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Foto di Elisa Villaverde |
"Il mio desiderio più grande, è conoscere Anna Valle. Se dovessero fare un film sulla mia vita, vorrei fosse lei ad interpretarlo.
Ci ho messo quarant'anni a farmi operare, sessanta a veder realizzato un libro che racconta la mia storia e comprarmi la prima collana di perle. Ma volere è potere, e adesso vorrei diventare famosa, andare in televisione: ho sofferto ed anche combattuto tanto, credo di meritarmelo".
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Daria Collet |
Questa è la storia di Daria, nata nel corpo di Dario.
Daria che 'voleva i tacchi a spillo', e non si è mai arresa, nonostante la medicina ufficiale la considerasse una malata di mente, e la cosa venisse sottolineata dagli insegnanti, per poi abbattersi come un ciclone in famiglia.
Lì, dove l'umanità si è girata troppo spesso dall'altra parte, Daria ha combattuto per l'inalienabile diritto di essere semplicemente sé stessa. Pregi e difetti, senza dover rendere conto a nessuno.
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da sinistra: Elisa Villaverde, Daria Collet, Giuliana Salvai |
La talentuosa Elisa Villaverde, fotografa sartoriale di brand e fotografa ufficiale per Lilium, ha conosciuto Daria Collet ad un matriomonio ed ha avuto un'intuizione: raccontare la sua storia in un libro, scatto dopo scatto; da una difficoltosa infanzia e gioventù ai giorni nostri, passando dal percorso di transizione.
Nasce così Io volevo i tacchi a spillo: progetto istrionico che comprende
- la mostra fotografica che verrà inaugurata negli spazi Lilium di via Roma, 55 a Perosa Argentina (TO) sabato 12 aprile alle 17 con tutti gli scatti di Elisa Villaverde che vedono protagonista Daria Collet
- il libro, edito da LAReditore per la collana Jeet Write Do, che affianca alle immagini le parole scritte dalla scrittrice e editor Vanessa Genre e parteciperà al prossimo Salone Internazionale del Libro
- il Comitato, nato dall'albero della associazione artistico-culturale Lilium, del quale Vi avevo già raccontato su questo blog, al link
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Daria Collet fotografata da Elisa Villaverde |
"Per me essere DARIA significa essere sé stessi, senza nascondersi, e trovare il coraggio di affrontare le situazioni anche quando sembrano troppo grandi, o difficili da superare da soli. Le DARIA di oggi, per me, sono tutte quelle persone che non si arrendono, nonostante le mille difficoltà. Sono coloro che combattono per far accettare le proprie peculiarità, in una società che ci vorrebbe tutti omologati" spiega Elisa Villaverde.
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Daria Collet fotografata da Elisa Villaverde |
Chi volesse, può preordinare il libro a Perosa Argentina nella Cartolibreria A&C di Francesca Toppino e in tutta Italia al link Amazon
INGRESSO LIBERO
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Daria Collet |
Com'è cambiata negli anni la società, in termini di accettazione?
"Qualche miglioramento c'è stato, ma non un granché. Ricordo ancora il ginecologo che mi ha visitata, dopo l'operazione, e senza alcun tatto si è detto curioso di vederla, perché non ne aveva mai vista una.
Ma io non sono un fenomeno da baraccone!
La verità, in generale, è che la gente è invidiosa. E adesso lo è ancora di più!
Ma io ho imparato a fregarmene: vivo con due gatti e un cane, e sono, mi sento di essere 'la Contessa di Balma'. Non mi nascondo più, e soprattutto non mi accontento: voglio sognare in grande".