sabato 23 giugno 2018

L'eleganza della campagna in un click





PINEROLO _ “L’eleganza di una campagna di altri tempi”. Questo il titolo – in grado di incuriosire senza svelare troppo – della nuova mostra fotografica dell’artista pinerolese Carlo Ferro.
Nato il 2 gennaio 1944, cresciuto in mezzo alla natura, per motivi di lavoro si è ritrovato a vivere in città, ma è poi in mezzo alla natura del pinerolese che ha voluto fare ritorno.
Aprirà domani, domenica 24 giugno, alle 10, la nuova mostra di Ferro, a Pinerolo il via Galoppatoio, 20, all’interno della storica dimora “Il Torrione”, un complesso di origine medievale, che ha raggiunto l’attuale grandezza e forma neoclassica agli inizi dell’Ottocento. Fu Villa del marchese Doria Lamba di Pinerolo, che la acquistò nel 1856.
«È la mia ennesima mostra, la quarta a Villa Doria» specifica Ferro, di poche parole perché preferisce esprimersi attraverso le sue immagini, in grado di racchiudere Natura e poesia.
Amante della musica classica, sinfonica e jazz, la vera passione di Ferro sono la botanica ed i paesaggi naturali, siano essi appartenenti al mare, alla montagna o, appunto, alla campagna. Fiori e paesaggi che Ferro trasforma abilmente in fotografie, con uno spiccato animo artistico.
Per ulteriori informazioni sulla mostra, e sui lavori artistici di Carlo Ferro, consultare la pagina Facebook https://www.facebook.com/Logosfe/


In bicicletta, dalle alture del Sud America al Parco Orsiera Rocciavrè






ROURE _ Solidarietà in alta quota. Stasera, sabato 23 giugno, a partire dalle 21,30, il Rifugio Selleries ospiterà una serata di raccolta fondi per l’Associazione Donatori di Midollo Osseo, sezione di Villar Perosa, con protagonista Massimo Bourcet, ed i filmati del suo viaggio in bicicletta fra i colori e le cime di Bolivia, Cile ed Argentina.
«Ogni anno torno al Selleries, a gustarmi la buona cucina… E a portare le proiezioni dei miei viaggi. – racconta Bourcet, cicloviaggiatore ed attivista A.D.M.O. - Loro (Massimo Manavella e Sylvie Bertin, i gestori, ndr) mi dicono che così, se non vanno in vacanza, ci sono io a portare le vacanze al rifugio!» scherza Bourcet.
Possibilità di cenare in loco, ingresso gratuito per assistere alla proiezione.
Per ulteriori informazioni o prenotazioni, rivolgersi al numero 0121842664, oppure inviare una e-mail all’indirizzo info@rifugioselleries.it

martedì 19 giugno 2018

Alla ricerca dei fiori





PERRERO _ Sabato 23 giugno, nuova escursione organizzata da Alpenatura, in collaborazione con Associazione Vallescura, alla scoperta della natura della Val Germanasca.
L’escursione, che prevede un dislivello di 660 metri, si svolgerà come consuetudine seguendo un percorso ad anello, con partenza da una baita di borgata Peirone, a Perrero, attraversando boschi di conifere, e terreni destinati al pascolo, sui quali sono ancora visibili le ferite arrecate dagli incendi dello scorso anno, per salire a Col Clapier, da dove sarà possibile ammirare, a sud, la Val Germanasca e, a nord, la Val Chisone, con il gruppo Cristalliera-Orsiera-Rocciavré.
«L’escursione è stata pensata per ammirare la flora della sinistra idrografica della Val Germanasca. – commenta Valter Buniva, la guida ambientale escursionistica che accompagnerà i partecipanti – In questo periodo, avrebbe dovuto esserci un’abbondante fioritura di violette, qualche nigritella e giglio martagone – prosegue Buniva, con una punta di amarezza – ma mi sono appena recato in zona a verificare e, purtroppo, un po’ a causa delle abbondanti nevicate, avanti nella stagione, ed anche per colpa degli incendi, ci limiteremo ad ammirare genzianella, rododendro, anemoni e qualche violetta. Sarò comunque molto interessante vedere le reazioni del territorio ai danni subiti a causa degli incendi».
Il ritrovo è previsto sabato 23 alle 9 a borgata Peirone di Perrero. Dopo i saluti ed una leggera colazione, alle 9,30 ci sarà la vera e propria partenza per l’escursione. Giunti a Col Clapier, si farà tappa con pranzo al sacco, ammirando la natura circostante ed il paesaggio. Il ritorno, previsto attorno alle 17, sarà al punto di partenza, dove si svolgerà una conviviale “merenda sinoira”.
L’escursione è adatta anche ai bambini che, fino ai 5 anni di età, potranno partecipare gratuitamente; previsto un contributo di 10 euro per i bambini dai 6 ai 12 anni, 15 euro per gli adulti. È richiesto un abbigliamento idoneo da montagna, con scarpe da trekking, ed è consigliabile vestirsi a cipolla, per adattarsi alle condizioni climatiche ed eventuali cambiamenti.
Per ulteriori informazioni o prenotazioni, che devono pervenire entro giovedì 21 giugno, rivolgersi ai numeri 3313122585, 3347488601, 3455155386, oppure inviare una e-mail agli indirizzi serpillo@vacanzenelverde.netborgata.granero@libero.itinfo@gambovile.net

lunedì 18 giugno 2018

A tavola con Jambo




PEROSA ARGENTINA _ Pranzo di solidarietà per la Croce Verde. Domenica primo luglio, il circolo privato “Olimpia Tennis Club”, in Viale Duca d’Aosta, 1 a Perosa Argentina, ospiterà una giornata di solidarietà organizzata dal comitato di aiuti umanitari Jambo Car, con il patrocinio del Comune di Perosa Argentina.
«Abbiamo organizzato questo pranzo di solidarietà, per la Croce Verde di Perosa Argentina; – esordisce Nando Busin, Presidente Jambo Car – una piccola parte dei proventi sarà invece destinata ai progetti Jambo: stiamo proseguendo con l’acquisto di nuovi materassi per l’orfanotrofio di Mayungu, vicino a Malindi, in Kenya. E, per il terzo anno consecutivo, ci occupiamo di un progetto di “sollievo estivo” per una famiglia della Vallata, che ha bisogno di sostegno per accudire un familiare».
Per il pranzo, che avrà inizio alle 12,30, si potrà contare sul contributo di svariati artigiani locali. Per partecipare al pranzo, al costo di 15 euro per gli adulti, e 10 euro per i bambini fino ai dieci anni, è necessario prenotarsi, entro martedì 26 giugno, ai numeri 3356007056 (Sandro) 3405543640 (Fausto) 3920858253 (Mattia, dalle 14 alle 20).
«Potremo avvalerci anche della collaborazione dei ragazzi della pro loco perosina – prosegue Busin – e senz’altro il loro aiuto risulterà particolarmente prezioso! Posso già anticipare che, complice anche la presenza di una tavolata delle Vecchie Glorie, al mattino si svolgeranno alcune partite di calcio, ed al pomeriggio dovrebbero giocare i bambini».
Sarà dunque un’intera giornata di festa e solidarietà, per la quale sono previste ulteriori sorprese. Potrete seguire gli sviluppi sui prossimi articoli di questo blog.

sabato 16 giugno 2018

Il ritorno del novelliere


PINEROLO _ La Pinerolo del ‘500 prende vita.
L’appuntamento di domani, domenica 17 giugno, a cura della sezione pinerolese di Italia Nostra, darà nuova vita a Matteo Bandello, frate domenicano e celebre cronista e scrittore di novelle, che visse a Pinerolo negli anni ‘30 del ‘500.
Dei dettagli dell’appuntamento, avevamo parlato nel post al link http://coccinellatomica.blogspot.com/2018/06/pinerolo-eravamoquesti-anni-passati.html
«Per chi parteciperà alla visita di domani, fra la Basilica di San Maurizio e la Chiesa del Colletto, ci sarà una piacevole sorpresa: – ci tiene a precisare Maurizio Trombotto, presidente di Italia Nostra sezione Pinerolese – a San Maurizio, assisteremo ad un vero e proprio monologo di Matteo Bandello!»
A vestire i panni del novelliere domenicano, sarà Guido Calliero, grande appassionato di musica e canto, socio fondatore della Badia Corale Val Chisone, ed attualmente parte del Coro Turba Concines, che propone brani polifonici sacri e profani.
«Al Colletto, Bandello incontrerà un’altra figura celebre del ‘500 pinerolese: Ortensia di Piossasco» conclude Trombotto.
La nobile pinerolese, ricordata per il suo carattere forte ed intelligente, ed il suo gesto eroico del 25 settembre 1952, quando diede l’allarme riuscendo a sventare un assalto alla città pinerolese da parte delle truppe francesi, sarà invece interpretata dall’assessore alle politiche sociali del Comune di Pinerolo, Lara Pezzano.

Danza a teatro



PEROSA ARGENTINA _ Musica e solidarietà a braccetto domani sera, domenica 17 giugno, alle 21. Con il patrocinio del Comune di Perosa Argentina, il palco del teatro Piemont, in via Roma 26, tornerà a risuonare degli intriganti ritmi della scuola di ballo perosina “Cuban Break”, portati in scena dagli allievi e dal Maestro Alessio Heritier, ballerino e giudice internazionale di ballo latino-americano.
Quello di domani sera, sarà il saggio di fine anno accademico, che vedrà protagonisti i diversi stili di danza ai quali è possibile approcciarsi frequentando i corsi Cuban Break, che spaziano dal latino all’hip-hop fino al contemporaneo ed allo stile “fusion”, passando dalla zumba.
Il Maestro Heritier – in questi giorni impegnato al “Théâtre Princesse Grace” di Montecarlo, con il gruppo torinese “Errata Corrige”, e di ritorno domani sera per il saggio – da diversi anni sta approfondendo la conoscenza dell’hip-hop con il Maestro Stefano Pastorelli, e della danza contemporanea con la Maestra Isabella Legato.
«Il saggio di fine anno, è sempre un momento molto importante – commenta Anna Dainese, mamma di Alessio Heritier, ed imprescindibile punto di riferimento della scuola Cuban Break – oltre ad essere l’occasione per mostrare sul palcoscenico i risultati ottenuti grazie a tante ore di impegno e sacrificio, è anche l’opportunità per ringraziare i genitori dei nostri allievi più piccoli, per la disponibilità che hanno dimostrato durante l’intero anno».
Il prossimo anno accademico, per la Cuban Break, in via Sestriere, 2 a Perosa Argentina, comincerà il prossimo lunedì 10 settembre. Per essere sempre informati su calendari, attività svolte ed esibizioni, consultare il sito www.cubanbreak.it oppure la pagina Facebook “Cuban Break scuola di ballo”.
Il saggio di domenica 17, si svolgerà ad ingresso gratuito, e durante la serata sarà attiva una raccolta fondi per l’associazione benefica perosina Jambo Car.


martedì 12 giugno 2018

Fra arte, cultura e spettacoli, un salto nel '500





PINEROLO _ “Eravamo questi anni passati (1535-37, ndr) a Pineruolo molti in compagnia, fuor della Terra a seder in un praticello pieno di verde e minutissima erbetta, per la quale in un canaletto correva una limpidissima e molto fresca fontana, la quale col suo dolce e piacevol mormorio rendeva un soave e dilettevol suono. Quivi ragionando noi di molte cose sopravvenne la buona memoria del signor conte Guido Rangone, allora luogotenente general in Italia del re Cristianissimo; che accompagnato da molti signori e capitani ed altri soldati, andava d’ognintorno delle mura della Terra, disegnando là un baloardo, colà una piatta forma, ed altrove un bastione ed altri ripari, secondo che la diversità del sito ricercava; perché Pineruolo parte è in colle, parte al declivo del monte, e parte in terra piana. Erano seco alcuni Ingegneri con i quali conferiva il tutto, e voleva di ciascuno il parere: poi quello che pareva il più regionevole, e più a profitto della sicurezza del luogo, si metteva in opera; di modo che in assai breve tempo rese quella terra fortissima.” Così parlava di Pinerolo Matteo Bandello, frate domenicano del ‘500, e celebre cronista e scrittore di novelle.
E proprio sulle tracce della Pinerolo vissuta da Bendello, domenica 17 giugno, alle 14,30, nuovo appuntamento con la “Pinerolo del ‘500”, organizzato dalla sezione pinerolese di Italia Nostra, l’associazione nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della nazione.
«Dopo il successo dello scorso anno, torniamo a dare risalto alla Pinerolo del ‘500» racconta Maurizio Trombotto, appassionato bibliofilo, collezionista di libri storici, e presidente della sezione pinerolese di Italia Nostra, con sede in via Brignone, 9. Proprio dall’inizio della sua presidenza, la sede pinerolese è intitolata all’avvocato Ettore Serafino, il partigiano condottiero cui si deve la riapertura dell’Associazione Nazionale Alpini a Pinerolo.
«Si tratta di un patrimonio storico molto importante, ma poco conosciuto; – prosegue Trombotto – se a partire dalla leggenda che ruota attorno alla Maschera di Ferro in poi, c’è stata una maggiore diffusione, su larga scala, le opere e la storia del ‘500 sono state spesso relegate al dimenticatoio».
Domenica sarà possibile conoscere la storia della Basilica pinerolese di San Maurizio e della Chiesa del Colletto intitolata alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, in via Raffaello, 26 a Roletto, e scoprire le opere d’arte che contengono. A guidare i visitatori nell’approfondire la conoscenza di tali opere, e degli storici edifici religiosi, al Colletto vi sarà lo storico Ilario Manfredini, mentre per la Basilica di San Maurizio, si occuperà Carla Maloberti, “volontaria a regola d’arte” (“titolo” derivante dal bando finanziato dalla compagnia San Paolo, all’interno del progetto “Pinerolo si racconta”, ndr).
L’appuntamento sarà alle 14,30 sul piazzale di San Maurizio, dove sarà possibile posteggiare l’auto. «Chi avesse posti liberi in auto, è pregato di metterli a disposizione di eventuali visitatori non automuniti – spiega Trombotto – perché dopo la visita alla Basilica di San Maurizio, dove ci soffermeremo in particolare sugli affreschi, si proseguirà in automobile per la Chiesa del Colletto».
Al Colletto, vero e proprio gioiello della Pinerolo del ‘500, la visita si soffermerà anche qui sugli affreschi della Madonna delle Grazie e della Madonna in trono con bambino, e sulla maestosa statua di Manfredo Solaro ed il mausoleo dei Porporato che, assieme, rappresentano un raro esempio di rinascimento del Pinerolese.
Seguirà un concerto del Coro affiliato alla Federazione Nazionale Italiana Associazioni Regionali Corali “Europa Cantat”, gruppo corale polifonico nato nel 1996 a Reano (TO) che predilige lo studio e l’esecuzione di brani, italiani o stranieri, provenienti dalla tradizione popolare. Il concerto che proporranno domenica, seguendo il tema cinquecentesco, si intitola “Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori”.
Per ulteriori informazioni e/o prenotazioni (non obbligatoria) rivolgersi ai numeri 0121794003 oppure, in orario pomeridiano/serale, al 3494161060.
La visita, comprensiva di guida, ha un costo di 5 euro, gratuita per i minorenni.

sabato 9 giugno 2018

Perosa in festa... Tutta la notte!






PEROSA ARGENTINA _ Stamattina, sabato 9 giugno, è cominciata con l’atteso sole ad illuminare Perosa Argentina. Quindi, possiamo dirlo: sarà una sera, una notte di festa.
Con il patrocinio del Comune, la Pro Loco di Perosa Argentina, con il suo direttivo giovanissimo ed appena rinnovato, organizza la terza edizione della “Notte Bianca”, un occasione per festeggiare tutti assieme, perosini e non, e forse rendersi conto di quanto Perosa possa essere bella e “viva”.
I festeggiamenti cominceranno dal primo pomeriggio, alle 14, con una gara alla belotte aperta a tutti, allestita in via Re Umberto, che prevede premi in natura. (Per informazioni, Filippo Veritier 3400796577).
Alle 14,30, la scena si sposterà nella piazzetta che si affaccia su via Patrioti, denominata lo scorso 28 aprile “piazza Perouse” in onore dei “gemelli” del villaggio tedesco di Perouse-Routesheim: avrà luogo la novità di questa edizione 2018, il torneo di calcio-tennis a coppie. «Si giocherà a coppie, due contro due, con il pallone da calcio, seguendo alcune regole del tennis. _ spiega Filippo Veritier, fra gli organizzatori _ Un gioco di rimbalzi, come nel tennis, dove il pallone, da calcio, non deve mai toccare terra; ed al posto delle racchette si dovranno usare i piedi». (Per ulteriori informazioni, Filippo Veritier 3400796577 o Max Breuza 3485326263).
Alle 17, sarà possibile ammirare una nuova esposizione della mostra degli alunni del laboratorio di fotografia dell’Unitre Perosa e Valli, allestita da Fotografica Gariglio, in via Patrioti, 2/A. Dopo l’esposizione al Palaplan dello scorso 20 maggio, in occasione della festa di chiusura dell’anno accademico dell’Unitre Perosa e Valli, sarà una nuova opportunità per ammirare le opere di venti diversi espositori, fra allievi e docenti, ciascuno “regista” di sé stesso.
Alle 19,30, poi, inizierà la lunga notte, con negozi ed attività commerciali aperte ed illuminate: via Re Umberto diventerà la “via per cena”, con un ricco menù, del quale si occuperà la Pro Loco, al costo di 10 euro a testa. I commensali sono invitati a vestirsi di bianco, per illuminare la notte perosina. È possibile prenotare presso la caffetteria “Dolce Amaro”, in via Re Umberto, 4, la biscotteria “la Belle Époque”, in via Patrioti, 1, oppure al numero 3485626263.
Dalle 21 la serata si sdoppierà fra la piazza Marconi, dove è stato già allestito un maxischermo, e l’angolo con via Re Umberto: ci si potrà divertire con il karaoke, e le esibizioni della scuola di ballo perosina, che coinvolgeranno vari stili, dalle danze latino-americane, all’hip-hop, al funky, alle sempre scatenatissime ragazze dello zumba, accompagnate dal maestro Alessio Heritier.

domenica 3 giugno 2018

Ricominciare dalla Natura... Una nuova vita in montagna




PERRERO _ «Non ho paura di morire, ma di essere dimenticato». Questa la frase che ispira Angelo Berton, nelle scelte da compiere. La scelta forse più importante e drastica, è stata quella di cominciare una nuova vita, in un’antica borgata di montagna.
Berton è nato a Moncalieri il 27 marzo 1971, dove, per circa vent’anni, ha lavorato come macellaio nella macelleria di famiglia, ereditata dal papà e poi portata avanti con la moglie.
Poi mucca pazza, la crisi economica, altri lavori, come dipendente, sempre in ambito alimentare/gastronomico. Una vita che scorre, fra alti e bassi, come tutte.
Nel 2011, per i 40 anni, ha deciso di regalarsi una casa in montagna: «Quand’ero piccolo, mio nonno mi portava in camper con lui, e andavamo sovente a Prali, oppure a Bardonecchia. Negli anni, però, Bardonecchia è cambiata molto, mentre Prali è rimasta pressoché la stessa, quella bellezza un po’ selvaggia che conservo nei miei ricordi migliori, di bambino – racconta Berton, abile narratore – e la casa in montagna l’ho sempre sognata, anche al fine di vivere appieno il ricordo di mio nonno, che è stato per me molto importante. Inoltre, il 4 agosto di un po’ di anni fa, ho perso il mio testimone di nozze: anche lui amava molto la montagna, e faceva parte del C.A.I.: stare in montagna, mi fa sentire in un certo senso più vicino a lui».
Un regalo importante questa – inizialmente seconda – casa. Scelto meticolosamente. «La ricerca, nel ricordo della mia infanzia, è appunto partita da Prali, ed i suoi dintorni – prosegue Berton – ho cercato a lungo e pazientemente, fra annunci immobiliari ed escursioni in loco. La ricerca è cominciata ad inizio dicembre, e proseguita fino a fine febbraio: i mesi più corti e dunque più idonei per capire l’esposizione alla luce di una casa».
La scelta, è infine ricaduta su una casa di Borgata Granero, nel comune di Perrero. «Appena arrivati, mi sono chiuso quindici giorni nella biblioteca di Perrero, per conoscere la storia ed anche le leggende, che contengono sempre un fondo di verità, di Borgata Granero» sottolinea Berton.
Ed a Borgata Granero, Berton ha fondato il “Circolo Culturale Enogastronomico Borgata Granero”: «Un’associazione senza scopo di lucro: il guadagno, è valorizzare il territorio, e noi stessi» sottolinea Berton.
In breve tempo, però, complici vicissitudini personali, la casa in montagna è diventata la vera e propria residenza della famiglia Berton, simbolo di una nuova vita, della volontà di ricominciare da zero. Dallo scorso anno Angelo, la moglie Daniela ed i figli Enzo e Vittorio, rispettivamente di 13 e 11 anni, sono residenti a Borgata Granero di Perrero dove l’intera famiglia si apprestava a trasformare in realtà il sogno di una nuova vita: «”Basta che ci sia una connessione internet, e ci trasferiamo in qualunque parte del mondo!” hanno detto i miei figli» racconta sorridente Berton.
Sorrisi che hanno rischiato di bloccarsi, a causa di antiche rivalità mai sopite. Così racconta Berton, di essersi trovato in mezzo ad antiche rivalità, che hanno rischiato di bloccare i lavori quando, con la famiglia, ha deciso di cominciare i lavori per dare origine all’Azienda Agricola Borgata Granero, che si occuperà di erbe officinali «Che regaleranno anche colori e profumi alla montagna» sottolinea Berton.
Superate le difficoltà iniziali, però, ora pare essere tutto pronto, e Berton con la sua famiglia è più che mai convinto che scegliere la montagna, per ricominciare, sia stata una buona idea: «Rinunciare ai vezzi, per rispettare di più la natura, è una scelta che, anche in mezzo alle difficoltà, si rivela vincente: non lasciamo morire le montagne, torniamo a farle vivere, per vivere meglio».