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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

Guarda che luna

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 Femmina, magica, influente. Splendente, senza essere abbagliante. Si accontenta di riflettere, e questo, lungi dal lasciarla in disparte, la rende protagonista.  Da sempre avverto la Luna particolarmente vicina, e guardo a lei come ad una guida, ad un faro di speranza.  Guarda che luna. Sotto questa stessa luna, un'unica faccia mostrata, si specchiano vette, pianure, campagne, mari, deserti, città. Uomini, con le loro storie.  La Luna la porto con me sempre. Anche quando fisso un punto nel vuoto, e non importa se davanti io abbia una sedia, un muro o la montagna fuori dalla finestra, mentre nulla permea il mio sguardo volto alla rassegnazione.  Eppure, sepolta e velata in fondo agli occhi, permane una scintilla.  Oggi, luna nuova. Non si scorge, eppure c'è.  In questi giorni la Natura ci sta dimostrando come il pianeta Terra, se noi ci facciamo da parte, viva meglio. Ci sta dimostrando come un essere microscopico - tale Covid19 - sia in ...

8 marzo 2020

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Nessuno dice che sia bello, nessuno dice che sia facile. Nessuno dice che non vi siano ripercussioni economiche. Il punto è che, se non facciamo tutti assieme questi piccoli sacrifici, ci troveremo tutti assieme a vivere una catastrofe, sia sanitaria, che economica. Osservo le reazioni della gente, e mi accorgo che ora, ovunque e sempre, anche quando quest'emergenza sarà superata, il vero problema è l'antropocentrismo. L'Uomo, che si mette al centro del tutto, davanti a tutto. L'essere umano, unico essere vivente su questo pianeta, che non accetta d'essere parte di un equilibrio. L'Uomo, che non si ferma, neppure è più capace di rallentare. Fino a quando la Natura non lo costringe, brutalmente. Ora siamo di fronte ad un virus terribilmente infettivo, e dalla sintomatologia subdola, non ancora - per via delle tempistiche ridotte - pienamente chiara neppure a medici e virologi. Ed occorre che tutti quanti rallentiamo, ci fermiamo il più possibile, prima ch...

Fra neve e Covid19, in montagna si guarda ad un futuro "verde"

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 ROURE (Torino) _ "Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento" sosteneva Charles Darwin.  Così, in tempi di Covid19, il mondo dell'istruzione sta dando prova di una versatilità che, chi lo sa, potrebbe anche rappresentare vantaggi una volta finita quest'emergenza.  È il caso del Politecnico di Torino, che lunedì 2 marzo ha visto sette tesisti discutere la loro tesi e laurearsi in remoto.   «C’è stato un attimo di vero smarrimento, abbiamo saputo all’ultimo che non sarebbe stato possibile recarci in aula a discutere le tesi» . A parlare è Federica Marchetti, che lo scorso lunedì 2 marzo è stata fra i primi in tutta Italia a laurearsi in collegamento web.  Definisce l’esperienza surreale, ma, alla fine, assolutamente positiva: «Mi trovavo nella mia casa in montagna, a Roure, [fra le montagne della Val Chisone, n.d.r.] dove ho invitato amici e parenti che sarebbero stati presenti nell’aula...