lunedì 14 agosto 2023

Le bocce, e l'importanza della socialità ad ogni età

Imperia: giocatori e spettatori del Prino chiedono servizi e cure per il loro bocciodromo




    In attesa del tradizionale torneo che si svolgerà i prossimi 16 e 17 agosto, anche in questi giorni il bocciodromo di Borgo Prino ad Imperia si presenta affollato di giocatori e spettatori.
 Un piccolo rettangolo in riva al mare, alle spalle di quella che è la spiaggia libera dedicata ai cani, frequentato tutto l'anno, anche da molte persone avanti con gli anni, che in quel punto di incontro trovano non solamente lo svago di giocare a bocce, ma soprattutto il modo di interagire, stringere amicizie, fare comunità.
 Ci sono i residenti imperiesi, c'è chi frequenta Imperia tutto l'anno pur vivendo altrove, chi riesce a venirci solo durante brevi vacanze, ma non mancherebbe mai l'appuntamento con Borgo Prino ed il suo bocciodromo, e ci sono i turisti, di passaggio, che da quell'angolo reso così animato ed armonioso dai suoi frequentatori, vengono attratti e posizionano nei paraggi sedie e sdraio sotto i pochi alberi che si trovano non lontano, per assistere alle partite ma anche semplicemente per chiacchierare.






  In foto, i veterani, fra i più assidui ed antichi frequentatori del piccolo bocciodromo di Borgo Prino, che hanno parlato con me, raccontando cosa manca per rendere quel luogo di incontro e svago più confortevole.
 Da sinistra, Marco, che abita a Torino "ma vengo a Imperia da cinquantanove anni, praticamente da quando sono nato" sottolinea orgoglioso. Flavio, 92 anni all'anagrafe ma lo spirito di un ragazzo, abita a Imperia in frazione Piani, proprio sopra a Borgo Prino, come Giovanni, a destra nella foto, e Giuseppe, che in foto non ha voluto apparire. Dietro di loro, fa capolino Francesco, anche lui di Torino ma assiduo frequentatore di Imperia e più precisamente del Prino.

 "Dovrebbero raddoppiare le panchine per gli spettatori, metterle anche dall'altro lato, perché c'è tanta gente a vederci anche normalmente... Mercoledì e giovedì poi ci sarà il torneo che facciamo tutti gli anni, che attira ancora più spettatori! Certo, manca l'ombra, adesso hanno fatto dei lavori per fare un angolo fumatori, ma non fa ombra, e non sarebbe male avere un po' di riparo, considerando oltretutto che ci sono molti anziani - commentano, e sottolineano - qua giochiamo tutto l'anno, eh, mica solo in estate!"

 La miglioria che però riterrebbero indispensabile, è l'acqua: "Serve a bagnare il terreno di gioco. Quando ci sono io, non è un problema, vado a prenderla. Ma quando ci sono solo i giocatori più anziani fanno davvero fatica - spiega Marco - Sarebbero molto utili anche dei servizi igienici, ma capisco che possa essere più difficoltoso realizzarli. Ma almeno l'acqua servirebbe proprio".
 "E l'illuminazione! -
proseguono - questa è una zona proprio buia, e oltre ad essere utile a giocare anche la sera, qualche lampione in più servirebbe anche per la passeggiata, perché qua la sera non si vede davvero niente".


 Dopo questa breve chiacchierata, tornano a giocare e divertirsi, in un'atmosfera amichevole e leggiadra che non fa distinzioni di generazioni e provenienze.
 La recente pandemia e le conseguenti restrizioni, ci hanno ricordato quanto l'Uomo sia l'animale sociale per eccellenza: abbiamo un vicendevole bisogno di interagire gli uni con gli altri, e questi luoghi di aggregazione spontanea sono un patrimonio da tutelare.

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