"Volevo i tacchi a spillo": quando l'arte si fa comitato e portavoce di diritti civili

"La fotografia dona il potere di interrogarsi, sia per chi la scatta, che per chi la guarda". A parlare è Elisa Villaverde , fotografa 'sartoriale' di brand ed elementi, con uno spiccato animo artistico e la propensione a curarsi di temi sociali. Nasce così il suo comitato, della quale è anima e Presidente, denominato "Io volevo i tacchi a spillo" . Massima cura nella scelta del nome e del logo, per un progetto che racchiude cuore ed entusiamo della giovane ed istrionica Elisa . "Penso che il ruolo dell'arte in generale, quindi anche dell'arte fotografica, che è quella che mi compete, non sia quello di dare risposte o proporre soluzioni - prosegue Villaverde - ma di porre domande, fino a creare un confronto in grado di generare una consapevolezza collettiva. In continua evoluzione, come lo è l'arte stessa". Elisa Villaverde "Io volevo i tacchi a spillo" era nato inizialmente come progetto fotografico, ma mo...