venerdì 31 luglio 2015

VANGELO DEL GIORNO (31 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 13,54-58. 
In quel tempo, Gesù venuto nella sua patria insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove mai viene a costui questa sapienza e questi miracoli? 
Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? 
E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove gli vengono dunque tutte queste cose?». 
E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». 
E non fece molti miracoli a causa della loro incredulità. 

VANGELO DEL GIORNO (30 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 13,47-53. 
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. 
Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. 
Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni 
e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. 
Avete capito tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». 
Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche». 
Terminate queste parabole, Gesù partì di là 

VANGELO DEL GIORNO (29 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 11,19-27. 
In quel tempo, molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle per il loro fratello. 
Marta, come seppe che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. 
Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! 
Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la concederà». 
Gesù le disse: «Tuo fratello risusciterà». 
Gli rispose Marta: «So che risusciterà nell'ultimo giorno». 
Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; 
chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?». 
Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo».

VANGELO DEL GIORNO (28 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 13,36-43. 
Poi Gesù lasciò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si accostarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». 
Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. 
Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno, 
e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura rappresenta la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli. 
Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. 
Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità 
e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti. 
Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda!». 

VANGELO DEL GIORNO (27 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 13,31-35. 
In quel tempo, Gesù espose alla folla un'altra parabola: «Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo.
Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami».
Un'altra parabola disse loro: «Il regno dei cieli si può paragonare al lievito, che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti».
Tutte queste cose Gesù disse alla folla in parabole e non parlava ad essa se non in parabole,
perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta: "Aprirò la mia bocca in parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo".

giovedì 30 luglio 2015

VANGELO DEL GIORNO (26 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 6,1-15. 
In quel tempo, Gesù andò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, 
e una grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli infermi. 
Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere con i suoi discepoli. 
Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. 
Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». 
Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare. 
Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». 
Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: 
«C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?». 
Rispose Gesù: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini. 
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero. 
E quando furono saziati, disse ai discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». 
Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. 
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, cominciò a dire: «Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo!». 
Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla montagna, tutto solo. 

VANGELO DEL GIORNO (25 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 20,20-28. 
In quel tempo si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa. 
Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Dì che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». 
Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». 
Ed egli soggiunse: «Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio». 
Gli altri dieci, udito questo, si sdegnarono con i due fratelli; 
ma Gesù, chiamatili a sé, disse: «I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere. 
Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo, 
e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo; 
appunto come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti». 

venerdì 24 luglio 2015

VANGELO DEL GIORNO (24 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 13,18-23. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli : «Voi dunque intendete la parabola del seminatore. 
Tutte le volte che uno ascolta la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. 
Quello che è stato seminato nel terreno sassoso è l'uomo che ascolta la parola e subito l'accoglie con gioia, 
ma non ha radice in sé ed è incostante, sicché appena giunge una tribolazione o persecuzione a causa della parola, egli ne resta scandalizzato. 
Quello seminato tra le spine è colui che ascolta la parola, ma la preoccupazione del mondo e l'inganno della ricchezza soffocano la parola ed essa non dà frutto. 
Quello seminato nella terra buona è colui che ascolta la parola e la comprende; questi dà frutto e produce ora il cento, ora il sessanta, ora il trenta». 

giovedì 23 luglio 2015

VANGELO DEL GIORNO (23 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 13,10-17. 
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli e gli dissero: «Perché parli loro in parabole?». 
Egli rispose: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. 
Così a chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 
Per questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono. 
E così si adempie per loro la profezia di Isaia che dice: Voi udrete, ma non comprenderete, guarderete, ma non vedrete. 
Perché il cuore di questo popolo si è indurito, son diventati duri di orecchi, e hanno chiuso gli occhi, per non vedere con gli occhi, non sentire con gli orecchi e non intendere con il cuore e convertirsi, e io li risani. 
Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono. 
In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l'udirono!». 

mercoledì 22 luglio 2015

VANGELO DEL GIORNO (22 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 20,1-2.11-18. 
Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. 
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!». 
Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro 
e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. 
Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto». 
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. 
Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo». 
Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro! 
Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro». 
Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto. 

VANGELO DEL GIORNO (21 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 12,46-50. 
Mentre egli parlava ancora alla folla, sua madre e i suoi fratelli, stando fuori in disparte, cercavano di parlargli. 
Qualcuno gli disse: «Ecco di fuori tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlarti». 
Ed egli, rispondendo a chi lo informava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». 
Poi stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: «Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli; 
perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre». 

martedì 21 luglio 2015

VANGELO DEL GIORNO (20 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 12,38-42. 
In quel tempo, alcuni scribi e farisei interrogarono Gesù: «Maestro, vorremmo che tu ci facessi vedere un segno». Ed egli rispose: 
«Una generazione perversa e adultera pretende un segno! Ma nessun segno le sarà dato, se non il segno di Giona profeta. 
Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. 
Quelli di Nìnive si alzeranno a giudicare questa generazione e la condanneranno, perché essi si convertirono alla predicazione di Giona. Ecco, ora qui c'è più di Giona! 
La regina del sud si leverà a giudicare questa generazione e la condannerà, perché essa venne dall'estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone; ecco, ora qui c'è più di Salomone!». 

VANGELO DEL GIORNO (19 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 6,30-34. 
Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. 
Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un pò». Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare. 
Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte. 
Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero. 
Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. 

sabato 18 luglio 2015

VANGELO DEL GIORNO (18 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 12,14-21. 
In quel tempo, i farisei però, usciti, tennero consiglio contro di lui per toglierlo di mezzo. 
Ma Gesù, saputolo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli guarì tutti, 
ordinando loro di non divulgarlo, 
perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta Isaia: 
"Ecco il mio servo che io ho scelto; il mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Porrò il mio spirito sopra di lui e annunzierà la giustizia alle genti. 
Non contenderà, né griderà, né si udrà sulle piazze la sua voce. 
La canna infranta non spezzerà, non spegnerà il lucignolo fumigante, finché abbia fatto trionfare la giustizia; 
nel suo nome spereranno le genti". 

VANGELO DEL GIORNO (17 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 12,1-8. 
In quel tempo, Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano. 
Ciò vedendo, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato». 
Ed egli rispose: «Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme ai suoi compagni? 
Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell'offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti? 
O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa? 
Ora io vi dico che qui c'è qualcosa più grande del tempio. 
Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa. 
Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato». 

VANGELO DEL GIORNO (16 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 11,28-30. 
In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. 
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. 
Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero». 

mercoledì 15 luglio 2015

VANGELO DEL GIORNO (15 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 11,25-27. 
In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. 
Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. 
Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare». 

VANGELO DEL GIORNO (14 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 11,20-24. 
In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali aveva compiuto il maggior numero di miracoli, perché non si erano convertite: 
«Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsàida. Perché, se a Tiro e a Sidone fossero stati compiuti i miracoli che sono stati fatti in mezzo a voi, gia da tempo avrebbero fatto penitenza, ravvolte nel cilicio e nella cenere. 
Ebbene io ve lo dico: Tiro e Sidone nel giorno del giudizio avranno una sorte meno dura della vostra. 
E tu, Cafarnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se in Sòdoma fossero avvenuti i miracoli compiuti in te, oggi ancora essa esisterebbe! 
Ebbene io vi dico: Nel giorno del giudizio avrà una sorte meno dura della tua!». 

lunedì 13 luglio 2015

VANGELO DEL GIORNO (13 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 10,34-42.11,1. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. 
Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: 
e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa. 
Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; 
chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. 
Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà. 
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. 
Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto. 
E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa». 
Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città. 

VANGELO DEL GIORNO (12 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 6,7-13. 
In quel tempo Gesù chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi. 
E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; 
ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche. 
E diceva loro: «Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo. 
Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro». 
E partiti, predicavano che la gente si convertisse, 
scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano.

sabato 11 luglio 2015

VANGELO DEL GIORNO (11 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 19,27-29. 
In quel tempo, Pietro, disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?». 
E Gesù disse loro: «In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele. 
Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna». 

venerdì 10 luglio 2015

VANGELO DEL GIORNO (10 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 10,16-23. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. 
Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; 
e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. 
E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: 
non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. 
Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. 
E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato». 
Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra; in verità vi dico: non avrete finito di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo. 

giovedì 9 luglio 2015

VANGELO DEL GIORNO (9 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 10,7-15. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Andate, predicate che il regno dei cieli è vicino. 
Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date». 
Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, 
né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l'operaio ha diritto al suo nutrimento. 
In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza. 
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. 
Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi». 
Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi. 
In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città». 

mercoledì 8 luglio 2015

VANGELO DEL GIORNO (8 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 10,1-7. 
In quel tempo, chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d'infermità. 
I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea, suo fratello; Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, 
Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Taddeo, 
Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, che poi lo tradì. 
Questi dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; 
rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele. 
E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino.»

martedì 7 luglio 2015

VANGELO DEL GIORNO (7 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 9,32-38. 
In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. 
Scacciato il demonio, quel muto cominciò a parlare e la folla presa da stupore diceva: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». 
Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni». 
Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità. 
Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore. 
Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi! 
Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!». 

lunedì 6 luglio 2015

"L'inizio è la parte più importante del lavoro" [cit. Platone]




 Non so ancora, ovviamente, quali saranno le conseguenze al lato pratico. Può anche darsi che la "dittatura delle banche" ora usi il pugno di ferro, e ai greci tocchi comunque sputare sangue.
 Sono comunque felicissima di questo NO, che vuole essere essenzialmente un NO ad un'Europa che ha disperso totalmente la sua identità culturale, e che brancola nel buio di un'economia fittizia, fondata sul denaro virtuale, che non corrisponde al reale mondo del lavoro che produce, crea, realizza.

 Molto interessante, in merito, il discorso di Massimo D'Alemahttp://www.today.it/rassegna/dalema-video-rainews.html

VANGELO DEL GIORNO (6 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 9,18-26. 
In quel tempo, mentre Gesù parlava, giunse uno dei capi che gli si prostrò innanzi e gli disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano sopra di lei ed essa vivrà». 
Alzatosi, Gesù lo seguiva con i suoi discepoli. 
Ed ecco una donna, che soffriva d'emorragia da dodici anni, gli si accostò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. 
Pensava infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita». 
Gesù, voltatosi, la vide e disse: «Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita». E in quell'istante la donna guarì. 
Arrivato poi Gesù nella casa del capo e veduti i flautisti e la gente in agitazione, disse: 
«Ritiratevi, perché la fanciulla non è morta, ma dorme». Quelli si misero a deriderlo. 
Ma dopo che fu cacciata via la gente egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. 
E se ne sparse la fama in tutta quella regione. 

VANGELO DEL GIORNO (5 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 6,1-6. 
In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i discepoli lo seguirono. 
Venuto il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: «Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani? 
Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?». E si scandalizzavano di lui. 
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». 
E non vi potè operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì. 
E si meravigliava della loro incredulità. Gesù andava attorno per i villaggi, insegnando. 

VANGELO DEL GIORNO (4 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 9,14-17. 
In quel tempo, si accostarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?». 
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno. 
Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo squarcia il vestito e si fa uno strappo peggiore. 
Né si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si rompono gli otri e il vino si versa e gli otri van perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l'uno e gli altri si conservano». 

venerdì 3 luglio 2015

Un sogno, chiamato "DEMOCRAZIA"




http://www.corriere.it/esteri/15_luglio_03/tsipras-ultimo-appello-il-no-domenica-decidiamo-stare-europa-dignita-da63f1be-21b3-11e5-be97-5cd583b309bb.shtml?cmpid=SF020103COR


 Stasera, vedendo al telegiornale le immagini che giungevano da piazza Syntagma, ho provato un'emozione fortissima, travolgente. Un afflato di ottimismo, in questo mondo cinico e spietato, schiavo dei poteri bancari.
 Tutte quelle persone - in mezzo alle quali avrei voluto essere - unite, interessate al loro futuro, e per questo un po' più padrone di gestirlo.
 Per un attimo, breve ma intensissimo, ho pensato che forse la Grecia, primordiale culla dell'Europa, potrebbe tornare ad essere, grazie al suo popolo, il faro, la locomotiva trainante, che ci fa capire che la Vita va oltre lo spread ed altre menate bancarie, che servono a riempire la bocca di chi vive sulle nostre spalle.

 Poi la telecamera ha staccato, da quella folla viva e pulsante. E sono nuovamente sprofondata nella dura realtà di questa che hanno la faccia tosta di continuare a chiamare democrazia.
 Non usano più i soldati e le armi, sono molto più vili: impediscono alle persone di prelevare i soldi - che lavorando hanno guadagnato - dai conti correnti; paventano la minaccia di lasciarle senza cibo, senza medicine.

 Mentre in Italia la "sinistra" si inchina alla Merkel ed aumenta le tasse, il premier greco Tsipras sprona il popolo a "tornare a scrivere la storia"; chiede un NO agli ultimatum, per decidere di "stare in Europa con dignità".

 
Sarà l'estate, sarà la luna, che in queste notti è così bella...




(foto scattata da me ieri)














 Io ci voglio sperare almeno un po'. Che il popolo greco tiri fuori l'orgoglio, non si pieghi alla paura, e dica NO a questa schifosa dittatura economica, ad un'Europa che ha cancellato le persone e gli ideali, in favore dei numeri.

 Nel mondo dei sogni tutto è possibile...anche che l'Italia la segua a ruota!
...su, datemi una bella notizia: Renzi è soltanto un incubo, vero?

VANGELO DEL GIORNO (3 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 20,24-29. 
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. 
Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò». 
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». 
Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!». 
Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». 
Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!». 

giovedì 2 luglio 2015

VANGELO DEL GIORNO (2 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 9,1-8. 
In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all'altra riva e giunse nella sua città. 
Ed ecco, gli portarono un paralitico steso su un letto. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati». 
Allora alcuni scribi cominciarono a pensare: «Costui bestemmia». 
Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché mai pensate cose malvagie nel vostro cuore? 
Che cosa dunque è più facile, dire: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati e cammina? 
Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere in terra di rimettere i peccati: alzati, disse allora al paralitico, prendi il tuo letto e va' a casa tua». 
Ed egli si alzò e andò a casa sua. 
A quella vista, la folla fu presa da timore e rese gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini. 

VANGELO DEL GIORNO (1 luglio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 8,28-34. 
In quel tempo, essendo Gesù giunto all'altra riva del mare di Tiberiade, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli vennero incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada. 
Cominciarono a gridare: «Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?». 
A qualche distanza da loro c'era una numerosa mandria di porci a pascolare; 
e i demòni presero a scongiurarlo dicendo: «Se ci scacci, mandaci in quella mandria». 
Egli disse loro: «Andate!». Ed essi, usciti dai corpi degli uomini, entrarono in quelli dei porci: ed ecco tutta la mandria si precipitò dal dirupo nel mare e perì nei flutti. 
I mandriani allora fuggirono ed entrati in città raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati. 
Tutta la città allora uscì incontro a Gesù e, vistolo, lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio. 

mercoledì 1 luglio 2015

La "Coccinella Atomica"



 Eccomi! Sono sempre io! Ma ora ho assunto le sembianze allegre, leggiadre ed accattivanti di una coccinella. E sono più atomica che mai.
 Pronta a continuare la mia personalissima analisi del mondo. "Una goccia nell'oceano, ma l'oceano è fatto di gocce".
 Continuerò a trattare svariati argomenti, dall'attualità, alla politica, all'economia. A condividere quotidianamente il Vangelo.
 Il mio personale sguardo sulla società, desiderosa di scambiare idee e pensieri con voi lettori!

 Ad esempio, molto brevemente e solo per "stuzzicarvi", in questo primo post da Coccinella Atomica (soprannome che mi è stato affibbiato dal mio fidanzato, e nel quale mi ci rivedo particolarmente):

  • democrazia: parola così bella, ed altrettanto bistrattata; deriva dal  greco démos  = popolo    cràtos = potere. Ovvero si tratta - dovrebbe trattarsi  di un sistema di governo nel quale la sovranità viene esercitata, direttamente o indirettamente, dai cittadini. Che, a onor del vero, non sempre dimostrano di esserne all'altezza; e non dimentichiamoci che le classi dirigenti, tendono ad essere l'espressione del popolo che governano.
    Tuttavia, forse utopisticamente, in ricordo della Magna Grecia, culla della civiltà e della democrazia, sogno che proprio dalla Grecia odierna, con il "no" al Referendum - un "no" a questa Europa che sembra avere smarrito ogni traccia di cultura e civiltà, ormai schiava delle banche - possa ripartire il vento della democrazia, di un popolo che sappia essere prima di tutto "umano", a misura d'uomo.
  • a proposito di umanità, civiltà: avete visto che meraviglia? Ad agosto arriverà il rimborso - iper-tassato - delle pensioni.
    Chi saranno gli aventi diritto?
    Gli arretrati verranno restituiti soltanto ai pensionati che guadagnano tra 3 e 6 volte il trattamento minimo, cioè tra 1.500 e 3.000 euro circa lordi al mese, vale a dire tra 1.200 e 2.400 euro netti circa. Chi incassa un assegno Inps superiore a quest'ultima cifra non avrà invece alcun rimborso. Stesso discorso per chi ha una pensione inferiore a circa 1.500 euro lordi, che non ha diritto ad alcuna restituzione poiché nel 2012-2013 non subì il blocco deciso dal governo Monti.
    Ovvio, i soldi per tutti non ci sono! Così, chi già prendeva una miseria, non avrà neppure il contentino una tantum il prossimo agosto. Così sì che facciamo ripartire l'economia!
    Fortunatamente continuano però ad esserci i soldi per le cosiddette "pensioni d'oro":
    http://www.corriere.it/economia/foto/08-2013/pensioni/oro/pensioni-d-ora-quelli-90mila-euro-mese_7beed6be-ffee-11e2-b484-e2fa3432c794.shtml#1
    Sarò io che non capisco niente di economia...ma mi sembrerebbe così facile dimezzare - anche semplicemente dimezzare - a loro, per dare finalmente a TUTTI almeno 1.000 euro al mese. Nella mia ignoranza, non solo mi sembra una mossa ovvia; ma addirittura sono convinta che dare più soldi a TUTTI (anziché a questi ricconi, il più delle volte inutili, che tanto continuano solo ad arricchirsi fra loro) dunque aumentare il potere d'acquisto del cosiddetto "cittadino medio", significherebbe in una sola mossa far ripartire l'economia!
  • in questo nuovo "corso" della mia attività di blogger, mi piacerebbe poi dare maggiore spazio all'arte.Per questo comincerei con il donarvi questa immagine:


fonti mi dicono si tratti dell'opera "Notte stellata", attualmente esposta al MOMA di New York







  In questi giorni, mi sento particolarmente rappresentata da questo dipinto: tutta la "pesantezza" del vivere, attorno a me; eppure, lassù, continuano a brillare le stelle.