sabato 30 maggio 2015

VANGELO DEL GIORNO (30 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 11,27-33. 
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli andarono di nuovo a Gerusalemme. E mentre egli si aggirava per il tempio, gli si avvicinarono i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: 
«Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l'autorità di farlo?». 
Ma Gesù disse loro: «Vi farò anch'io una domanda e, se mi risponderete, vi dirò con quale potere lo faccio. 
Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi». 
Ed essi discutevano tra sé dicendo: «Se rispondiamo "dal cielo", dirà: Perché allora non gli avete creduto? 
Diciamo dunque "dagli uomini"?». Però temevano la folla, perché tutti consideravano Giovanni come un vero profeta. 
Allora diedero a Gesù questa risposta: «Non sappiamo». E Gesù disse loro: «Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

VANGELO DEL GIORNO (29 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 11,11-26. 
Dopo essere stato acclmato dalla folla, Gesù entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l'ora tarda, uscì con i Dodici diretto a Betània. 
La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. 
E avendo visto di lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma giuntovi sotto, non trovò altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi. 
E gli disse: «Nessuno possa mai più mangiare i tuoi frutti». E i discepoli l'udirono. 
Andarono intanto a Gerusalemme. Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e comperavano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe 
e non permetteva che si portassero cose attraverso il tempio. 
Ed insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti? Voi invece ne avete fatto una spelonca di ladri!». 
L'udirono i sommi sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutto il popolo era ammirato del suo insegnamento. 
Quando venne la sera uscirono dalla città. 
La mattina seguente, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. 
Allora Pietro, ricordatosi, gli disse: «Maestro, guarda: il fico che hai maledetto si è seccato». 
Gesù allora disse loro: «Abbiate fede in Dio! 
In verità vi dico: chi dicesse a questo monte: Lèvati e gettati nel mare, senza dubitare in cuor suo ma credendo che quanto dice avverrà, ciò gli sarà accordato. 
Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato. 
Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati».

giovedì 28 maggio 2015

VANGELO DEL GIORNO (28 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 10,46-52. 
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gerico insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. 
Costui, al sentire che c'era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». 
Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». 
Allora Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». E chiamarono il cieco dicendogli: «Coraggio! Alzati, ti chiama!». 
Egli, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. 
Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui: «Rabbunì, che io riabbia la vista!». 
E Gesù gli disse: «Và, la tua fede ti ha salvato». E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada. 

mercoledì 27 maggio 2015

VANGELO DEL GIORNO (27 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 10,32-45. 
In quel tempo, Gesù, prendendo in disparte i Dodici, cominciò a dir loro quello che gli sarebbe accaduto: 
«Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi: lo condanneranno a morte, lo consegneranno ai pagani, 
lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno; ma dopo tre giorni risusciterà». 
E gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, noi vogliamo che tu ci faccia quello che ti chiederemo». 
Egli disse loro: «Cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: 
«Concedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». 
Gesù disse loro: «Voi non sapete ciò che domandate. Potete bere il calice che io bevo, o ricevere il battesimo con cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». 
E Gesù disse: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e il battesimo che io ricevo anche voi lo riceverete. 
Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato». 
All'udire questo, gli altri dieci si sdegnarono con Giacomo e Giovanni. 
Allora Gesù, chiamatili a sé, disse loro: «Voi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano, e i loro grandi esercitano su di esse il potere. 
Fra voi però non è così; ma chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore, 
e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti. 
Il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti». 

VANGELO DEL GIORNO (26 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 10,28-31. 
In quel tempo, Pietro disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». 
Gesù gli rispose: «In verità vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, 
che non riceva gia al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna. 
E molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi». 

lunedì 25 maggio 2015

VANGELO DEL GIORNO (25 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 10,17-27. 
In quel tempo, mentre Gesù usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?». 
Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. 
Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre». 
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». 
Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi». 
Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni. 
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!». 
I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesù riprese: «Figlioli, com'è difficile entrare nel regno di Dio! 
E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». 
Essi, ancora più sbigottiti, dicevano tra loro: «E chi mai si può salvare?». 
Ma Gesù, guardandoli, disse: «Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio».

VANGELO DEL GIORNO (24 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 15,26-27.16,12-15. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; 
e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio. 
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 
Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. 
Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà. 
Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà». 

VANGELO DEL GIORNO (23 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 21,20-25. 
In quel tempo, Pietro, voltatosi, vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, quello che nella cena si era trovato al suo fianco e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». 
Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: «Signore, e lui?». 
Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te? Tu seguimi». 
Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che rimanga finché io venga, che importa a te?». 
Questo è il discepolo che rende testimonianza su questi fatti e li ha scritti; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. 
Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere. 

venerdì 22 maggio 2015

VANGELO DEL GIORNO (22 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 21,15-19. 
In quel tempo, quando si fu manifestato ai discepoli ed essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». 
Gli disse di nuovo: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci le mie pecorelle». 
Gli disse per la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi vuoi bene?, e gli disse: «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecorelle. 
In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi». 
Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: «Seguimi». 

giovedì 21 maggio 2015

VANGELO DEL GIORNO (21 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 17,20-26. 
In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi al cielo, così pregò: 
«Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; 
perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. 
E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. 
Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me. 
Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo. 
Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato. 
E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro». 

mercoledì 20 maggio 2015

VANGELO DEL GIORNO (20 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 17,11b-19. 
In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi al cielo, così pregò: 
«Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi. 
Quand'ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura. 
Ma ora io vengo a te e dico queste cose mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. 
Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 
Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno. 
Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 
Consacrali nella verità. La tua parola è verità. 
Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo; 
per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità». 

martedì 19 maggio 2015

VANGELO DEL GIORNO (19 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 17,1-11a. 
In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi al cielo, disse: 
«Padre, è giunta l'ora, glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te. 
Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. 
Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. 
Io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l'opera che mi hai dato da fare. 
E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse. 
Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me ed essi hanno osservato la tua parola. 
Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, 
perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro; essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. 
Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi. 
Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro. 
Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te».

lunedì 18 maggio 2015

VANGELO DEL GIORNO (18 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 16,29-33. 
In quel tempo, i discepoli dissero a Gesù : «Ecco, adesso parli chiaramente e non fai più uso di similitudini.
Ora conosciamo che sai tutto e non hai bisogno che alcuno t'interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio».
Rispose loro Gesù: «Adesso credete?
Ecco, verrà l'ora, anzi è gia venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto proprio e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.
Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!».

VANGELO DEL GIORNO (17 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 16,15-20. 
In quel tempo Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.» 
Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. 
E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, 
prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno». 
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. 
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano. 

VANGELO DEL GIORNO (16 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 16,23b-28. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. 
Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. 
Queste cose vi ho dette in similitudini; ma verrà l'ora in cui non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi parlerò del Padre. 
In quel giorno chiederete nel mio nome e io non vi dico che pregherò il Padre per voi: 
il Padre stesso vi ama, poiché voi mi avete amato, e avete creduto che io sono venuto da Dio. 
Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre». 

sabato 16 maggio 2015

Buongiorno (il mio)

 Tutti noi abbiamo una vita costellata di difficoltà, benché su alcuni paia che queste ultime si accaniscano maggiormente.
 La serenità - sovente ottenuta attraverso un processo intricato e doloroso - deriva dall'acquisita consapevolezza dei fatti - che sono come sono, e non come vorremmo fossero, o come sarebbe giusto fossero - e dalla conseguente consapevolezza che le nostre scelte e le nostre azioni - partendo dall'imprescindibile base della realtà che ci troviamo a vivere - avranno determinate conseguenze, che non dipenderanno da noi soltanto, ma da tutte le altre persone coinvolte.
 Affidandoci a questa serenità, ci sarà possibile godere della felicità, scorgendo il lato positivo di ogni singolo momento.

 Chi vi regala un sorriso, o meglio ancora una risata, e contemporaneamente la regala a se stesso, sovente ha l'inferno dentro, più di chi passa il tempo a compatirsi e a cercare la compassione altrui, per una vita che non è come vorrebbe.
 Le persone radiose, non sono persone fortunate, ma guerrieri che quotidianamente combattono ed escono vincitori...perché sanno accettare anche le sconfitte.





venerdì 15 maggio 2015

VANGELO DEL GIORNO (15 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 16,20-23a. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia.» 
La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo. 
Così anche voi, ora, siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e 
nessuno vi potrà togliere la vostra gioia».

VANGELO DEL GIORNO (14 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 15,9-17. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 
Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena». 
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. 
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. 
Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. 
Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. 
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 
Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri». 

VANGELO DEL GIORNO (13 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 16,12-15. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 
Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. 
Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà. 
Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà». 

VANGELO DEL GIORNO (12 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 16,5-11. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: Dove vai? 
Anzi, perché vi ho detto queste cose, la tristezza ha riempito il vostro cuore. 
Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò. 
E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. 
Quanto al peccato, perché non credono in me; 
quanto alla giustizia, perché vado dal Padre e non mi vedrete più; 
quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato». 

lunedì 11 maggio 2015

VANGELO DEL GIORNO (11 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 15,26-27.16,1-4a. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; 
e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio. 
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. 
Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. 
E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. 
Ma io vi ho detto queste cose perché, quando giungerà la loro ora, ricordiate che ve ne ho parlato».

VANGELO DEL GIORNO (10 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 15,9-17. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 
Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena». 
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. 
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. 
Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. 
Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. 
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 
Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri». 

sabato 9 maggio 2015

VANGELO DEL GIORNO (9 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 15,18-21. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. 
Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. 
Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. 
Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato». 

VANGELO DEL GIORNO (8 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 15,12-17. 
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. 
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. 
Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. 
Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. 
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 
Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri». 

giovedì 7 maggio 2015

VANGELO DEL GIORNO (7 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 15,9-11. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 
Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena»

mercoledì 6 maggio 2015

VANGELO DEL GIORNO (6 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 15,1-8. 
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. 
Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. 
Voi siete gia mondi, per la parola che vi ho annunziato. 
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. 
Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 
Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. 
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. 
In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli». 

martedì 5 maggio 2015

VANGELO DEL GIORNO (5 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 14,27-31a. 
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. 
Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me. 
Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate. 
Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; egli non ha nessun potere su di me, 
ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e faccio quello che il Padre mi ha comandato». 

lunedì 4 maggio 2015

VANGELO DEL GIORNO (4 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 14,21-26. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui». 
Gli disse Giuda, non l'Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?». 
Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. 
Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. 
Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. 
Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto». 

VANGELO DEL GIORNO (3 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 15,1-8. 
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. 
Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. 
Voi siete gia mondi, per la parola che vi ho annunziato. 
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. 
Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 
Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. 
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. 
In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli». 

sabato 2 maggio 2015

VANGELO DEL GIORNO (2 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 14,7-14. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». 
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? 
Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. 
Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse. 
In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre».
Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. 
Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.» 

VANGELO DEL GIORNO (1 maggio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 14,1-6. 
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. 
Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; 
quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. 
E del luogo dove io vado, voi conoscete la via». 
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?». 
Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».