lunedì 29 giugno 2015

VANGELO DEL GIORNO (29 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 16,13-19. 
In quel tempo, essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». 
Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». 
Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». 
Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 
E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. 
E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. 
A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». 

VANGELO DEL GIORNO (28 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 5,21-43. 
In quel tempo, essendo passato di nuovo Gesù all'altra riva, gli si radunò attorno molta folla, ed egli stava lungo il mare. 
Si recò da lui uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi 
e lo pregava con insistenza: «La mia figlioletta è agli estremi; vieni a imporle le mani perché sia guarita e viva». 
Gesù andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. 
Or una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia 
e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando, 
udito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva infatti: 
«Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita». 
E subito le si fermò il flusso di sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel male. 
Ma subito Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi mi ha toccato il mantello?». 
I discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?». 
Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo. 
E la donna impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. 
Gesù rispose: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Và in pace e sii guarita dal tuo male». 
Mentre ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». 
Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, continua solo ad aver fede!». 
E non permise a nessuno di seguirlo fuorchè a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. 
Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava. 
Entrato, disse loro: «Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». 
Ed essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la bambina. 
Presa la mano della bambina, le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico, alzati!». 
Subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. 
Gesù raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordinò di darle da mangiare. 

sabato 27 giugno 2015

VANGELO DEL GIORNO (27 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 8,5-17. 
In quel tempo, entrato Gesù in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava: 
«Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente». 
Gesù gli rispose: «Io verrò e lo curerò». 
Ma il centurione riprese: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. 
Perché anch'io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Fà questo, ed egli lo fa». 
All'udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: «In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande. 
Ora vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».
mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti». 
E Gesù disse al centurione: «Và, e sia fatto secondo la tua fede». In quell'istante il servo guarì. 
Entrato Gesù nella casa di Pietro, vide la suocera di lui che giaceva a letto con la febbre. 
Le toccò la mano e la febbre scomparve; poi essa si alzò e si mise a servirlo. 
Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la sua parola e guarì tutti i malati, 
perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: Egli ha preso le nostre infermità e si è addossato le nostre malattie. 

VANGELO DEL GIORNO (26 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 8,1-4. 
Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva. 
Ed ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: «Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi». 
E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii sanato». E subito la sua lebbra scomparve. 
Poi Gesù gli disse: «Guardati dal dirlo a qualcuno, ma và a mostrarti al sacerdote e presenta l'offerta prescritta da Mosè, e ciò serva come testimonianza per loro». 

VANGELO DEL GIORNO (25 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 7,21-29. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 
Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? 
Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità. 
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. 
Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. 
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 
Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande». 
Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle restarono stupite del suo insegnamento: 
egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità e non come i loro scribi. 

mercoledì 24 giugno 2015

VANGELO DEL GIORNO (24 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 1,57-66.80. 
In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. 
I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei. 
All'ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria. 
Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». 
Le dissero: «Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». 
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. 
Egli chiese una tavoletta, e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. 
In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. 
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. 
Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: «Che sarà mai questo bambino?» si dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui. 
Il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele. 

martedì 23 giugno 2015

VANGELO DEL GIORNO (23 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 7,6.12-14. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: " Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.   
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti. 
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; 
quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!" 

VANGELO DEL GIORNO (22 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 7,1-5. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non giudicate, per non essere giudicati; 
perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. 
Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? 
O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave? 
Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello». 

VANGELO DEL GIORNO (21 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 4,35-41. 
In quel medesimo giorno, verso sera, disse Gesù ai suoi discepoli: «Passiamo all'altra riva». 
E lasciata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano anche altre barche con lui. 
Nel frattempo si sollevò una gran tempesta di vento e gettava le onde nella barca, tanto che ormai era piena. 
Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che moriamo?». 
Destatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e vi fu grande bonaccia. 
Poi disse loro: «Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?». 
E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: «Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?». 

VANGELO DEL GIORNO (20 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 6,24-34. 
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: 
« Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona.  
Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? 
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? 
E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? 
E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. 
Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 
Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? 
Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? 
Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. 
Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. 
Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà gia le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena ».

VANGELO DEL GIORNO (19 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 6,19-23. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; 
accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. 
Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore. 
La lucerna del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; 
ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!» 

VANGELO DEL GIORNO (18 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 6,7-15. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. 
Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. 
Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; 
venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. 
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, 
e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, 
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. 
Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; 
ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.»  

mercoledì 17 giugno 2015

VANGELO DEL GIORNO (17 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 6,1-6.16-18. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. 
Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa. 
Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, 
perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. 
Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa. 
Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. 
E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa. 
Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, 
perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».  

VANGELO DEL GIORNO (16 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 5,43-48. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; 
ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, 
perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. 
Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? 
E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? 
Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste. » 

lunedì 15 giugno 2015

VANGELO DEL GIORNO (15 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 5,38-42. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Avete inteso che fu detto: "Occhio per occhio e dente per dente"; 
ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guanciadestra, tu porgigli anche l'altra; 
e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. 
E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. 
Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle ».  

VANGELO DEL GIORNO (14 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 4,26-34. 
In quel tempo, Gesù diceva alla folla: «Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra; 
dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa. 
Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga. 
Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura». 
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? 
Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra; 
ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra».
Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello che potevano intendere. 
Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa. 

sabato 13 giugno 2015

VANGELO DEL GIORNO (13 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 2,41-51. 
I genitori di Gesù si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua.
Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza; 
ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. 
Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; 
non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. 
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. 
E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. 
Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». 
Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». 
Ma essi non compresero le sue parole. 
Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. 

venerdì 12 giugno 2015

VANGELO DEL GIORNO (12 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 19,31-37. 
Era il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. 
Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all'altro che era stato crocifisso insieme con lui. 
Venuti però da Gesù e vedendo che era gia morto, non gli spezzarono le gambe, 
ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua. 
Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera e egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. 
Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. 
E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto. 

VANGELO DE GIORNO (11 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 10,7-13. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Andate, predicate che il regno dei cieli è vicino. 
Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date». 
Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, 
né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l'operaio ha diritto al suo nutrimento. 
In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza. 
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. 
Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi». 

mercoledì 10 giugno 2015

VANGELO DEL GIORNO (10 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 5,17-19. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. 
In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. 
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli. » 

VANGELO DEL GIORNO (9 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 5,13-16. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: " Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. 
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, 
né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. 
Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli." 

VANGELO DEL GIORNO (8 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 5,1-12. 
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. 
Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: 
«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. 
Beati gli afflitti, perché saranno consolati. 
Beati i miti, perché erediteranno la terra. 
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. 
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. 
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. 
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. 
Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. 
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi». 

VANGELO DEL GIORNO (7 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 14,12-16.22-26. 
Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la Pasqua?». 
Allora mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo 
e là dove entrerà dite al padrone di casa: Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza, perché io vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli? 
Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala con i tappeti, gia pronta; là preparate per noi». 
I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono per la Pasqua. 
Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». 
Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. 
E disse: «Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti. 
In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio». 
E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. 

VANGELO DEL GIORNO (6 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 12,38-44. 
In quel tempo, Gesù diceva alla folla mentre insegnava: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, 
avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. 
Divorano le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna più grave». 
E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte. 
Ma venuta una povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino. 
Allora, chiamati a sé i discepoli, disse loro: «In verità vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. 
Poiché tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

VANGELO DEL GIORNO ( 5 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 12,35-37. 
In quel tempo, Gesù continuava a parlare, insegnando nel tempio: «Come mai dicono gli scribi che il Messia è figlio di Davide? 
Davide stesso infatti ha detto, mosso dallo Spirito Santo: Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici come sgabello ai tuoi piedi. 
Davide stesso lo chiama Signore: come dunque può essere suo figlio?». E la numerosa folla lo ascoltava volentieri.

sabato 6 giugno 2015

SIAMO IN FINALEEEE!!




"SIAMO IN FINALE! SIAMO IN FINALE!" _ questo ho urlato, con gli occhi lucidi per l'emozione, al fischio finale di Real Madrid - Juventus.
 SIAMO. Sì. Anche se sul campo non gioco io, anche se la partita la seguirò in televisione, da Perosa Argentina (TO).
 Perché la magia del calcio è questa, alla faccia di chi continua a volerlo sporcare con i soldi, di chi ci specula, senza rendersi conto che sta speculando sul sentimento pulito di milioni di tifosi, molti dei quali bambini ancora "puri" ed innocenti. E sulla passione e la professionalità di grandissimi campioni come, ad esempio, Chiellini, che stasera purtroppo non potrà essere presente sul campo, ma le sue parole sono un balsamo in questo calcio che sembra ormai vivere più di profitti che di emozioni:

 Questa sera scenderanno in campo grandissimi Campioni, dall'una e dall'altra parte.
E ciò che davvero mi auguro, con tutto il cuore, è di vedere in campo - nonostante la tensione, che sarà altissima - una piccola, grande lezione di vita: la voglia, il divertimento, la fantasia, la passione... Lo spirito di sacrificio a favore del gioco di squadra... La grinta nel raggiungere un obiettivo tanto agognato... Il sogno regalato ai milioni di tifosi, che da Berlino e in tutto il mondo, questa sera saranno con il cuore su quel campo. E per 90' dimenticheranno fatiche e problemi della vita quotidiana.
 Alla fine ci sarà chi piange di gioia, e chi per la tristezza di un sogno sfiorato.
Sì, perché noi tifosi siamo così. E non siamo stupidi o superficiali e neppure staccati dai problemi del mondo.
 Semplicemente, abbiamo saputo - e lo dico con orgoglio - mantenere vivo il bambino che è in noi! Che non si arrende mai, ci insegna a sognare, a lottare per i nostri sogni, e a godere per le gioie del presente, piccole o grandi che esse siano.
 E non abbiamo bisogno di rifugiarci nei cosiddetti sports minori, come fanno tanti, per sentirci superiori alla massa. Il calcio è nazional-popolare. E allora? Per noi è e resterà lo sport più bello del mondo, un valore da difendere in questo mondo sempre più cinico e calcolatore.
 Intendiamoci: ci sono i veri appassionati di altri sports, il mio appunto va a coloro che si danno delle arie da pseudo-intellettuali, perché loro "mica guardano 22 cretini che corrono dietro ad un pallone!"

 Stasera io invece guarderò proprio i 22 campionissimi che si sfideranno sul campo di Berlino, pronti a far magie col pallone.
 E gioirò, o forse mi rattristerò, con gli 11 bianconeri.
Che vinca il migliore! #FinoAllaFineForzaJuventus

 Un saluto affettuoso ai gufi, che finora ci hanno portato fortuna

giovedì 4 giugno 2015

VANGELO DEL GIORNO (4 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 12,28-34. 
In quel tempo, si accostò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». 
Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore; 
amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. 
E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento più importante di questi». 
Allora lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v'è altri all'infuori di lui; 
amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici». 
Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo. 

mercoledì 3 giugno 2015

VANGELO DEL GIORNO (3 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 12,18-27. 
In quel tempo, vennero a Gesù dei sadducei, i quali dicono che non c'è risurrezione, e lo interrogarono dicendo: 
«Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che se muore il fratello di uno e lascia la moglie senza figli, il fratello ne prenda la moglie per dare discendenti al fratello. 
C'erano sette fratelli: il primo prese moglie e morì senza lasciare discendenza; 
allora la prese il secondo, ma morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente, 
e nessuno dei sette lasciò discendenza. Infine, dopo tutti, morì anche la donna. 
Nella risurrezione, quando risorgeranno, a chi di loro apparterrà la donna? Poiché in sette l'hanno avuta come moglie». 
Rispose loro Gesù: «Non siete voi forse in errore dal momento che non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio? 
Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. 
A riguardo poi dei morti che devono risorgere, non avete letto nel libro di Mosè, a proposito del roveto, come Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e di Giacobbe? 
Non è un Dio dei morti ma dei viventi! Voi siete in grande errore». 

VANGELO DEL GIORNO (2 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 12,13-17. 
In quel tempo, i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani mandarono a Gesù alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nel discorso. 
E venuti, quelli gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non ti curi di nessuno; infatti non guardi in faccia agli uomini, ma secondo verità insegni la via di Dio. E' lecito o no dare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare o no?». 
Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse: «Perché mi tentate? Portatemi un denaro perché io lo veda». 
Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Di chi è questa immagine e l'iscrizione?». Gli risposero: «Di Cesare». 
Gesù disse loro: «Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio». E rimasero ammirati di lui. 

VANGELO DEL GIORNO (1 giugno 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 12,1-12. 
In quel tempo, Gesù si mise a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti, agli scribi e agli anziani]: 
«Un uomo piantò una vigna, vi pose attorno una siepe, scavò un torchio, costruì una torre, poi la diede in affitto a dei vignaioli e se ne andò lontano. 
A suo tempo inviò un servo a ritirare da quei vignaioli i frutti della vigna. 
Ma essi, afferratolo, lo bastonarono e lo rimandarono a mani vuote. 
Inviò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo coprirono di insulti. 
Ne inviò ancora un altro, e questo lo uccisero; e di molti altri, che egli ancora mandò, alcuni li bastonarono, altri li uccisero. 
Aveva ancora uno, il figlio prediletto: lo inviò loro per ultimo, dicendo: Avranno rispetto per mio figlio! 
Ma quei vignaioli dissero tra di loro: Questi è l'erede; su, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra. 
E afferratolo, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. 
Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e sterminerà quei vignaioli e darà la vigna ad altri. 
Non avete forse letto questa Scrittura: La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d'angolo; 
dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri»? 
Allora cercarono di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. E, lasciatolo, se ne andarono. 

VANGELO DEL GIORNO (31 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 28,16-20. 
In quel tempo, gli undici discepoli, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato. 
Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano. 
E Gesù, avvicinatosi, disse loro: «Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. 
Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, 
insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».