Guardandosi intorno con fare spavaldo, Antonia entra nella locanda di Isabella, fra lo stupore generale. Seduto in un angolo a bere tutto solo, come consuetudine, c'è Fosco; l'unico che pare non prestare particolare attenzione al suo ingresso. Guance arrossate, voce roca ed un non so ché di languido ad avvolgere tutta la sua persona, Antonia si rivolge ad Isabella, che la guarda come si guarderebbe un fantasma: <<Dammi del vino, presto!>> _ le intima, stupendosi persino di se stessa. Nella locanda è calato un silenzio di tomba, tutti in attesa di vedere come proseguiranno le cose. Isabella, data in sposa ad un uomo che prima o poi – se e quando il Signore lo vorrà – tornerà dalla Terra Santa, manda avanti da sempre, contando sulle sue sole forze, la taverna con caparbietà ed esperienza. I modi gentili, talvolta poco femminili, caratterizzano la sua gestione. Nella sua vita ne ha viste tante, ma mai prima d'ora le era capitato di ...