lunedì 7 aprile 2025

LILIUM 'fa 30' insieme a Elisa Villaverde, con una mostra fotografica che è anche un libro e un comitato

 

Foto di Elisa Villaverde

  "Il mio desiderio più grande, è conoscere Anna Valle. Se dovessero fare un film sulla mia vita, vorrei fosse lei ad interpretarlo.
 Ci ho messo quarant'anni a farmi operare, sessanta a veder realizzato un libro che racconta la mia storia e comprarmi la prima collana di perle. Ma volere è potere, e adesso vorrei diventare famosa, andare in televisione: ho sofferto ed anche combattuto tanto, credo di meritarmelo".

Daria Collet

  Questa è la storia di Daria, nata nel corpo di Dario.
Daria che 'voleva i tacchi a spillo', e non si è mai arresa, nonostante la medicina ufficiale la considerasse una malata di mente, e la cosa venisse sottolineata dagli insegnanti, per poi abbattersi come un ciclone in famiglia.
 Lì, dove l'umanità si è girata troppo spesso dall'altra parte, Daria ha combattuto per l'inalienabile diritto di essere semplicemente sé stessa. Pregi e difetti, senza dover rendere conto a nessuno.

da sinistra: Elisa Villaverde, Daria Collet, Giuliana Salvai


  La talentuosa Elisa Villaverde, fotografa sartoriale di brand e fotografa ufficiale per Lilium, ha conosciuto Daria Collet ad un matriomonio ed ha avuto un'intuizione: raccontare la sua storia in un libro, scatto dopo scatto; da una difficoltosa infanzia e gioventù ai giorni nostri, passando dal percorso di transizione.

 Nasce così Io volevo i tacchi a spillo: progetto istrionico che comprende 

Daria Collet fotografata da Elisa Villaverde


 Perché siamo, possiamo e dovremmo essere tutti DARIA.

 "Per me essere DARIA significa essere sé stessi, senza nascondersi, e trovare il coraggio di affrontare le situazioni anche quando sembrano troppo grandi, o difficili da superare da soli. Le DARIA di oggi, per me, sono tutte quelle persone che non si arrendono, nonostante le mille difficoltà. Sono coloro che combattono per far accettare le proprie peculiarità, in una società che ci vorrebbe tutti omologati"
spiega Elisa Villaverde.

 "Siamo molto orgogliosi di celebrare la nostra trentesima mostra con questo progetto della nostra fotografa, Elisa Villaverde - commenta la Direttrice Lilium Giuliana Salvai - Si tratta di un progetto nel quale crediamo molto, perché rende all'arte il suo ruolo di sensibilizzazione sociale. DARIA non è solo DARIA, Daria può essere Sonia, Giuseppe, Alberto, Enrica, Andrea. DARIA è chiunque nella vita venga discriminato, e si trovi a combattere per vedere affermati diritti che dovrebbero essere congeniti. E noi siamo felici di seminare la nostra piccola goccia nel mare, per fare la nostra parte nel sensibilizzare la società, nel fare sentire chi è emarginato meno solo".

Daria Collet fotografata da Elisa Villaverde


 
 Durante l'inaugurazione di sabato 12, verrà servito un buffet di prodotti locali, e saranno presenti Elisa Villaverde, che racconterà ai visitatori il 'dietro le quinte' di questo suo percorso artistico, e Daria Collet, pronta ad autografare le copie del libro, che uscirà proprio quel giorno.
 Chi volesse, può preordinare il libro a Perosa Argentina nella Cartolibreria A&C di Francesca Toppino e in tutta Italia al link Amazon

 La mostra proseguirà fino al 27 aprile (escluso il fine settimana di Pasqua). Per ulteriori informazioni, dettagli e orari, contattare la Galleria al numero 3274472293.
 INGRESSO LIBERO

Daria Collet

  Com'è cambiata negli anni la società, in termini di accettazione?

"Qualche miglioramento c'è stato, ma non un granché. Ricordo ancora il ginecologo che mi ha visitata, dopo l'operazione, e senza alcun tatto si è detto curioso di vederla, perché non ne aveva mai vista una.
Ma io non sono un fenomeno da baraccone!
La verità, in generale, è che la gente è invidiosa. E adesso lo è ancora di più!
Ma io ho imparato a fregarmene: vivo con due gatti e un cane, e sono, mi sento di essere 'la Contessa di Balma'. Non mi nascondo più, e soprattutto non mi accontento: voglio sognare in grande".

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