"La fotografia dona il potere di interrogarsi, sia per chi la scatta, che per chi la guarda".
A parlare è Elisa Villaverde, fotografa 'sartoriale' di brand ed elementi, con uno spiccato animo artistico e la propensione a curarsi di temi sociali.
Nasce così il suo comitato, della quale è anima e Presidente, denominato "Io volevo i tacchi a spillo".
Massima cura nella scelta del nome e del logo, per un progetto che racchiude cuore ed entusiamo della giovane ed istrionica Elisa.
"Penso che il ruolo dell'arte in generale, quindi anche dell'arte fotografica, che è quella che mi compete, non sia quello di dare risposte o proporre soluzioni - prosegue Villaverde - ma di porre domande, fino a creare un confronto in grado di generare una consapevolezza collettiva. In continua evoluzione, come lo è l'arte stessa".
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Elisa Villaverde |
"Io volevo i tacchi a spillo" era nato inizialmente come progetto fotografico, ma molto presto quei tacchi hanno cominciato a crescere, per diventare un libro, edito da LAReditore - importante realtà editoriale perosina - che verrà presentato in occasione della relativa mostra fotografica che vedrà la luce il prossimo mese di aprile negli spazi della Lilium art Gallery in via Roma, 55 a Perosa Argentina (TO).
Lilium non è semplicemente una Galleria d'Arte, ma uno spazio artistico-culturale molto attivo che, in poco più di un anno e mezzo di attività, si è già affermato come fucina di eventi e di talenti.
Dal grande albero Lilium, il primo ramo è fiorito lo scorso mese di luglio, Spazio Campana, con sede in via Roma, 17 a Perosa Argentina (TO): spazio dedicato all'arte, ma anche alla divulgazione medico-scientifica.
Mentre Elisa Villaverde è sempre stata la fotografa ufficiale di Lilium, ed oggi il comitato "Io volevo i tacchi a spillo" è un nuovo ramo che fiorisce dall'albero di Lilium.
"Credo molto nella spinta sociale dell'arte, nel suo potere di creare consapevolezza - spiega Giuliana Salvai, Direttrice Lilium - e credo molto nel progetto di Elisa, che abbiamo deciso di appoggiare, perché è un progetto che va ben oltre l'arte da ammirare, per farsi 'ascolto'. Ascolto delle minoranze, di chiunque nella vita si possa sentire escluso, dal ragazzino bullizzato a scuola, alla donna maltrattata a casa, a chiunque subisca discriminazioni".
Il comitato "Io volevo i tacchi a spillo" si occuperà di organizzare mostre, eventi e progetti con finalità di sensibilizzazione della comunità e supporto ai soggetti più deboli e discriminati.
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