mercoledì 8 agosto 2012

MORGANA - 3rza puntata

 Risate argentine e sguaiate echeggiano - come a voler emanare feromoni che sanno di femmina accondiscendente - ad ogni parola formata dalla sua voce così prepotentemente maschile, così sexy, mentre a fargli da contorno non restano che un uomo sciupato e dimagrito ed i suoi occhi, visibilmente alterati eppure – o forse maleficamente proprio per questo – eccitanti.
 Morgana trema, mentre finge di leggere un libro e si domanda se quelle gambe che vede spuntare sotto alla minigonna che indossa siano davvero le sue, dacché se ne sente totalmente staccata, anche ora che dovrebbero solo servirle a star seduta tranquilla, ma la sensazione che non le appartengano è nitida; stesso discorso vale per le braccia e le mani, che fanno una fatica immane a versare il piccolo bricco di latte freddo nella tazzina di caffè, e successivamente a portare quest'ultima alla bocca.
 L'unico organo che percepisce come vivo e suo è lo stomaco, mentre le pulsa accartocciato in gola.

 Quanto vorrebbe che le cose fossero davvero semplici e rosee come le era stato promesso il giorno del suo decimo compleanno, alla segreta consegna di quella “bacchetta magica” , che in realtà si è rivelata essere solo una triste campana di vetro.

mercoledì 1 agosto 2012

MORGANA - 2nda puntata

 Al di là delle sbarre della Torre, che per tutti sono semplicemente delle lucenti vetrate, forse solo non così lucenti – non le pulisce mai a dovere, anche questo le rimbrottano con sguardi silenti – lo sguardo di Morgana si perde ora fra mille problemi, così concreti eppure così superabili. Forse. Chissà.
 Il pensiero rimbalza, frenetico. Da Rachele, come lei sprofondata in problemi che ci sono principalmente perché se ne fa carico, mentre qualcun altro si limita a passare oltre; a Esmeralda, che con quel nome da fiaba non riesce però a trovare pace nella sua vita: giorno dopo giorno le foto restituiscono un'immagine di lei eternamente bella eppure invecchiata, Esmeralda ora così distante perché forse ha paura di farsi leggere dentro.
 La stessa paura che ora ha Morgana di trovarsi di fronte allo sguardo inquisitorio di Marianna: non appena si troveranno sole, con la scusa di un film, in realtà si perderanno in chiacchiere – troppo lunghe per la libertà limitata di Morgana – e si troverà a doverle dire che ha rischiato, ma l'ha fatto per amore, ed è contenta così.
 Anche se ora, giorno dopo giorno, l'ansia aumenta. E vederlo passare in compagnia di quella faccia ben poco raccomandabile...

 Davvero non ha tempo, non ha spirito Morgana di tornare con la mente a quel compleanno, di ormai sedici anni fa...