra i primi a preoccuparsi del progetto, l'associazione ReCommon, con una lunga serie di motivazioni concrete che si possono leggere al link https://www.recommon.org/il-rigassificatore-di-snam-traslochera-da-piombino-a-vado-ligure/

 Ad occuparsi della questione a più riprese, anche il quotidiano online savonese Savonanews, l'ultima notizia è proprio di oggi:

https://www.savonanews.it/2023/09/23/leggi-notizia/argomenti/attualit/articolo/rigassificatore-prosegue-la-protesta-un-no-umano-contro-il-progetto-sulla-spiaggia-di-zinola-fo.html

 Sempre Savonanews lo scorso 19 settembre aveva intervistato l'esperto Marco Stevanin, ingegnere, che, assieme ad una équipe di altri sette esperti, si è occupato delle osservazioni al progetto per il rigassificatore per conto dei Comuni di Bergeggi, Quiliano e Savona, definendo "bizzarro il fatto che Savona non sia tra i Comuni compresi nella conferenza dei servizi".
 Sempre secondo Stevanin, il quadro ex ante in base al quale vengono fatte le valutazioni ambientali e sanitarie non è corretto, e a tal proposito asserisce "non vorrei essere nei panni dei commissari della Valutazione di Impatto Ambientale".
 
A preoccupare, inoltre, sono le tempistiche strette entro le quali si dovrebbero terminare i lavori.
 Al link dell'articolo Savonanews, è possibile scaricare il file completo delle osservazioni tecniche poste dal Comune di Savona: https://www.savonanews.it/2023/09/19/leggi-notizia/argomenti/attualit/articolo/le-osservazioni-di-savona-sul-rigassificatore-lesperto-stevanin-non-vorrei-essere-nei-panni-di.html

 Proteste e dubbi sono già stati sollevati anche dal'Ente Autostrada Dei Fiori, che teme interferenze e problemi alla viabilità.




 Ad essere preoccupati moltissimi semplici cittadini, come la Dottoressa Claudia Grosso, autrice dei video precedenti, girati domenica 10 settembre, in occasione della catena umana che ha visto la partecipazione di ben sedicimila persone lungo le spiagge nel tratto fra Noli e Varazze.

 La Dottoressa Grosso è di Pinasca, nel pinerolese, in provincia di Torino, dove per tanti anni ha svolto la professione di medico veterinario; ma parte del suo cuore è proprio nel savonese, che oggi considera la sua seconda casa.
 Le sue preoccupazioni, però, sono di tipo ambientale con radici più estese rispetto ai luoghi vissuti, come dimostra l'e-mail che ha inviato al Wwf, speranzosa di ricevere supporto, e della quale riportiamo il testo integrale.

 Buongiorno, sono Claudia Grosso, veterinaria in pensione, animalista, ambientalista, nonché cittadina italiana.
Mi permetto di chiedere il vostro aiuto in merito al rigassificatore di Vado Ligure, Ravenna, Piombino ed a tutti gli altri nel nostro mare. Ho partecipato a tutte le iniziative civili ed apolitiche svolte in questi giorni a Savona, che mi son resa conto essere di poco peso, visto che il resto d'Italia non conosce il problema e sembra che ormai "i giochi siano stati fatti"!
Ma davvero non potere fare nulla per impedire questo disastro ambientale? Sversare ogni giorno per anni ipoclorito di sodio, abbassare di almeno 7 gradi la temperatura del mare ed immettere gas nell'atmosfera e distruggere quello che viene chiamato "il santuario dei cetacei" non muove la coscienza di tutti?
Non tanto per noi, generazione colpevole di aver lasciato fare chinando la testa, ma per i nostri figli!
Per favore aiutateci a diffondere queste preoccupazioni e fermare questo scempio!
Grazie di cuore. C.G.

 Al nostro blog Grosso racconta: "Le cose non si stanno svolgendo in maniera democratica, non viene dato ascolto a nessuno degli oppositori, ma la situazione è grave, è allucinante! Tutti i giorni verrò sversato ipoclorito di sodio nell'acqua di mare, acqua la cui temperatura verrà abbassata di sette gradi. Si parla tanto di 'transizione ecologica', ma la realtà è terribile! Per Piombino, per Ravenna, per Porto Empedocle. Per Vado Ligure, che fa parte del Santuario dei Cetacei! Abominevole per il nostro mare e per la nostra salute - e prosegue - Si usa la scusa della guerra fra Russia e Ucraina, a causa della quale non acquistiamo più il gas dalla Russia, quindi ora si tratta di farlo arrivare in forma liquida dal Texas. Questa è la scusa usata da Toti, dicendo come questo sia l'unico modo di continuare a farci la doccia con l'acqua calda e cuocere gli spaghetti".
 
La Dottoressa Grosso sottolinea però come le prospettive dovrebbero essere ben altre: "L'Unione Europea ha firmato una dichiarazione secondo la quale, entro il 2050, l'energia dovrà essere 'green', e noi cosa facciamo? Anziché investire i soldi in pannelli fotovoltaici, pompe di calore, sfruttare il vento con l'energia eolica, noi prendiamo il gas dal Texas. E, sempre per essere 'green', in Germania riaprono le miniere di carbone".
 
E conclude, lapidaria: "Siamo completamente allo sbando: altro che l'Africa in Italia! Stiamo diventando noi, il terzo mondo!"

 
Per quanti lunedì mattina vorranno e potranno essere presenti a Genova, la manifestazione avrà inizio alle 9,30, sotto la sede della Regione Liguria, in via Fieschi, e si sposterà in Piazza De Ferrari, dove si concluderà per mezzogiorno; lo spostamento non potrà avvenire in corteo.
 La manifestazione dovrà essere pacifica rispettosa dell'ambiente senza produrre e abbandonare rifiuti, e della circolazione di mezzi e persone.
 I partecipanti sono invitati a portare cartelli, striscioni e fischietti, ad indossare magliette bianche con slogan contro il rigassificatore, e vestiti/accessori blu, in vista, per ricordare il colore del mare, che si vuole proteggere e difendere.
 Lo slogan che verrà pronunciato a gran voce sarà infatti sempre DIFENDIAMO IL NOSTRO MARE.

 Chi non potrà essere presente a Genova, anche nel resto d'Italia potrà far sentire la propria voce sfoggiando il colore blu del mare, e parlando/condividendo l'argomento di persona o sui social per sensibilizzare la coscienza collettiva.


                                                                                                                                                                                                                                                             


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