domenica 24 giugno 2012

DIRITTI & DOV'ERI

 "In questo paese non succede mai niente!" - è solito lamentarsi l'abitante medio.
Salvo poi, quando qualcosa accade, - facciamo un esempio: due sabati al mese, e solo fin verso le 23/23.30 - lamentarsene, e non solo verbalmente, ma magari con un bel lancio dall'alto di vasi o, nel migliore dei casi, uova. Perché sono proprio sotto casa, "e io voglio stare tranquillo/a, qui non si riesce a dormire!"
 Con un gioco di parole un po' forzato, per mantenere l'antitesi ai diritti, si potrebbe domandare alla persona in questione dov'eri, volendo intendere dove abiti?
 Ad esempio in un palazzo del centro del paese, con sotto un porticato ricco - per quanto il paese offra - di attività commerciali, fra cui un bar; perché certo, è comodo abitare in centro.

 Ora occorre una riflessione: il diritto di chi vuole divertirsi e quello di chi vuole dormire o semplicemente star tranquillo, sono forse uno più nobile dell'altro?
 A me pare che andrebbero tutelati entrambi allo stesso modo, e nei doveri di ciascuno annoterei l'altruismo di tollerare le esigenze altrui, e l'intelligenza di capire che se vuoi la comodità dei servizi del centro, questi servizi - feste nei locali comprese, anche le già poche che ci sono qui da noi - saranno attivi e nei limiti della buona educazione rumorosi anche quando a te garba stare tranquillo!
 L'alternativa c'è: andare ad abitare in una tranquilla, silenziosa, deliziosa borgata lontana dal centro. Così ti fai anche una bella passeggiata per venire a fare le commissioni, ed è tutta salute!