domenica 30 novembre 2014

VANGELO DEL GIORNO (30 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 13,33-37. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso. 
E' come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare. 
Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, 
perché non giunga all'improvviso, trovandovi addormentati. 
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!». 

sabato 29 novembre 2014

VANGELO DEL GIORNO (29 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 21,34-36. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; 
come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. 
Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo»

venerdì 28 novembre 2014

VANGELO DEL GIORNO (28 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 21,29-33. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Guardate il fico e tutte le piante; 
quando gia germogliano, guardandoli capite da voi stessi che ormai l'estate è vicina. 
Così pure, quando voi vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. 
In verità vi dico: non passerà questa generazione finché tutto ciò sia avvenuto. 
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno». 

giovedì 27 novembre 2014

VANGELO DEL GIORNO (27 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 21,20-28. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate allora che la sua devastazione è vicina. 
Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano ai monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli in campagna non tornino in città; 
saranno infatti giorni di vendetta, perché tutto ciò che è stato scritto si compia. 
Guai alle donne che sono incinte e allattano in quei giorni, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. 
Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri tra tutti i popoli; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani siano compiuti. 
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, 
mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. 
Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande. 
Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina». 

mercoledì 26 novembre 2014

VANGELO DEL GIORNO (26 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 21,12-19. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. 
Questo vi darà occasione di render testimonianza. 
Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa; 
io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere. 
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi; 
sarete odiati da tutti per causa del mio nome. 
Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà. 
Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime». 

martedì 25 novembre 2014

VANGELO DEL GIORNO (25 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 21,5-11. 
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e dei doni votivi che lo adornavano, Gesù disse: 
«Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta». 
Gli domandarono: «Maestro, quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò sta per compiersi?». 
Rispose: «Guardate di non lasciarvi ingannare. Molti verranno sotto il mio nome dicendo: "Sono io" e: "Il tempo è prossimo"; non seguiteli. 
Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà subito la fine». 
Poi disse loro: «Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno, 
e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo».

lunedì 24 novembre 2014

VANGELO DEL GIORNO (24 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 21,1-4. 
In quel tempo, mentre era nel tempio, Gesù, alzati gli occhi, vide alcuni ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro. 
Vide anche una vedova povera che vi gettava due spiccioli 
e disse: «In verità vi dico: questa vedova, povera, ha messo più di tutti. 
Tutti costoro, infatti, han deposto come offerta del loro superfluo, questa invece nella sua miseria ha dato tutto quanto aveva per vivere».

domenica 23 novembre 2014

VANGELO DEL GIORNO (23 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 25,31-46. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. 
E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 
e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 
Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. 
Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 
nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. 
Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 
Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 
E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 
Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. 
Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 
Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; 
ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. 
Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? 
Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. 
E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna». 

sabato 22 novembre 2014

VANGELO DEL GIORNO (22 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 20,27-40. 
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducei, i quali negano che vi sia la risurrezione, e gli posero questa domanda: 
«Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se a qualcuno muore un fratello che ha moglie, ma senza figli, suo fratello si prenda la vedova e dia una discendenza al proprio fratello. 
C'erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. 
Allora la prese il secondo 
e poi il terzo e così tutti e sette; e morirono tutti senza lasciare figli. 
Da ultimo anche la donna morì. 
Questa donna dunque, nella risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie». 
Gesù rispose: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; 
ma quelli che sono giudicati degni dell'altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito; 
e nemmeno possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio. 
Che poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando chiama il Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. 
Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi; perché tutti vivono per lui». 
Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». 
E non osavano più fargli alcuna domanda. 

venerdì 21 novembre 2014

VANGELO DEL GIORNO (21 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 19,45-48. 
In quel tempo Gesù, entrato nel tempio, cominciò a scacciare i venditori, 
dicendo: «Sta scritto: La mia casa sarà casa di preghiera. Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!». 
Ogni giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo perire e così anche i notabili del popolo; 
ma non sapevano come fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue parole. 

giovedì 20 novembre 2014

VANGELO DEL GIORNO (20 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 19,41-44. 
In quel tempo Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città, pianse su di essa, dicendo: 
«Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace. Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi. 
Giorni verranno per te in cui i tuoi nemici ti cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte; 
abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata». 

mercoledì 19 novembre 2014

VANGELO DEL GIORNO (19 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 19,11-28. 
In quel tempo, Gesù disse una parabola perché era vicino a Gerusalemme e i discepoli credevano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all'altro. 
Disse dunque: «Un uomo di nobile stirpe partì per un paese lontano per ricevere un titolo regale e poi ritornare. 
Chiamati dieci servi, consegnò loro dieci mine, dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno. 
Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un'ambasceria a dire: Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi. 
Quando fu di ritorno, dopo aver ottenuto il titolo di re, fece chiamare i servi ai quali aveva consegnato il denaro, per vedere quanto ciascuno avesse guadagnato. 
Si presentò il primo e disse: Signore, la tua mina ha fruttato altre dieci mine. 
Gli disse: Bene, bravo servitore; poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città. 
Poi si presentò il secondo e disse: La tua mina, signore, ha fruttato altre cinque mine. 
Anche a questo disse: Anche tu sarai a capo di cinque città. 
Venne poi anche l'altro e disse: Signore, ecco la tua mina, che ho tenuta riposta in un fazzoletto; 
avevo paura di te che sei un uomo severo e prendi quello che non hai messo in deposito, mieti quello che non hai seminato. 
Gli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: 
perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l'avrei riscosso con gli interessi. 
Disse poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha dieci 
Gli risposero: Signore, ha gia dieci mine! 
Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 
E quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me». 
Dette queste cose, Gesù proseguì avanti agli altri salendo verso Gerusalemme. 

VANGELO DEL GIORNO (18 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 19,1-10. 
In quel tempo, Gesù entrato in Gerico, attraversava la città. 
Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, 
cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. 
Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. 
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». 
In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. 
Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E' andato ad alloggiare da un peccatore!». 
Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». 
Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; 
il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto». 

lunedì 17 novembre 2014

VANGELO DEL GIORNO (17 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 18,35-43. 
Mentre Gesù si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada.
Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse.
Gli risposero: «Passa Gesù il Nazareno!».
Allora incominciò a gridare: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò:
«Che vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io riabbia la vista».
E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio.

domenica 16 novembre 2014

VANGELO DEL GIORNO (16 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 25,14-30. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: 
«Un uomo, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. 
A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. 
Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. 
Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. 
Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. 
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. 
Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque. 
Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. 
Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. 
Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. 
Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; 
per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo. 
Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; 
avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse. 
Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. 
Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 
E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti». 

sabato 15 novembre 2014

VANGELO DEL GIORNO (15 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 18,1-8. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: 
«C'era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. 
In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. 
Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, 
poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi». 
E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. 
E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare? 
Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?». 

venerdì 14 novembre 2014

VANGELO DEL GIORNO (14 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 17,26-37. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'uomo: 
mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece perire tutti. 
Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; 
ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. 
Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si rivelerà. 
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro. 
Ricordatevi della moglie di Lot. 
Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà. 
Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: l'uno verrà preso e l'altro lasciato; 
due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l'una verrà presa e l'altra lasciata». 

Allora i discepoli gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi». 

giovedì 13 novembre 2014

VANGELO DEL GIORNO (13 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 17,20-25. 
In quel tempo, interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», Gesù rispose: 
«Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!». 
Disse ancora ai discepoli: «Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete. 
Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli. 
Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno. 
Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione».9)

mercoledì 12 novembre 2014

VANGELO DEL GIORNO (12 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 17,11-19. 
Durante il viaggio verso Gerusalemme, Gesù attraversò la Samaria e la Galilea. 
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza, 
alzarono la voce, dicendo: «Gesù maestro, abbi pietà di noi!». 
Appena li vide, Gesù disse: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono sanati. 
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce; 
e si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano. 
Ma Gesù osservò: «Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? 
Non si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?». E gli disse: 
«Alzati e và; la tua fede ti ha salvato!». 

martedì 11 novembre 2014

VANGELO DEL GIORNO (11 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 17,7-10. 
In quel tempo, Gesù disse: «Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? 
Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu? 
Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? 
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare». 

lunedì 10 novembre 2014

VANGELO DEL GIORNO (10 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 17,1-6. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «E' inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. 
E' meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. 
State attenti a voi stessi! Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli. 
E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai». 
Gli apostoli dissero al Signore: 
«Aumenta la nostra fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe». 

VANGELO DEL GIORNO (9 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 2,13-22. 
Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. 
Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, 
e ai venditori di colombe disse: «Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato». 
I discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divora. 
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». 
Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». 
Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». 
Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. 

sabato 8 novembre 2014

Com'è profondo il mare...


Siamo così, suscettibili e persi dietro le notizie che questa farsa di democrazia ci impone di seguire, per darci una parvenza di impegno, e distrarci dal fatto che c'è chi comanda e decide per noi.

 Già: chi? Non saprei dire chi. Renzi, che nessuno ha votato? Non penso. Alfano direi che è il capo dei fantocci, e Berlusconi ormai credo stenti a comandare in casa sua. Napolitano? Comanda quando si tratta di restare attaccato alla poltrona, e decidere di aumentarsi lo stipendio.
 E così tutti gli altri "volti noti". Credo che anche Obama abbia molto meno potere di quanto noi possiamo pensare.
 Le redini le detengono i volti misconosciuti delle banche e dell'alta finanza, gente che decide esplosioni ed implosioni di centinaia di migliaia di dollari senza produrre assolutamente nulla!! Un denaro fittizio, che permette a circa il 15% della popolazione mondiale di strafogarsi nella ricchezza, mentre nel restante 85% possono già considerarsi fortunati coloro che riescono quotidianamente a lottare per sopravvivere, alle soglie della povertà.

 Tuttavia, come cantava Dalla, "il pensiero è come l'oceano, non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare..."
 E così ogni tanto c'è qualche perla che si distingue dalla massa, che ragiona con la sua testa - fosse anche solo per arrabbiarsi contro l'impotenza cui la società ci ha ridotti.
 A tal proposito, sperando di indurre alla riflessione tante persone, intendo citare il post di un mio amico su Facebook, Alessandro Piesco, giovane brillante perosino che insieme ad altri amici ha deciso di dare voce alle nostre valli attraverso Radio Olimpia (che potete ascoltare  ogni sabato dalle 17 alle 18 sintonizzandovi su Radio Beckwith direttamente dal sito www.rbe.it oppure
Fm 88.00- 87.80-95.55- 87.60  oppure ancora sul Canale 42 del Digitale Terrestre):

Devo acquistare un nuovo cappotto e sono davvero in difficoltà. Da poco la gente ha capito cosa sono le piume, ok, niente piumino. Ah ok! Preferite un giubbotto fabbricato da un bambino vietnamita, sfruttato e maltrattato! Ho seriamente bisogno di un consiglio, grazie.

 E questa è stata la mia risposta:
Le piume sono una crudeltà anche secondo me - per quanto il servizio di Report abbia strumentalizzato molto la cosa per fare spettacolo, a mio avviso. Tuttavia ora ci sono fibre sintetiche lavorate in modo da avere ottime proprietà termiche e traspiranti, quindi non vedo davvero il motivo di sfruttare le oche!
Trovare capi di abbigliamento interamente realizzati in Italia - te lo dico tristemente da interna al settore - è ormai difficilissimo, talvolta impossibile! E oltretutto la legge permette di etichettare come "made in Italy" capi che sono stati semplicemente assemblati in Italia!
C'è da dire che è impossibile pagare un giaccone in un negozio 30/40/50€, e pensare che sia realizzato con materie prime di qualità e da un operaio adeguatamente retribuito e non sfruttato in termini di orario!
Di certo gli industriali - che hanno i soldi dunque detengono il potere in questo mondo - non guardano in faccia a nessuno, e principalmente straguadagnano loro. Va da sé che se pagano care le materie prime, e retribuiscono adeguatamente gli operai, senza neppure sfruttarli come orario, venderanno il loro prodotto caro ai grossisti, i quali lo rivendono ai dettaglianti dovendoci a loro volta guadagnare, ed infine ci deve guadagnare anche il commerciante!
Personalmente - come CAPO&GIRO - ti posso dire che cerco di rivolgermi il più possibile a ditte italiane, (ho lasciato perdere quasi totalmente le multinazionali) che quando non lavorano in Italia, offrono una certa garanzia di controllo sia delle materie prime (per garantire la qualità di modelli, tessuti e costruzione del prodotto, e scongiurare pericolose allergie) che nella lavorazione vera e propria, senza sfruttare la manodopera.
Ma ovviamente non posso seguire personalmente le fasi della lavorazione, e qualche fregatura ci sarà anche lì!


 La cosa davvero triste, che mi lascia con un senso di rabbiosa impotenza?!
Se io posso farvi arrivare queste mie opinioni, se voi potete leggerle... Dobbiamo ringraziare anche  il cosiddetto "oro bianco", il Coltan, indispensabile per lo sviluppo di queste nuove tecnologie attraverso le quali comunichiamo.
 Cos'è e qual' è il suo "prezzo", ancora una volta a carico delle popolazioni più povere e sfruttate del pianeta?
 Se siete curiosi, leggete qui:
http://www.parrocchie.it/correggio/ascensione/congo_coltan_2012.htm

VANGELO DEL GIORNO (8 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 16,9-15. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand'essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne. 
Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto. 
Se dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella vera? 
E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? 
Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a mammona». 
I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si beffavano di lui. 
Egli disse: «Voi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio». 

venerdì 7 novembre 2014

VANGELO DEL GIORNO (7 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 16,1-8. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «C'era un uomo ricco che aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. 
Lo chiamò e gli disse: Che è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non puoi più essere amministratore. 
L'amministratore disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi toglie l'amministrazione? Zappare, non ho forza, mendicare, mi vergogno. 
So io che cosa fare perché, quando sarò stato allontanato dall'amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua. 
Chiamò uno per uno i debitori del padrone e disse al primo: 
Tu quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento barili d'olio. Gli disse: Prendi la tua ricevuta, siediti e scrivi subito cinquanta. 
Poi disse a un altro: Tu quanto devi? Rispose: Cento misure di grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta. 
Il padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce». 

VANGELO DEL GIORNO (6 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 15,1-10. 
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. 
I farisei e gli scribi mormoravano: «Costui riceve i peccatori e mangia con loro». 
Allora egli disse loro questa parabola: 
«Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? 
Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, 
va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. 
Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione. 
O quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e spazza la casa e cerca attentamente finché non la ritrova? 
E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta. 
Così, vi dico, c'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».

mercoledì 5 novembre 2014

VANGELO DEL GIORNO (5 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 14,25-33. 
In quel tempo, siccome molta gente andava con lui, Gesù si voltò e disse: 
«Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. 
Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo. 
Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento? 
Per evitare che, se getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: 
Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro. 
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? 
Se no, mentre l'altro è ancora lontano, gli manda un'ambasceria per la pace. 
Così chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo». 

martedì 4 novembre 2014

VANGELO DEL GIORNO (4 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 14,15-24. 
In quel tempo, uno dei commensali disse a Gesù: «Beato chi mangerà il pane nel regno di Dio!». 
Gesù rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. 
All'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: Venite, è pronto. 
Ma tutti, all'unanimità, cominciarono a scusarsi. Il primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego, considerami giustificato. 
Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego, considerami giustificato. 
Un altro disse: Ho preso moglie e perciò non posso venire. 
Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al padrone. Allora il padrone di casa, irritato, disse al servo: Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi. 
Il servo disse: Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c'è ancora posto. 
Il padrone allora disse al servo: Esci per le strade e lungo le siepi, spingili a entrare, perché la mia casa si riempia. 
Perché vi dico: Nessuno di quegli uomini che erano stati invitati assaggerà la mia cena». 

lunedì 3 novembre 2014

VANGELO DEL GIORNO (3 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 14,12-14. 
In quel tempo, Gesù disse al capo dei farisei che l'aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini, perché anch'essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il contraccambio. 
Al contrario, quando dài un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; 
e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti». 

VANGELO DEL GIORNO (2 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 6,37-40. 
In quel tempo, Gesù disse alla folla: 
«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò, 
perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. 
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell'ultimo giorno. 
Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell'ultimo giorno». 

VANGELO DEL GIORNO (1 novembre 2014)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 5,1-12a. 
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. 
Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: 
«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. 
Beati gli afflitti, perché saranno consolati. 
Beati i miti, perché erediteranno la terra. 
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. 
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. 
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. 
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. 
Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. 
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».