mercoledì 25 febbraio 2015

VANGELO DEL GIORNO (25 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 11,29-32. 
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorchè il segno di Giona. 
Poiché come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione. 
La regina del sud sorgerà nel giudizio insieme con gli uomini di questa generazione e li condannerà; perché essa venne dalle estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c'è qui. 
Quelli di Nìnive sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la condanneranno; perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, ben più di Giona c'è qui». 

VANGELO DEL GIORNO (24 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 6,7-15. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. 
Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. 
Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; 
venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. 
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, 
e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, 
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. 
Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; 
ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.»  

lunedì 23 febbraio 2015

VANGELO DEL GIORNO (23 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 25,31-46. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. 
E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 
e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 
Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. 
Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 
nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. 
Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 
Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 
E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 
Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. 
Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 
Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; 
ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. 
Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? 
Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. 
E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna». 

VANGELO DEL GIORNO (22 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 1,12-15. 
Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto 
e vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo servivano. 
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: 
«Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo». 

sabato 21 febbraio 2015

VANGELO DEL GIORNO (21 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 5,27-32. 
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». 
Egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì. 
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C'era una folla di pubblicani e d'altra gente seduta con loro a tavola. 
I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?». 
Gesù rispose: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; 
io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi». 

venerdì 20 febbraio 2015

VANGELO DEL GIORNO (20 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 9,14-15. 
In quel tempo, si accostarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?». 
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno. 

giovedì 19 febbraio 2015

VANGELO DEL GIORNO (19 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 9,22-25. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell'uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno». 
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. 
Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà. 
Che giova all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso? 

mercoledì 18 febbraio 2015

VANGELO DEL GIORNO (18 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 6,1-6.16-18. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. 
Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa. 
Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, 
perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. 
Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa. 
Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. 
E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa. 
Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, 
perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».  

VANGELO DEL GIORNO (17 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 8,14-21. 
In quel tempo, i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un pane solo. 
Allora egli li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». 
E quelli dicevano fra loro: «Non abbiamo pane». 
Ma Gesù, accortosi di questo, disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non intendete e non capite ancora? Avete il cuore indurito? 
Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, 
quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Dodici». 
«E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette». 
E disse loro: «Non capite ancora?».

lunedì 16 febbraio 2015

VANGELO DEL GIORNO (16 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 8,11-13. 
In quel tempo, vennero i farisei e incominciarono a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. 
Ma egli, traendo un profondo sospiro, disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità vi dico: non sarà dato alcun segno a questa generazione». 
E lasciatili, risalì sulla barca e si avviò all'altra sponda. 

VANGELO DEL GIORNO (15 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 1,40-45. 
In quel tempo, venne a Gesù un lebbroso: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi guarirmi!». 
Mosso a compassione, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, guarisci!». 
Subito la lebbra scomparve ed egli guarì. 
E, ammonendolo severamente, lo rimandò e gli disse: 
«Guarda di non dir niente a nessuno, ma và, presentati al sacerdote, e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha ordinato, a testimonianza per loro». 
Ma quegli, allontanatosi, cominciò a proclamare e a divulgare il fatto, al punto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma se ne stava fuori, in luoghi deserti, e venivano a lui da ogni parte. 

VANGELO DEL GIORNO (14 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 10,1-9. 
In quel tempo,  il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 
Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. 
Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 
non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. 
In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. 
Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 
Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa. 
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, 
curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio». 

venerdì 13 febbraio 2015

VANGELO DEL GIORNO (13 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 7,31-37. 
Di ritorno dalla regione di Tiro, passò per Sidone, dirigendosi verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. 
E gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano. 
E portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; 
guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: «Effatà» cioè: «Apriti!». 
E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. 
E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo raccomandava, più essi ne parlavano 
e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!». 

VANGELO DEL GIORNO (12 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 7,24-30. 
Partito di là, andò nella regione di Tiro e di Sidone. Ed entrato in una casa, voleva che nessuno lo sapesse, ma non potè restare nascosto. 
Subito una donna che aveva la sua figlioletta posseduta da uno spirito immondo, appena lo seppe, andò e si gettò ai suoi piedi. 
Ora, quella donna che lo pregava di scacciare il demonio dalla figlia era greca, di origine siro-fenicia. 
Ed egli le disse: «Lascia prima che si sfamino i figli; non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». 
Ma essa replicò: «Sì, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli». 
Allora le disse: «Per questa tua parola và, il demonio è uscito da tua figlia». 
Tornata a casa, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n'era andato. 

mercoledì 11 febbraio 2015

Perché Sanremo è Sanremo

 Sono assolutamente contraria a qualunque forma di "etichettatura" delle persone, allergica ad ogni conformismo.
 Mi indispone la presunzione di superiorità da parte di talune persone che seguono i cosiddetti "sports minori" ma il calcio no, guai, è da beceri!
 Ed allo stesso modo trovo ridicoli coloro che non si limitano, liberamente, a non guardare il Festival di Sanremo, ma devono denigrarlo, parlarne male a tutti i costi, e vantarsi, perché loro mica lo guardano!!




 Io invece, fin da piccola, sono appassionata di calcio, ed affezionatissima al Festival di Sanremo, senza per questo sentirmi né una becera né una piccola borghese.
 Il Festival di Sanremo mi affascina per il mito che ha saputo rappresentare per un'Italia felice e laboriosa, spensierata ma non svogliata ed annichilita.
 Un'epoca gioiosa, durante la quale l'ottimismo e la fiducia nel futuro si respiravano anche e forse soprattutto nelle melodie.
 Ricordo i racconti di famiglia, di quando il Festival di Sanremo rappresentava davvero un evento, quando la gente forse sapeva anche godersi di più la vita, assaporando ogni piccola cosa. La televisione in casa non c'era, se non per pochi fortunati, ma questi pochi fortunati erano ben felici di ospitare i vicini di casa per guardarla assieme! Oppure c'erano i circoli ricreativi, ed era lì che mio nonno andava a vedere il Festival di Sanremo, e per l'occasione aveva addirittura acquistato una giacca apposta - in un'epoca durante la quale gli acquisti si centellinavano - la giacca del Festival!
 
Un'edizione - avrò avuto attorno ai 7/8 anni - l'avevo addirittura seguita contemporaneamente alla tv e da una piccola radiolina portatile bianca sintonizzata su RadioUno!

 E così ieri sera, con il mio amore, in un accogliente locale a festeggiare il suo compleanno, non potevo esimermi dal vedere l'inizio. Almeno un pezzo.
 L'abbiamo guardato fin verso le 22.15/22.30 ed ora, #comeseaqualcunoglienefregassequalcosa, voglio dire anch'io la mia:
  •  Carlo Conti mi è piaciuto molto, lo trovo il conduttore ideale, mai eccessivo, mai fuori luogo.
  • Arisa bravissima.
  • Nessuno mi tocchi EMMA! Impacciata ed al solito un po' "camionista" in quelle vesti principesche...ma di una genuinità e tenerezza assolute!
  • SIANI ha fatto ridere qualcuno?!
  • Fra i cantanti: GRIGNANI e DEAR JACK inqualificabili!
  • Mi è piaciuto moltissimo ALEX BRITTI ed ancor di più MALIKA AYANE, tanto per la belezza delle canzoni quanto per l'interpretazione.

 Per il momento e per i miei gusti, però, il vero vincitore è lui:
http://youtu.be/88BExp951k0

 Ah...ma non è in concorso? :p ;)

VANGELO DEL GIORNO (11 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 7,14-23. 
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e intendete bene: 
non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo». 

Quando entrò in una casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono sul significato di quella parabola. 
E disse loro: «Siete anche voi così privi di intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può contaminarlo, 
perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna?». Dichiarava così mondi tutti gli alimenti. 
Quindi soggiunse: «Ciò che esce dall'uomo, questo sì contamina l'uomo. 
Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, 
adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. 
Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo».

martedì 10 febbraio 2015

VANGELO DEL GIORNO (10 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 7,1-13. 
Allora si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme. 
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani immonde, cioè non lavate - 
i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani fino al gomito, attenendosi alla tradizione degli antichi, 
e tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, stoviglie e oggetti di rame - 
quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde?». 
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. 
Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini. 
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». 
E aggiungeva: «Siete veramente abili nell'eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione. 
Mosè infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e chi maledice il padre e la madre sia messo a morte. 
Voi invece andate dicendo: Se uno dichiara al padre o alla madre: è Korbàn, cioè offerta sacra, quello che ti sarebbe dovuto da me, 
non gli permettete più di fare nulla per il padre e la madre, 
annullando così la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte». 

lunedì 9 febbraio 2015

VANGELO DEL GIORNO (9 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 6,53-56. 
Compiuta la traversata, approdarono e presero terra a Genèsaret. 
Appena scesi dalla barca, la gente lo riconobbe, 
e accorrendo da tutta quella regione cominciarono a portargli sui lettucci quelli che stavano male, dovunque udivano che si trovasse. 
E dovunque giungeva, in villaggi o città o campagne, ponevano i malati nelle piazze e lo pregavano di potergli toccare almeno la frangia del mantello; e quanti lo toccavano guarivano. 

VANGELO DEL GIORNO (8 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 1,29-39. 
In quel tempo, Gesù uscito dalla sinagoga, si recò subito in casa di Simone e di Andrea, in compagnia di Giacomo e di Giovanni. 
La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. 
Egli, accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli. 
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. 
Tutta la città era riunita davanti alla porta. 
Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. 
Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava. 
Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce 
e, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano!». 
Egli disse loro: «Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». 
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni. 

sabato 7 febbraio 2015

VANGELO DEL GIORNO (7 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 6,30-34. 
Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. 
Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un pò». Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare. 
Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte. 
Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero. 
Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

venerdì 6 febbraio 2015

VANGELO DEL GIORNO (6 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 6,14-29. 
Il re Erode sentì parlare di Gesù, poiché intanto il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risuscitato dai morti e per questo il potere dei miracoli opera in lui». 
Altri invece dicevano: «E' Elia»; altri dicevano ancora: «E' un profeta, come uno dei profeti». 
Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto decapitare è risuscitato!». 
Erode infatti aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposata. 
Giovanni diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello». 
Per questo Erodìade gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva, 
perché Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri. 
Venne però il giorno propizio, quando Erode per il suo compleanno fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea. 
Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla ragazza: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». 
E le fece questo giuramento: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». 
La ragazza uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». 
Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: «Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista». 
Il re divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali, non volle opporle un rifiuto. 
Subito il re mandò una guardia con l'ordine che gli fosse portata la testa. 
La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa su un vassoio, la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre. 
I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro. 

giovedì 5 febbraio 2015

VANGELO DEL GIORNO (5 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 6,7-13. 
Allora chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi. 
E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; 
ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche. 
E diceva loro: «Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo. 
Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro». 
E partiti, predicavano che la gente si convertisse, 
scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano.

mercoledì 4 febbraio 2015

VANGELO DEL GIORNO (4 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 6,1-6. 
Partito quindi di là, andò nella sua patria e i discepoli lo seguirono. 
Venuto il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: «Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani? 
Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?». E si scandalizzavano di lui. 
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». 
E non vi potè operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì. 
E si meravigliava della loro incredulità. Gesù andava attorno per i villaggi, insegnando. 

martedì 3 febbraio 2015

VANGELO DEL GIORNO (3 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 5,21-43. 
Essendo passato di nuovo Gesù all'altra riva, gli si radunò attorno molta folla, ed egli stava lungo il mare. 
Si recò da lui uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi 
e lo pregava con insistenza: «La mia figlioletta è agli estremi; vieni a imporle le mani perché sia guarita e viva». 
Gesù andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. 
Or una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia 
e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando, 
udito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva infatti: 
«Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita». 
E subito le si fermò il flusso di sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel male. 
Ma subito Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi mi ha toccato il mantello?». 
I discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?». 
Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo. 
E la donna impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. 
Gesù rispose: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Và in pace e sii guarita dal tuo male». 
Mentre ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». 
Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, continua solo ad aver fede!». 
E non permise a nessuno di seguirlo fuorchè a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. 
Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava. 
Entrato, disse loro: «Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». 
Ed essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la bambina. 
Presa la mano della bambina, le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico, alzati!». 
Subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. 
Gesù raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordinò di darle da mangiare. 

lunedì 2 febbraio 2015

VANGELO DEL GIORNO (2 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 2,22-40. 
Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, 
come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; 
e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore. 
Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'Israele; 
lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. 
Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, 
lo prese tra le braccia e benedisse Dio: 
«Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; 
perché i miei occhi han visto la tua salvezza, 
preparata da te davanti a tutti i popoli, 
luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». 
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. 
Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione 
perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima». 
C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza, 
era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. 
Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. 
Quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret. 
Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui. 

domenica 1 febbraio 2015

VANGELO DEL GIORNO (1 febbraio 2015)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 1,21-28. 
Andarono a Cafarnao e, entrato proprio di sabato nella sinagoga, Gesù si mise ad insegnare. 
Ed erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi. 
Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: 
«Che c'entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio». 
E Gesù lo sgridò: «Taci! Esci da quell'uomo». 
E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. 
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorità. Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!». 
La sua fama si diffuse subito dovunque nei dintorni della Galilea.