lunedì 16 maggio 2016

"La libertà è partecipazione"

Dall'impoverimento lessicale, scaturisce l'incomprensione, la quale genera, correlate tra loro, strumentalizzazione e disinformazione.
Papa Francesco non ha detto di amare di meno gli animali; bensì, di amare di più le persone!!


In quest'era di pressapochismo generalizzato - nella quale a vergognarsi non è chi mette od omette un'acca, piuttosto che un apostrofo, errando, ma, al contrario, pare debba vergognarsi chi fa notare l'errore! - parrebbe una quisquilia; ma, in realtà, si tratta di una differenza sostanziale!!

Partendo da un piccolo fatto di attualità, per arrivare ad un ragionamento più "alto": LEGGETE, LEGGETE, LEGGETE! Arricchite il vostro lessico ed i vostri orizzonti, affilate le vostre armi. Informatevi, continuamente e mai da una sola fonte.
Questa è libertà!
Così si può sperare di cambiare il mondo, perché il mondo siamo noi!


Per quanto concerne strettamente il discorso di Papa Francesco, sono io la prima a provare, molto sovente, più compassione, preoccupazione ed empatia nei confronti degli animali, che non nei confronti delle persone.
Ma, come recita questo passo del Vangelo:

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “A voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Da’ a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.
Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto.
Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell’Altissimo; perché egli è benevolo verso gl’ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio”.